Gli Stati Uniti corrono veloci verso la regolamentazione delle scommesse sportive, tanto che qualcuno arriva a definire gli Usa la terra promessa del betting.
L'American gaming association, associazione che raggruppa alcune aziende del settore del gioco d'azzardo degli Stati Uniti, fa il punto della situazione del territorio nord americano, dove il proibizionismo assoluto ha lasciato spazio a un nuovo business. Già 38 dei 50 stati federali hanno affrontato il tema delle scommesse sportive.
Dopo la cancellazione del Paspa, il Professional and amateur sports protection act introdotto nel 1992 e abolita nel 2018 dalla Corte Suprema degli Stati Uniti che l'ha dicharato incostituzionale, infatti, per gli stati e le nazioni tribali sovrane è divenuto possibile, come sottolineava la stessa Aga dopo la sentenza, "creare un mercato di scommesse sportive che protegga i consumatori, preservi l'integrità dei giochi, consenta alle forze dell'ordine di combattere il gioco illegale e generi nuove entrate per stati, tribù, corpi sportivi, emittenti e non solo".
A livello generale gli stati che al momento hanno una piena regolamentazione delle scommesse sportive sono 34, mentre in altri 4 le scommesse sportive sono state legalizzate, ma non è ancora stato aperto il mercato.
Solo 12 sono gli stati che ancora non hanno una legislazione in merito, sette dei quali non hanno mai nemmeno affrontato il problema (Hawai, Texas, Oklahoma, Missouri, Minnesota, Georgia e Carolina del Sud).
IL MERCATO MOBILE. Per quanto riguarda l'online (mobile) la questione è già stata affrontata e risolta da 24 stati, mentre altri 5 hanno già legiferato in merito e si attende l'apertura dei mercati. In tal caso sono 21 gli stati che ancora non hanno legiferato o che non hanno dimostrato proprio alcuna intenzione a farlo.
IL MERCATO RETAIL. Diversa la questione per quanto riguarda le scommesse in luogo fisico (negli Usa si può scommettere solo all'interno dei casinò). 33 stati hanno già reso legale scommettere sugli sport, e altri 3 attendono la piena operatività della legge (Maine, Kentucky e Florida). Mentre in 14 stati scommettere sullo sport rimane illegale, anche recandosi in un servizio commerciale dedicato al gioco.
Di quelli che non hanno ancora legiferato sul tema scommesse nessuno stato ha, al momento, qualche iniziativa elettorale avviata con disegni di legge per legalizzare le scommesse sportive o avviato referendum che coinvolgano gli elettori. Segno che quella attuale che presenta l'Aga è una fotografia della situazione Usa che poco cambierà anche nel prossimo futuro per quanto riguarda il settore delle scommesse sportive.
LA SITUAZIONE DEL SUD. A "evitare" il tema scommessa sono in particolare gli stati del sud, tradizionalmente più conservatori, con l'univa eccezione del Minnesota (che sta al nord) e, in altro verso, di Lousiana, Missisippi (già ok) e Florida (che sta al sud, ma è in attesa che la legislazione sia pienamente operativa). Niente da fare, sia per mobile che per retail, in Texas, Ocklahoma, Georgia, Carolina del Sud (e Minnesota, appunto).