Italian market workshop: 'Casinò e betting alla prova giocatori'
All'Italian market workshop organizzato da GiocoNews.it a Malta focus su casinò e betting: gli interventi di Bergamaschi e di Watts.
Malta - In che modo le scommesse e i casinò si stanno evolvendo per soddisfare le mutevoli esigenze dei giocatori? Se ne parla nel terzo dei panel dell'Italian market worshop, organizzato da GiocoNews.it nell'ambito di Sigma Europe a Malta.
Introdotto da Giulio Coraggio, head of intellectual property & technology Dla Piper, partner, è Fabrizio Bergamaschi, Svp gaming global multichannel di Nuvei, a sottolineare alcuni dei problermi legati all'online, portando un esempio concreto: “Stavo parlando con un grande operatore in Italia che ha fatto un sondaggio nei suoi negozi chiedendo ai clienti perchè pagano in contanti e non usano una carta. Non ce l'hanno? E loro dicono: 'Sì, ho una carta, la uso al ristorante, offline, ovunque io voglia. È che non mi fido a usare la mia carta online. Penso che questo sia uno dei problemi”.
Secondo Bergamaschi “c'è una parte di utenti che non vogliono essere tracciati, quindi non vogliono aprire alcun conto perché è come denaro. Non lo so. Vogliono essere anonimi. Questi clienti, questi utenti, giocheranno da qualche altra parte, probabilmente su .com o altrove. Penso che sia normale”.
Mark Watts, director dell'iGaming di Aircash, racconta: “Io vengo dalla mia esperienza a Paysafe. Sono leader del mercato, presenti in Grecia, Germania, Svizzera, Spagna, Italia e nell’area francofona in tutta Europa, con un prodotto chiamato Classic che era anonimo ed era fantastico. Non c'era Kyc, nessuna conformità, nessuna verifica, niente. Man mano che l'Aml (la normativa antiriciclaggio Ndr) si è evoluta i regolatori sono diventati necessariamente più esperti. In tal caso, a meno che non ti evolvi con un prodotto che sia completamente conforme, con verifica, limiti Kyc, non sopravvivi. E noi ci siamo adattati, considerando che ogni paese a volte presenta sfumature diverse. L'Italia è abbastanza semplice per noi. Hai il tuo codice fiscale e dal punto di vista dell'identità, la verifica con la nostra app è basata sul riconoscimento facciale completo, c'è una due diligence semplificata. Senza il Kyc non puoi sopravvivere. Quindi non consiglierei a nessun operatore importante di seguire questa strada con un metodo di pagamento non verificato”.