Ippodromo Le Mulina di Firenze, progetto di riconversione nel mirino
Il gruppo consiliare Sinistra progetto comune chiede di tutelare l'area dell'ex ippodromo Le Mulina con un progetto non meramente 'commerciale'.
"Non c'è pace per l'ex ippodromo Le Mulina. Dopo i passaggi nei tribunali e un'estate 2023 segnata da situazioni problematiche, rimane un quadro di incertezze e di soluzioni non adatte.”
A riportare sotto la luce dei riflettori le sorti dello storico ippodromo del trotto di Firenze - chiuso nel 2012 e per lungo tempo al centro di un contenzioso fra la società che si era aggiudicata la gara ad evidenza pubblica per la concessione di valorizzazione e utilizzazione dell'area a fini economici, Pegaso Srl, e il Comune, poi condannato dal Consiglio di Stato a pagare un risarcimento di oltre 200mila euro - è Dmitrij Palagi, consigliere di Sinistra progetto comune.
“La Pegaso Srl ha diverse questioni aperte con il Comune, anche dopo la sentenza che ha dato torto a Palazzo Vecchio e chiarito che è questa società a essere titolata per valorizzare lo spazio. Ai problemi già riscontrati, relativi a ipotesi di canoni non riscossi e criticità di manutenzione, si aggiunge un progetto non sviluppato, che però prevede, tra le altre cose, uno studentato privato e un ristorante”, evidenzia Palagi.
“Un progetto economico che legittimamente ricerca profitto, ma secondo noi sbagliato per le Cascine, per cui servirebbe una visione complessiva diversa, a tutela di una fruibilità fuori dalle logiche di mercato e che eviti logiche prevalentemente di consumo. Proponiamo alla Giunta di convocare la Pegaso e diamo la nostra disponibilità a presentare una mozione per attestare l'interesse pubblico e diffuso su un'area che non può restare abbandonata".