Roma - “È assolutamente necessaria una intesa tra Stato, regioni e amministrazioni locali sul tema del riordino del gioco pubblico”. Così l'ex magistrato, ora deputato della Lega Simonetta Matone, nel suo intervento oggi, 29 novembre, alla tavola rotonda “Il riordino del gioco pubblico e il ruolo dell’offerta territoriale in Italia” promossa dall’Osservatorio permanente su Osservatorio Giochi, legalità e patologie dell’Eurispes
“Il riordino, assolutamente necessario, è imminente. Vi sono stati aggiustamenti scoordinati, sia tra le Regioni che da parte dello Stato, ma ora è imminente l’avvio della discussione sui decreti attuativi della Legge delega”.
Sottolinea come sia “assolutamente necessaria una intesa tra Stato, regioni e autonomie locali”, così come è “necessario mantenere l’equilibrio tra gli interessi di Stato, imprenditori, lavoratori e società”.
Il raggiungimento di questo punto di equilibrio, spiega Matone, “si complica con il gioco illegale, che se fino a qualche anno fa non era rilevato, ora è diventato la norma. Questo dilagare del gioco illegale oscura le problematiche della rete fisica, perché è attenzionato dalla criminalità anche il settore legale.
Sottolineando la necessità di contrastare il gioco illegale online, Matone sottolinea l’importanza della rete fisica quale presidio di legalità: “il gioco pubblico è alleato delle forze dell’ordine, e sacrificare questa rete porta inevitabilmente a privilegiare il gioco online illegale”.
Ricorda quindi che “parliamo di tanti posti di lavoro, ma al tempo stesso dobbiamo pensare anche che è necessario contrastare le patologie, per le quali i dati dicono che la rete di supporto è scarsa. Non c’è una rete come quella, ad esempio, degli alcolisti anonimi”. Occorre soprattutto pensare che “il giocatore problematico solitamente è un depresso, quindi va curato cercando la causa principale”, anche se la difficoltà è legata anche al fatto che “vi è una sorta di stigma sociale nei confronti di una patologia come la depressione”.
Quindi, sulla formazione degli esercenti, ricorda l’intervento del sottosegretario al Mef Sandra Savino, che rispondendo ieri, 28 novembre, a una interrogazione presentata in commissione Finanze alla Camera, “ha rassicurato tutti sul riordino del settore e sulle stime sulla raccolta per il 2023, che parla di 149 miliardi di euro prevedendo una crescita per il 2024, e ha rassicurato tutti anche sulla formazione degli esercenti”.
“Sono abbastanza fiduciosa”, chiosa Matone, “siamo giunti al punto in cui bisogna mettersi d’accordo, fare ordine, e dare un aiuto a chi è in una situazione di difficoltà”.