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Forum Acadi, Garavaglia (Lega): 'Uscire dalla logica del distanziometro'

18 settembre 2024 - 11:48

Il senatore Garavaglia (Lega) al Forum Acadi evidenzia il non sense del distanziometro e invita al confronto sulla compartecipazione delle Regioni al gettito del gioco.

Scritto da Ac
Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanze e tesoro del Senato e senatore della Lega

Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanze e tesoro del Senato e senatore della Lega

Roma - “I temi sono tre: stabilire cos'è il gioco fisico, ragionare sulla distorsione del mercato causata dal distanziometro, confrontarsi sulla compartecipazione delle Regioni al gettito erariale del settore”.

Inizia così l'intervento di Massimo Garavaglia, presidente della commissione Finanze e tesoro del Senato e senatore della Lega, nel corso del Forum Acadi, tenutosi oggi, 18 settembre, a Roma.

Partiamo dal primo punto. “Bisogna spiegare qual è la differenza fra un apparecchio e un gratta e vinci: a mio avviso non c'è”, puntualizza Garavaglia. “Il fatto che per gli apparecchi ci sia il distanziometro è un non sense in in partenza, visto che se non ci sono gli apparecchi i giocatori comprano i gratta e vinci. Chi vuole giocare, gioca. Perciò il legislatore dovrebbe mettere tutti nelle stesse condizioni, giocatori ed operatori. La permanenza di regole diverse per soggetti diversi è un non sense”.

 

Secondo punto. “Che senso ha non giocare vicino a un cimitero? Posso capire il divieto vicino a una scuola. Ma mi sembra ovvio che vada superato il meccanismo del distanziometro”, sottolinea il senatore leghista.

“Può restare verso luoghi particolarmente 'sensibili' e si deve passare al concetto di distanziometro 'legale': va stabilito chi può giocare e 'come'. Con la tecnologia attuale ci sono tutti i parametri del mondo per mettersi in regola e capire chi paga e come, è possibile il tracciamento. Poi un secondo tema è quello della responsabilità: con la tecnologia attuale è più facile identificare le persone con patologie e intervenire sul singolo in modo puntuale”.

Ed ecco il terzo e ultimo punto messo sul tavolo da Garavaglia. “È legittimo fare regole rigide e rinunciare al gettito, basta che sia una decisione consapevole. Se invece si sceglie di compartecipare la decisione diventa ponderata, non ideologica.

Una modifica che può accelerare il percorso è proprio la compartecipazione delle Regioni al gettito erariale del settore. Più ci sono regole certe, meno c'è lo sversamento verso il gioco illegale. Se espello tutto il gioco fisico la gente non smette di giocare ma gioca in modo diverso, e si perde gettito erariale.

Quindi il legislatore deve fare una scelta responsabile in accordo con gli enti territoriali”.

 

 

 

 

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