Spagna, Dgoj: approvato il decreto regio per un ambiente di gioco più sicuro
Il consiglio dei ministri spagnolo approva la bozza del decreto regio per lo sviluppo di ambienti di gioco più sicuri: obiettivo aumentare la tutela di tutti gli utenti.
Mentre è atteso per domani, 16 marzo, l’esame del consiglio dei ministri sul disegno di legge delega al governo in materia fiscale, in Spagna si è già un passo avanti rispetto a quanto succede in Italia. Secondo quando riportato sul sito della Dirección General de Ordenación del Juego (Dgoj), ovvero l’ente regolatore del gioco iberico, il consiglio dei ministri ha appena approvato la bozza del decreto regio per lo sviluppo di ambienti di gioco più sicuri.
Lo scopo di questo regolamento è quello di aumentare la tutela di tutti i giocatori e in particolare di quei gruppi che presentano una maggiore vulnerabilità: tra questi ci sono i giovani tra i 18 ei 25 anni di età, i giocatori che hanno un approccio più intenso e anche quelli con comportamenti rischiosi, ex-Rgiaj (ovvero segnati al registro generale dei divieti di accesso al gioco d'azzardo) e gli autoesclusi.
Tra le principali novità spiccano una serie di misure generali che mirano ad approfondire le azioni di gioco sicuro svolte dall'operatore. Tra le altre cose, infatti, all'interno della struttura organizzativa degli operatori spicca la figura di un responsabile del gioco sicuro; l'obbligo rivolto a tutto il personale a contatto con gli utenti di avere un piano di formazione sul gioco sicuro. Infine si aggiungono gli obblighi di informazione sui portali web e applicazioni dell'operatore.
Inoltre, ogni operatore deve disporre di un servizio telefonico di informazione e assistenza sul gioco sicuro e sui comportamenti a rischio e deve mettere a disposizione degli utenti un riepilogo mensile con l'attività svolta.
Il decreto regio prevede anche misure specifiche per i gruppi considerati più vulnerabili. Così, ad esempio è vietato proporre alla fascia dei giovani giocatori tra i 18 ei 25 anni attività promozionali il cui scopo sia estraneo all'attività di gioco ed è vietato il loro inserimento in servizi di assistenza specializzati.
D'altra parte, gli operatori devono anche individuare quali giocatori possono essere inseriti nelle categorie a rischio. L'inclusione in questa categoria comporterà, il divieto di ottenere promozioni, il divieto di invio di comunicazioni commerciali e anche l'impossibilità di depositare fondi utilizzando carte di credito.
In questo stesso ambito, la Dgoj svilupperà, entro due anni dall'entrata in vigore del Regio Decreto, un meccanismo di rilevamento dei comportamenti a rischio che sarà utilizzato da tutti gli operatori.
Infine spicca il divieto di inviare comunicazioni commerciali via email alla categoria di giocatori iscritti al Rgiaj e agli autoesclusi a cui si aggiunge anche il divieto di inviare messaggi specifici in caso di cancellazione dal suddetto registro. A queste si aggiungono anche misure attuate con il fine di evitare il furto di identità da parte di questi giocatori.