Report Cgia Mestre, Iaccarino (As.tro): 'Gioco, è la domanda a guidare le tendenze'
Iaccarino (As.Tro) parte dal report della Cgia Mestre sui giochi per evidenziare la necessità di studiare la domanda per capire il futuro assetto del mercato.
Roma - “I dati della ricerca della Cgia di Mestre ci dicono che il sistema gioco pubblico è in crescita con differenze rilevanti a seconda del segmento. Abbiamo visto un online in crescita e a tal proposito il cambio generazionale è indicativo. Mi pongo due domande: il calo del canale fisico sta a significare una crisi irreversibile come offerta retail? Tutto questo significa una crisi del prodotto?”
Sono le domande che si pone Armando Iaccarino (As.Tro) all'evento di presentazione dello “Studio sul settore dei giochi in Italia 2023 – Focus su apparecchi con vincita in denaro e online”, realizzato dalla Cgia Mestre, tenutosi oggi, 10 ottobre, a Roma.
“Sul primo aspetto la crisi non è irreversibile perché il retail continua a essere un canale importante e va verificata attraverso un'analisi approfondita della domanda”, sottolinea Iaccarino. “Vediamo che qualcosa tiene, altro tiene meno. Non sono stupito da questo calo progressivo, la pandemia ha funzionato come acceleratore. Non è neanche una crisi di prodotto perché vi sarebbero valori più bassi ma questo segmento rappresenta ancora quasi il 50 percento della domanda, nell’online ha superato il 50 percento. Sono due mercati che rispondono a soggetti e mercati di natura diversa. Tuttavia nel gusto dei giocatori il prodotto non è ancora superato e nel portafoglio pubblico gli apparecchi rappresentano la maggior fonte d’entrata.”
L'esponente di As.tro quindi pone due considerazioni: “Ha ragione Elisabetta Poso di Adm che parla dello svecchiamento del prodotto fisico. Ma faccio due riflessioni: svecchiare significa inventare. In questi ultimi anni quale è stato l’input che ha messo gli operatori in condizione di farlo? La seconda considerazione è l’enorme occasione persa per qualcosa che avrebbe rappresentato un importante ammodernamento. Non si è fatto niente per migliorare la sicurezza e ci siamo persi a parlare di distanziometro e altri problemi contingenti per 8 anni.”
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