"Oggi ci troviamo di fronte a una questione di cruciale importanza per il futuro della nostra attività: il rispetto e la valorizzazione dei diritti dei proprietari di cavalli.
In qualità di rappresentante nella consulta dei proprietari, ho avuto modo di raccogliere numerose lamentele e preoccupazioni, tutte legittime e meritevoli della massima attenzione. Oggi, queste questioni vengono sottoposte al Ministero con urgenza e determinazione, affinché si possa finalmente dare una risposta concreta a chi, con passione e sacrificio, sostiene l'ippica."
Inizia così l'appello inviato al sottosegretario del ministero dell'Agricoltura, Patrizio La Pietra, e al direttore della Direzione generale per l'ippica, Remo Chiodi, da Anita Carelli, rappresentante dei proprietari del trotto nella Consulta per l'ippica, traendo spunto da un episodio che vede protagonisti due proprietari, incaricati di premiare i vincitori di una corsa, i quali si sono visti intimare da un addetto di pagare il biglietto di ingresso per recarsi al "winner circle".
"Durante le giornate di corsa, in particolare quelle legate ai prestigiosi Gran premi estivi, sono emerse preoccupanti lacune organizzative che non possiamo più ignorare. I proprietari, pilastro fondamentale dell'ippica, si sono visti spesso esclusi dalle dinamiche dell’evento, trattati con poca considerazione e talvolta addirittura mortificati. È inaccettabile che coloro che contribuiscono in maniera così significativa al successo di questo sport vengano trattati con disinteresse", prosegue Carelli.
Per questo motivo, rimarca, "propongo una serie di misure urgenti da adottare. Prima di tutto, il Ministero dovrebbe rilasciare una tessera di riconoscimento ufficiale per tutti i proprietari. Questo strumento consentirebbe di superare le attuali discrepanze, evitando che siano le singole società di corse a decidere arbitrariamente chi può accedere alle scuderie. È essenziale che i proprietari abbiano un accesso garantito e riconosciuto, in modo da non subire ulteriori ingiustizie.
In secondo luogo, è necessario che nelle tribune, specialmente in occasione di eventi dove è previsto un pagamento, i proprietari siano esentati da tale organizzazione. I proprietari non dovrebbero essere trattati come semplici spettatori paganti, ma come parte integrante e rispettata della manifestazione.
Inoltre, le aree dedicate ai proprietari devono essere sempre idonee e fruibili, non solo in occasione delle grandi manifestazioni. Troppo spesso queste aree sono trascurate, creando disagio e frustrazione. Dobbiamo lavorare insieme per integrare e valorizzare la presenza di nuovi proprietari, evitando l'emorragia di chi, stanco di essere trascurato, decide di abbandonare".
La rappresentante dei proprietari del trotto nella Consulta per l'ippica inoltre propone che "le società di corse si impegnino a organizzare un menu prestabilito per la ristorazione dei proprietari, a un prezzo fisso e accessibile. Questo non è solo un gesto di cortesia, ma un riconoscimento del loro ruolo e un segnale di rispetto. Offrire una ristorazione adeguata e ad un costo equo significa creare un ambiente accogliente e rispettoso, dove i proprietari si sentano valorizzati e non semplicemente sfruttati.
L'ippica ha bisogno di accogliere, non di allontanare, e di includere chi ancora ci crede".