Lollobrigida (Adm): 'Riordino, serve decisione unitaria e condivisa per sbloccare i bandi'
Il direttore giochi dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Mario Lollobrigida, sottolinea l'importanza di giungere al più presto al riordino anche del gioco fisico.
Roma - “Come Agenzia delle dogane e dei monopoli partecipiamo al tavolo tecnico che il ministero dell'Economia e delle Finanze ha aperto con gli enti locali per trovare un nuovo accordo, ma riteniamo che quello che si era raggiunto in Conferenza unificata nel 2017 sia solo parzialmente una base di partenza.”
Ne è convinto Mario Lollobrigida, Direttore giochi dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, che nel suo intervento alla presentazione del libro dell'avvocato Geronimo Cardia, "Il gioco pubblico in Italia: riordino questione territoriale e cortocircuiti istituzionali", tenutasi oggi, 15 maggio, a Roma, nella sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica, spiega in maggiore in dettaglio la sua posizione: “Se per la numerosità della rete l'accordo che era stato raggiunto resta attuale, il distanziometro così come previsto nel 2017 e come vogliono riproporre alcune Regioni, determina un effetto espulsivo che non può funzionare. Con Sogei abbiamo condotto dei recentissimi studi, applicando il vecchio distanziometro previsto (come avverrebbe in caso di futuri nuovi bandi) che mostrano che esso provocherebbe la chiusura del 95 percento degli esercizi presenti sul territorio. Non possiamo confermare dunque né quell'elencazione dei luoghi sensibili né le distanze che erano state previste”.
Lollobrigida sottolinea in proposito come “alcuni luoghi sensibili non abbiano alcuna evidenza scientifica, ammesso e non concesso che l'assioma distanza-tutela della salute sia valido. Forse luoghi sensibili potrebbero essere quelli frequentati unicamente da soggetti a rischio, dunque studenti di scuole secondarie e superiori. Ma altri luoghi sensibili sono ovviamente frutto di scelte demagogiche e populiste”.
Ancora, “la differenza di regolamentazione regionale e comunale significa che non si basa su una base scientifica”. Il direttore Lollobrigida si sofferma anche sulla delega approvata nel 2023: “Uno dei suoi principi è la formazione e nel decreto delegato del gioco fisico abbiamo previsto un'importante attività in proposito, così che tutti gli operatori garantiscano un vero controllo della gestione del rapporto con il giocatore, come già in molti casi succede”.
Da tecnico, Lollobrigida si sofferma anche sul tema della compartecipazione agli utili “che Adm aveva già vent'anni fa consigliato, assieme alla compartecipazione degli enti locali alle attività di controllo e delle relative sanzioni. Ma noi appunto diamo solo consigli, che la politica non aveva accolto”. Nel sottolineare ancora la “non scientificità dell'approccio regionale fino a oggi” visto che “il distanziometro si applica solo a slot, Vlt e scommesse”, Lollobrigida evidenzia ancora come il distanziometro sia un problema per le Regioni dove è stato applicato: “In Emilia Romagna si è assistito alla recrudescenza di sale da gioco più o meno nascoste, per esempio a Riccione dove il 99 percento della superficie è inoccupabilee da esercizi sia specializzati che generalisti”. E conclude: “Serve un piano serio, anche mantenendo un minimo di distanze rispetto ad alcuni luoghi sensibili. Ad esempio, con un distanziometro di 200 metri dagli istituti scolastici si avrebbe un effetto espulsivo del 10 percento, un risultato accettabile. Con le Regioni stiamo cercando di trovare una condivisione e unitarietà nella decisione e speriamo che si posssa arriare a un risultato in tempi brevi, altrimenti i nuovi bandi sono bloccati. Per noi è necessario che questa partita si chiuda al più presto”.