Enada workshop, Poso (Adm): 'Riordino gioco, luoghi sensibili al centro'
All'Enada workshop sulla riforma del gioco Elisabetta Poso (Adm) rimarca impegno nell'individuazione di 'luoghi sensibili', valutazione economica erariale e distribuzione territoriale omogenea.
Scritto da Carlo Cammarella
Elisabetta Poso (Adm) con Domenico Distante (Sapar)
Roma - “Il tema è l'attuazione della legge delega nell’ambito del gioco fisico. Per l’attuazione in termini di sostenibilità della nuova distribuzione del gioco sul territorio si sta discutendo nel tavolo tecnico di supporto alla Conferenza unificata. Solo quando si farà un accordo in questa sede si potrà attuare la legge delega e partire con le gare per le concessioni per le varie tipologie di gioco."
A ribardirlo è Elisabetta Poso, dirigente dell’Ufficio Apparecchi da intrattenimento della Direzione Giochi dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel corso dell'Enada workshop intitolato "Riforma del gioco pubblico, un’occasione da non perdere per la tutela ed il rilancio delle piccole e medie imprese”, organizzato da Sapar e Italian exhibition group oggi, 13 novembre, a Roma.
"Si sta cercando un equilibrio tra le varie istanze pubbliche rappresentate. Avevamo elaborato una proposta che teneva in considerazione il ridimensionamento generale dell'offerta ma con altre misure che miravano a creare una barriera giuridica all’accesso da parte delle categorie più fragili", precisa Poso.
"Ora la trattativa sta andando avanti e l’Agenzia come organo tecnico sta facendo delle valutazioni erariali. Sullo sfondo c'è il tema dell'individuazione dei luoghi sensibili in maniera uniforme, da cui si farebbero partire queste distanze. Su questo siamo piuttosto fermi nella nostra proposta tecnica proprio perché solo scuole superiori e istituti di cura ci garantiscono una localizzazione certa mentre altri sono indeterminati e danno incertezza.
Bisognerà fare i conti con una valutazione economica erariale e con una distribuzione omogenea su tutto il territorio".