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Codere Italia al fianco delle donne: il progetto 'Innamòrati di Te' fa tappa a Parma

17 ottobre 2023 - 17:39

'Innamòrati di Te', il progetto itinerante di Codere Italia dedicato al contrasto della violenza di genere arriva a Parma con L’incontro tra arti: la scrittura e l’immagine.

Scritto da Redazione

Nuova tappa per “Innamòrati di Te”, il progetto itinerante di Codere Italia - multinazionale di riferimento nel settore del gioco legale - volto al contrasto della violenza di genere.

La quindicesima edizione è ospitata nella sala Giovanni da Piacenza del Laboratorio aperto del complesso di San Paolo, con il patrocinio del Comune di Parma, di Ferpi, Federazione relazioni pubbliche italiana e degli Stati generali delle donne.

L’appuntamento vuole fotografare il fenomeno della violenza di genere sul territorio e, allo stesso tempo, proporre una approccio nuovo - che passa attraverso la bellezza, l’arte e le sue molteplici espressioni - come nuovo strumento per coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica.

“Da circa dieci anni portiamo in giro per l’Italia un dibattito vero sulla violenza di genere", spiega Imma Romano, direttrice Relazioni istituzionali e comunicazione di Codere Italia. "Per la prima volta ci ospita Parma, città di indubbia bellezza dove si respira arte in ogni angolo, dalla pittura alla musica, dalle arti figurative alla narrativa. Da Parma, grazie a Caterina Orzi, è partita la nostra 'crociata'. E a Parma vogliamo partire da una considerazione diversa, mutuata da Dostoevskij, 'La Bellezza salverà il mondo'. Per questo abbiamo voluto unire varie forme d’arte come veicolo per proporre un cambiamento culturale”.

L’arte, da sola, non risolverà il dramma della violenza contro le donne ma può essere un mezzo per ispirare azioni concrete e sostenere organizzazioni e movimenti.

“La mia mostra fotografica ‘Amori dalla Cenere’ inaugurata nel 2014 alla Biblioteca della Camera dei deputati interpreta proprio la tematica della violenza contro le donne - racconta l’artista e fotografa parmense Caterina Orzi - ed è stata la musa ispiratrice di questo appuntamento quasi decennale organizzato da Codere Italia. Un lavoro in cui ho colto e proposto le sfumature dell’animo femminile, le sue zone di luce e quelle d’ombra. Nei miei lavori ho inteso far riflettere su ciò che lede la dignità ed i rapporti tra donne e uomini”. 

 

La violenza contro le donne viene raccontata anche attraverso la forma della scrittura, in particolare nelle pagine del libro ”Non chiamarlo amore”, scritto dalla giornalista Angela Rossi con la prefazione del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Racconto di quindici vite spezzate ma, purtroppo, i numeri sono molto più alti. Occorre una sinergia forte tra le due grandi agenzie educative, scuola e famiglia, e, penso, occorra introdurre nelle scuole l’ora di educazione sentimentale ed insegnare il rispetto dell’altro già dai primi anni di vita. Urge un cambio di mentalità che permetta di tornare ai nostri giorni dall’oscurantismo nel quale siamo ripiombati. Infine, non tacere mai anzi parlare e gridare 'basta' ogni volta e dappertutto”. 

Ma veniamo ai numeri su questo terribile fenomeno.

Nel periodo 1 gennaio – 15 ottobre 2023, in Italia sono stati registrati 266 omicidi, con 94 vittime donne; di queste, 77 hanno trovato la morte in ambito familiare/affettivo, in particolare, 49 per mano del partner/ex partner. Rispetto allo stesso periodo del 2022, il trend generale fa registrare un aumento degli episodi - da 240 a 266 +11 percento) - ma anche delle vittime di genere femminile che passano da 89 a 94 (+6 percento)*.

"Il Comune di Parma è da sempre impegnato nei percorsi di valorizzazione di genere e nel contrasto alla violenza sulle donne”, dichiara Caterina Bonetti, assessora ai Servizi educativi e transizione digitale con delega Diritti e pari opportunità del Comune di Parma. “Attraverso la collaborazione con una rete di associazioni - impegnate in vari settori delle politiche di genere, dal contrasto agli stereotipi all'empowerment passando per il sostegno alle vittime di violenza -  cerchiamo di diffondere una cultura di rispetto e valorizzazione delle differenze. Come assessora alle pari opportunità, ma anche ai servizi educativi, ho voluto porre particolare attenzione nei progetti dedicati alle giovani generazioni, essendo convinta che il vero cambiamento passi attraverso cultura e formazione. Oltre all'ormai storica adesione al progetto regionale Open, incentrato sull'educazione alla parità, con il settore abbiamo organizzato un corso di lingua e familiarizzazione con la città per le donne straniere con figli iscritti ai nostri servizi educativi, proprio immaginando un percorso il più possibile completo per la famiglia. In occasione della giornata del 25 novembre stiamo organizzando un corteo di sensibilizzazione al tema della violenza di genere animato dagli studenti delle scuole superiori cittadine e aperto a tutti coloro che vorranno unirsi. Le iniziative nel corso dell'anno sono molte e anche per quanto riguarda le due date simboliche del 25 novembre e dell'8 marzo il calendario prevede appuntamenti per diverse settimane, a testimonianza concreta della necessità di non limitarsi a un solo evento puntuale, ma di lavorare ogni giorno per una società più equa per tutti".

L’ultimo Focus sulle regioni del Servizio analisi criminale del dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno riporta una situazione allarmante in Emilia Romagna dove dal 2020 al 2022 sono stati commessi 63 omicidi di cui 31 con vittime donne. Di queste, ben 29 sono state uccise in ambito familiare/affettivo e 18 dalla mano di un partner/ex partner.

"Anche la Provincia di Parma non è esente da tale problematica: maltrattamenti familiari e violenze in danno di minori vengono quotidianamente registrati dalla Polizia di Stato”, rimarca Pietro Paolo Persichelli, dirigente della divisione Anticrimine presso la Questura di Parma. “Per lite in famiglia si sono registrati nel corso del 2022 ben 366 interventi delle volanti e quest'anno, ancora non concluso, sono già state 334 le richieste d'intervento. Nei casi più gravi, oltre al deferimento dell'autore del reato (maltrattamenti, lesioni o atti persecutori), gli operatori procedono d'intesa con l'Autorità giudiziaria all'allontanamento dalla casa familiare dell'autore delle violenze. Nei casi di reato meno grave invece (minaccia, ingiuria e altro), al fine di evitare che la situazione possa  portare a conseguenze più gravi, il questore, su richiesta delle vittime, può adottare il provvedimento dell'ammonimento. Nella Provincia di Parma nel corso del 2022 ne sono stati adottati 10 per stalking, mentre già 8 sono stati i provvedimenti adottati nel corso del 2023. Questi strumenti rappresentano la tutela avanzata e preventiva nei confronti dei soggetti deboli e all'interno contengono non solo l'indicazione di centri anti-violenza cui la vittima, generalmente donna, può rivolgersi ma anche l'indicazione di centri di aiuto per gli autori delle violenze".  

Dal 1° ottobre è entrato in vigore il Codice rosso rafforzato che aggiorna le misure contenute nella legge del 2019. Tra le novità, l’ascolto del denunciante da parte del pubblico ministero entro tre giorni. Inoltre, con le nuove norme si allungano i termini per sporgere denuncia, che passano da 6 a 12 mesi. È stata modificata anche la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa: ora si può predisporre il ricorso al braccialetto elettronico per controllarne gli spostamenti.

“Il tempo è maturo, dobbiamo cogliere e sfruttare ogni occasione che dia voce all'urgenza e sottolinei la gravità dei fatti che interessano le aggressioni nei confronti delle donne”, afferma Simona Marinai, vice presidente del Gruppo donne imprenditrici Fipe. “Per questo vogliamo diventare, con le nostre imprese, attraverso il progetto Sicurezza vera, un faro di speranza e di rifugio per tutte coloro che, entrando nei nostri locali, possano chiedere aiuto e sentirsi al sicuro. Un grazie a Codere e a Egp Fipe, per aver condiviso visione e prospettive culturali sul tema violenza di genere anche attraverso occasioni di confronto come oggi, che siano da stimolo per una nuova auspicata sensibilità di tutti, uomini e donne, di una sicurezza diffusa e percepita da tutte le donne clienti e lavoratrici”.

Nel racconto delle storie di violenza e dei fatti di cronaca è fondamentale anche il ruolo della stampa. Sono i giornalisti a trasferire le informazioni che devono sempre utilizzare il giusto linguaggio nel totale rispetto dei fatti e della sensibilità dei lettori.

“Ferpi ha accolto senza esitazione la proposta di sostegno a questa iniziativa giunta alla quindicesima edizione”, aggiunge Veronica Boldrin, giornalista delegata Ferpi Emilia-Romagna. “Con la recente costituzione della Commissione per le relazioni di genere Ferpi ha dato concretezza ad uno dei valori che ci anima e ci contraddistingue come associazione: quello di credere fortemente nell’alto ruolo e responsabilità dei professionisti della comunicazione nel promuovere una cultura inclusiva, mettendo al bando qualsiasi tipo di comportamento sessista e discriminatorio a partire dal nostro mondo professionale. Consapevoli, inoltre, della necessità di un cambiamento culturale forte e radicato volto a favorire la prevenzione e la massima tutela nei casi di abuso”.

Altro aspetto fondamentale nella lotta alla violenza contro le donna è l’impegno della società civile, che vuol dire anche e soprattutto l’impegno di una rete di donne che opera sul territorio attraverso relazioni portate avanti come progetto comune.

“Il lavoro delle donne si interseca inevitabilmente con le arti e quindi questo incontro va proprio nella direzione di creare una connessione tra la scrittura, l’arte in sé e quindi anche l’immagine. Un modo nuovo di vedere la realtà dove le donne sono collocate nella loro grande complessità. Una modalità di empowerment del riconoscimento della figura femminile che ci piace consolidare e portare avanti come visione futura“, dichiara Isa Maggi, segretaria generale e coordinatrice nazionale degli Stati generali delle donne e del progetto “Città delle donne”, fondatrice dell’Alleanza delle donne.

“Fidapa Bpw Parma è da sempre impegnata a promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne che operano nel campo delle arti, degli affari e delle professioni - sottolinea Manuela Amadei, presidente Fidapa Bpw Parma - ed ha convintamente contribuito a realizzare una rete tra le associazioni femminili per combattere ogni tipo di discriminazione e violenza nei confronti delle donne. Fidapa Bpw Parma ha tra gli obiettivi quello di favorire l'occupazione femminile e superare la visione stereotipata dei ruoli, avvalendosi dei talenti femminili per assicurare una equa crescita economica e sociale del Paese. Le donne hanno concretezza, sanno lavorare in modo corale e possono diventare motore del cambiamento”.

Dopo Parma, il progetto itinerante “Innamorati di Te” farà tappa in altre città dove Codere opera.

 

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