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La Pietra (Masaf): 'Governo in prima linea per la rinascita dell'ippica'

12 novembre 2024 - 15:42

Il sottosegretario La Pietra rimarca l'impegno per il rilancio dell'ippica, con riforma scommesse, classificazione ippodromi, Agenzia e legge quadro per il settore.

Scritto da Fm

l sottosegretario al ministero dell'Agricoltura con delega all’ippica, senatore Patrizio La Pietra © Masaf - Sito ufficiale

“Ho letto con attenzione l’intervista ad Alduino Botti, un vero simbolo dell’ippica italiana. Ho ripercorso con piacere la storia sua e della sua famiglia, trionfo dopo trionfo, in decenni di competizioni e di attività allevatoriale. Il 'Signore dei cavalli', come giustamente titolato nell’articolo, con mezzo secolo di successi, ha fatto la storia dello sport ippico, ma è sulle sue considerazioni sul presente che mi sento di dover fare delle doverose precisazioni.”

Così il sottosegretario al ministero dell'Agricoltura con delega all’ippica, senatore Patrizio La Pietra, commenta l'intervista all'allenatore di galoppo Alduino Botti pubblicata su GiocoNews.it.

“Pur condividendo, assieme a tutta la Direzione ippica del Masaf, la sua accorata volontà di far crescere il movimento, restituendolo al ruolo che deve competere all’ippica italiana, vorrei evidenziare come sia erroneo affermare che i pagamenti dei premi siano attualmente fermi a dieci mesi, mentre come testimoniato dal pagamento ad ottobre dei premi di luglio al 4 percento e di quelli di giugno con fattura, il Masaf abbia fatto notevoli passi avanti nell’assicurare quanto dovuto ai protagonisti del settore, che, con fatica, amore e rinunce quotidiane, alimentano una passione, che sta riportando negli ippodromi vecchi e soprattutto nuovi appassionati”, puntualizza La Pietra. “Una passione ritrovata che ci motiva a fare ancora di più e meglio nell’impegno istituzionale a favore di tutto il movimento ippico e che, al pari di quella che nonostante lo scorrere del tempo ancora pervade Alduino Botti, ci spinge a lavorare sette giorni su sette per rinnovare e migliorare la nostra amata ippica. 
A proposito dei sacrifici fatti con amore, a cui Botti fa riferimento, io, lo staff della Direzione ippica e il direttore Remo Chiodi, a costo di essere dati per dispersi dai nostri famigliari, conclusa nel fine settimana, con risultati che non spetta a me commentare, ma che mi rendono molto orgoglioso, una impegnativa quanto emozionante presenza a Fieracavalli, ci siamo presentati domenica stessa all’ippodromo San Paolo di Montegiorgio, per partecipare, assieme a un pubblico numeroso e festante, al Palio dei Comuni e alla tappa del Palio delle Regioni. Quest’ultimo da me fortemente voluto per contribuire alla promozione dell’ippica invocata dallo stesso Botti”, ricorda ancora il sottosegretario. 

Ho fatto questo riferimento non per incensare la mia attività e quella della Direzione ippica, ma per dare un semplice esempio di quella presenza, come mai avvenuto in passato con chi ci ha preceduto, che come istituzioni intendiamo assicurare. Basta guardarsi intorno negli ippodromi e lì ci troverete, in tribuna, a bordo pista, a confrontarci con i protagonisti dell’ippica e ad ascoltare i loro consigli, come avvenuto in ogni manifestazione, in ogni incontro, a Fieracavalli, nelle riunioni della Consulta che ho istituito proprio per ascoltare le opinioni di fantini, driver, allenatori, allevatori. 
Siamo presenti anche negli allenamenti, nelle stalle e ci siamo grazie ai controlli del gruppo dei carabinieri del Comando agroalimentare, che abbiamo fortemente voluto, per far sentire la presenza al fianco di chi opera correttamente e reprimere chi non rispetta le regole e il benessere dei cavalli. 
Non voglio dilungarmi ulteriormente, anche se sentivo di dovere delle puntualizzazioni rispetto a una bellissima intervista, che trasuda passione per l’ippica, un amore che però non ci deve ancorare al 'si stava meglio quando si stava peggio', perché al peggio può non esserci mai fine, se non proprio con la fine del movimento ippico italiano, che io, il Masaf, il ministro Lollobrigida e tutto il Governo di cui mi onoro di far parte, non solo non vogliamo, ma che stiamo scongiurando, gettando le basi di una rinascita. Una rinascita che passerà anche attraverso la riforma delle scommesse, la classificazione degli ippodromi che premierà chi più dimostrerà di aver lavorato per migliorare e rendere anche più attrattivi gli impianti e anche grazie alla Agenzia dell’ippica, che istituiremo tramite un collegato alla prossima legge finanziaria, per restituire autonomia e forza alla nostra ippica, tramite un soggetto che andrà molto oltre i limiti palesati dalla vecchia Unire e che farà parte di una serie di punti, una autentica legge quadro per l’ippica, come mai avvenuto in passato. Fatte le dovute precisazioni riguardo all’attuale situazione dell’ippica italiana ribadisco la volontà di far sempre più mie le esortazioni del 'Signore dei cavalli', Alduino Botti, che spero di poter incontrare presto, qui al Masaf o in uno degli ippodromi italiani, dove insieme ci sarà possibilità di confrontarci, ascoltare utili consigli derivanti dalla sua decennale esperienza e disegnare insieme il futuro che vogliamo per la grande ippica italiana”.  

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