Altro tassello per la nuova classificazione degli ippodromi avviata dal ministero dell'Agricoltura, che oltre a tenere conto dei parametri tecnici relativi agli impianti (capienza, lunghezza delle piste etc), vedrà le commissioni specifiche nominate dal Masaf depositare entro il 20 ottobre 2025 le valutazioni della qualità dei servizi offerti degli stessi, in modo da tenerne conto per stilare il “ranking” valido dal 2026, essenziale anche per l'attribuzione delle sovvenzioni.
Il Masaf ha infatti emanato il decreto di approvazione della "Procedura di controllo della qualità degli impianti, delle strutture e dei servizi dedicati alle corse, al pubblico e all'allenamento negli ippodromi - anno 2025".
Secondo quanto si legge nell'allegato al decreto, la qualità verrà valutata dai commissari attraverso un processo di monitoraggio dell’impianto ippico articolato in: ispezione visiva, attestazione di avvenuta manutenzione (anche di gabbie di partenza, autostart, mezzi e attrezzature, impianti, presidi e locali e spazi necessari per il regolare svolgimento delle corse), analisi report segnalazioni - feedback utenti.
Sotto esame quindi finiranno, ad esempio, lo stato delle piste (aree spoglie o danneggiate, avvallamenti e dislivelli, zone non drenate,elementi estranei), la frequenza e la tipologia delle operazioni di manutenzione, lo stato di pulizia delle aree aperte al pubblico dell’ippodromo, la presenza di indicazioni e informazioni per il pubblico, l'offerta di strutture, percorsi e servizi dedicati alle persone con disabilità.
È prevista inoltre l’analisi delle segnalazioni effettuate dalla direzione delle corse e dagli operatori attraverso le rispettive associazioni di categoria, durante l’arco dell’anno 2025, la valutazione prevede l’assegnazione di un punteggio in relazione al numero di segnalazioni di irregolarità pervenute durante un anno di attività.
Ecco il testo dell'allegato al decreto sui controlli della qualità degli ippodromi.