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Gg Uk: studio analizza comportamento britannico nelle scommesse a Euro 2024

30 settembre 2024 - 09:13

Uno Studio sul comportamento inglese nel betting a Euro 2024 rivela come sia cresciuto il numero di donne e come la pubblicità sia stata poco influente.

Scritto da Redazione

Che impatto hanno avuto gli Europei di calcio sul comportamento di gioco dei consumatori? È la domanda che Robyn Brummitt, analista di ricerca e statistica della Gambling commission britannica, e Caleb Adegbola, responsabile della ricerca e dell'impatto si sono posti per realizzare lo studio che hanno condotto su Euro 2024 attraverso il quale hanno potuto tracciare una profonda analisi su quello che è stato un evento epocale non solo per gli appassionati di calcio ma anche ma anche per il settore del gioco in generale. Come riportato sul sito della Gambling commission britannica, questo torneo ha offerto un'opportunità di analisi unica in particolare per il Regno unito dopo l'impressionante corsa dell'Inghilterra verso la finale.

Dato che i principali tornei di calcio con le nazionali si svolgono solo ogni due anni, Brummitt  e Adegbola hanno collaborato con il fornitore di ricerche Yonder per esplorare i comportamenti nelle scommesse, le motivazioni e l'impatto delle offerte promozionali e della pubblicità durante gli Europei di calcio. Una ricerca, dunque, che si basa su studi precedenti sugli atteggiamenti di gioco durante i principali eventi calcistici come la coppa del mondo.

Utilizzando il sondaggio di Yonder, sono state poste una serie di domande a un totale di 6.237 persone in tre ondate, con poco più di 2.000 intervistati partecipanti a ciascuna. La prima ondata è stata condotta una settimana prima dell'inizio del torneo, il lavoro sul campo della seconda ondata è stato portato avanti tra la fase a gironi e le fasi a eliminazione diretta mentre la terza ondata è stata svolta una settimana dopo la conclusione del torneo.

I partecipanti hanno condiviso le loro opinioni su vari argomenti, tra cui la loro attività e intenzioni di scommesse, la consapevolezza della pubblicità, l'uso di offerte promozionali, le motivazioni del gioco d'azzardo e persino il modo in cui la corsa dell'Inghilterra alla finale ha influenzato il loro comportamento.

È interessante notare che i risultati hanno rivelato un notevole aumento della percentuale di intervistate donne che hanno dichiarato di scommettere sugli Europei, che ha superato significativamente il tasso di aumento tra gli intervistati uomini. I rapporti pre-torneo era pari a 20,8 percento uomini e 6,6 percento donne mentre alla metà torneo si attestava al 27 percento uomini e al 9,6 percento donne. La situazione si è modificata alla fine del torneo con il rapporto che è sceso a due a uno visto che gli uomini erano il 27,3 percento mentre le donne il 13,3 percento.

Considerando l'età, c'è stato un netto aumento nella percentuale di persone di età compresa tra 18 e 24 anni che hanno dichiarato di aver scommesso sugli Europei soprattutto nella terza ondata. Soltanto il 14 percento dichiarava di aver scommesse nella prima ondata, numero che saliva al 36 percento nella terza, rispetto ai gruppi più anziani per i quali l'aumento della partecipazione è stato molto più modesto.

Come nelle ricerche precedenti le motivazioni più comuni per il gioco erano vincere denaro, rendere la partita più interessante o a causa di un'offerta promozionale o di scommessa gratuita. Si è riscontrato un cambiamento nelle motivazioni durante il torneo dovuto al successo della squadra inglese, con un aumento significativo nella terza ondata nella percentuale di intervistati che hanno dichiarato di aver scommesso perché giocava l'Inghilterra o la nazione per cui tifavano.

Nel complesso, gli intervistati hanno affermato che la pubblicità ha avuto un impatto limitato sul loro coinvolgimento nel gioco. Meno del 10 percento di coloro che avevano intenzione di scommettere o avevano scommesso sugli Europei ha dichiarato di averlo fatto perché aveva visto una pubblicità e la maggior parte delle persone che hanno dichiarato di aver scommesso sugli Europei ha speso l'importo previsto (67 percento), il 15 percento ha dichiarato di aver speso meno del previsto (una diminuzione rispetto all'ondata 2) e solo il 10 percento ha dichiarato di aver speso più di quanto pianificato. Nei loro commenti, molti intervistati hanno indicato di aver impostato un budget fisso e di sentirsi in controllo della propria spesa.

Per quanto riguarda le promozioni, le scommesse gratuite sono state segnalate come le più popolari, con tre intervistati su quattro che hanno aderito a offerte che utilizzavano scommesse gratuite.

Considerando le intenzioni per i futuri eventi sportivi, una percentuale significativa di coloro che hanno scommesso sugli Europei ha dichiarato di pianificare anche di scommettere su altri prossimi eventi sportivi come la coppa del Mondo nel 2026 (67 percento), la Premier League (52 percento) e le Olimpiadi (22 percento). Tuttavia, questo dato non è aumentato dalla prima alla terza ondata, il che suggerisce che gli Europei potrebbero non aver invogliato gli intervistati a scommettere su altri eventi sportivi.

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