Enada workshop, Damiani (Fi): ‘Riordino, occasione per settore e lavoratori’
Nel corso dell’Enada Workshop di Roma organizzato da Sapar e Italian Exhibition Group, è intervenuto anche Dario Damiani, senatore della Repubblica di Forza Italia.
Durante l'Enada Workshop intitolato "Riforma del gioco pubblico: un’occasione da non perdere per la tutela ed il rilancio delle piccole e medie imprese", organizzato da Sapar e Italian Exhibition Group, è intervenuto Dario Damiani, Senatore della Repubblica di Forza Italia. Nel suo intervento, Damiani ha affrontato la questione del gioco, sottolineando l'importanza di considerare questo settore come un ambito che coinvolge non solo le imprese, ma anche i lavoratori.
"Il tavolo è aperto e siamo disponibili ad affrontare la questione", ha affermato, evidenziando l'impegno nel fornire risposte concrete alle aziende per aiutarle a superare una fase di stallo prolungata.
La tematica del gioco pubblico è stata oggetto di controversie in passato, specialmente in seguito alla politica ideologica di alcuni gruppi, in particolare il Movimento 5 Stelle, che ha inflitto danni al sistema. "La politica si è inasprita, con molte proposte avanzate dal governo che hanno provocato danni pericolosi", ha spiegato. Durante quel periodo, il confronto in Parlamento era molto acceso e poco costruttivo, contribuendo alla percezione negativa del settore.
Damiani ha ribadito che "il gioco non è dannoso": le aziende generano reddito e la priorità deve essere quella di tutelare sia le aziende che il pubblico. Sebbene si sia discusso di norme più stringenti, la presenza di un tavolo interattivo con diverse parti interessate indica che il tema è diventato di rilevante importanza per tutti.
Oggi, le aziende del settore del gioco d'azzardo sono significativamente evolute, implementando controlli per monitorare e limitare le condizioni di eccesso di gioco. "Dobbiamo rendere il settore più trasparente e combattere il gioco illegale che è riemerso", ha sottolineato Damiani, facendo riferimento al periodo difficile del Covid-19. Durante la pandemia, le sale di gioco fisiche hanno affrontato enormi difficoltà, poiché il governo era riluttante a permetterne la riapertura. In quel contesto, il gioco illegale ha prosperato a causa di una "follia ideologica".
Damiani ha insistito sulla necessità di tutelare il settore del gioco, affermando che attualmente le regioni sono pronte a collaborare. "Con un tavolo aperto, anche le regioni vogliono partecipare a questo tipo di discussione, ora che il sistema genera introiti", ha affermato. Ha concluso esprimendo la speranza di raggiungere un accordo, avvertendo che senza una cooperazione concreta, la riforma non potrà prendere forma. "Anche se ci sono proroghe, è fondamentale passare ai fatti".