Cardia (Acadi): '300mila ludopatici dicono che limitazioni non hanno funzionato'
Il presidente di Acadi, Geronimo Cardia, intervenendo al convegno di Napoli sulle regole del gioco e il modello Campania, elogia l'idea della regione Campania di 'fare sistema sul territorio contro le ludopatie'.
Scritto da Cc
Napoli - “Il numero alto di 300mila persone che hanno subito patologie dal gioco dal 2013 a oggi mette in risalto che le misure di contenimento come distanziometro e limitazioni orarie non hanno funzionato."
Lo ha detto Geronimo Cardia, avvocato, presidente dell'associazione Acadi, in occasione del convegno “Costruiamo insieme le regole del gioco legale – gioco fisico modello Campania” promosso da Agsi - Associazione gestori scommesse Italia in collaborazione con il Cni - Confederazione noleggiatori italiani nella mattinata di oggi, 30 maggio, a Napoli.
"Quella del gioco", sottolinea Cardia, è un’industria seria, con un prodotto delicato", e aggiunge che "dobbiamo ragionare su come mettere a disposizione la sostenibilità del prodotto."
"Quali misure pensiamo noi come associazione di categoria? Alla descrizione delle politiche attive messe in piedi dalla regione Campania abbiamo dedicato varie pagine nel mio libro: quando in Regione hanno pensato di ridurre i metri del distanziometro, allo stesso tempo hanno messo in campo un maggior numero di politiche attive. Il punto cruciale è che hanno deciso di fare sistema sul territorio per contrastare il disturbo da gioco d’azzardo."
"I primi che possono dare una mano sono gli operatori incaricati di erogare un pubblico servizio", spiega Cardia, "poi le strutture sanitarie, quelle pubbliche, anch’esse messe a sistema. Qui in Campania tutto questo poi è stato seguito da un osservatorio permanente. Un livello alto di politica, dunque, quello della regione Campania.“