Un affidamento in concessione per 24 mesi ad un canone annuo a base d'asta di 60.300 euro oltre Iva per organizzare riunioni di corse al galoppo, attività di bar/ristorazione e consentire la fruizione del verde da parte della cittadinanza.
Questo il cuore del nuovo bando pubblicato dal Comune di Livorno per la gestione dell'ippodromo Caprilli, dopo quelloandato desertoai primi del mese.
L'apertura delle offerte economiche è in calendario per il 28 giugno. C'è solo una settimana di tempo per gli aspiranti gestori per candidarsi, e la fretta è motivata dall'intenzione dell'amministrazione labronica di rispettare quanto promesso fin dalla campagna elettorale del sindaco Luca Salvetti: la riapertura dell'impianto, a luglio, secondo quanto concordato con il ministero delle Politiche agricole.
Un impegno che, stando alle indiscrezioni circolate a mezzo stampa nei giorni scorsi, sarebbero già pronte a prendersi tre società: Sistema cavallo e Sanfelice, società di corse che gestiscono già gli ippodromi di Follonica e Firenze, e di una terza, dal nome “Ippic Italia” , che non risulta fare altrettanto.
Sempre che i requisiti chiesti dal bando siano ritenuti "accessibili".
LE ATTIVITÀ PREVISTE - Oltre alle corse, nel complesso, situato in una grande area verde a pochi passi dal mare, dove era stata ipotizzata anche la costruzione di un
parco per surfisti (poi
bocciata dal Comune e rilanciata da una successiva
petizione popolare), il bando prevede la possibilità di svolgere “all'interno del medesimo complesso
iniziative legate al divertimento, alla cultura, allo spettacolo, al tempo libero, allo sport, compresi sport equestri, nonché attività di interesse pubblico ed ogni altra attività compatibile con la destinazione della 1 struttura e con le vigenti previsioni urbanistiche.
Potranno altresì essere consentite attività temporanee di tipo commerciale (fiere, fiere promozionali, fiere specializzate nel settore dell’antiquariato, manifestazioni commerciali a carattere straordinario, mercatini degli hobbisti), enogastronomico, artigianale e di promozione economica (eventi, convegni, mostre ed esposizioni) purché espressamente autorizzate dall'Amministrazione comunale nel rispetto della normativa vigente in materia commerciale e/o settoriale e purché coerenti con il contesto di inserimento e rispondenti a criteri di preventiva e idonea programmazione sulla base di un calendario eventi finalizzato alla promozione e valorizzazione del territorio locale concordato con l'Amministrazione comunale. Sono escluse comunque tutte quelle attività che potrebbero arrecare danno all'immagine del Comune di Livorno”, si legge nel testo.
I REQUISITI DEI PARTECIPANTI – E veniamo al "nocciolo" della questione. Secondo quanto enunciato nel bando, chi intende partecipare deve rispettare i seguenti requisiti: “essere iscritti, per le attività economiche inerenti la gestione di ippodromi e relative corse, nel registro della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. In caso di raggruppamento o consorzio, tale requisito deve essere posseduto da almeno uno dei soggetti raggruppati o consorziati; avere ottenuto il riconoscimento del ministero delle Politiche agricole e forestali o di analogo ente di livello europeo. In caso di raggruppamento o consorzio, tale requisito deve essere posseduto da almeno uno dei soggetti raggruppati o consorziati; aver gestito con funzione direttivo-organizzative attività inerenti il settore ippico, sportivo legato all'equitazione o di allevamento equino almeno negli ultimi 3 anni. In caso di Ati il requisito deve essere posseduto almeno da una delle imprese che la costituisce; fatturato globale per esercizio di gestione di attività inerenti il settore ippico o sportivo legato all'equitazione o di allevamento equino, realizzato negli ultimi tre esercizi chiusi, ovvero le annualità 2017-2018-2019, per un importo complessivo di almeno tre milioni di euro; almeno due referenze rilasciate da istituti bancari o intermediari autorizzati; essere in regola sotto il profilo contributivo, fiscale e assistenziale; non trovarsi in condizioni di liquidazione, fallimento, cessazione di attività, concordato preventivo o in qualunque altra situazione equivalente, e che non ricorrono i motivi di esclusione di cui all’art. 80 del Dlgs n. 50/2016; non essere stati interessati da provvedimenti interdittivi ai sensi del Dlgs n. 159/2011 (lotta contro la delinquenza mafiosa); non avere subito rescissioni/revoche contrattuali da parte dell’Amministrazione comunale; non trovarsi in condizione di morosità nei confronti dell’Amministrazione comunale.
Possono partecipare associazioni, fondazioni ed aziende, pubbliche o private, di qualsiasi tipo, anche consorziate, associate o comunque raggruppate tra di loro, Imprese, sia in forma individuale che societaria, consorzi, Raggruppamenti temporanei di imprese (Rti) – costituiti o costituendi. Sono ammessi anche i Raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari di concorrenti se non ancora costituiti”.
D'ALESIO: "NEMO PROPHETA IN PATRIA" - Non si fa attendere il commento di Attilio D'Alesio, presidente dell’associazione nazionale Coordinamento ippodromi, direttore del Caprilli dal 1981 al 2011 ed assessore allo Sport della città labronica dal 2004 al 2008. "Gli incontri avuti con il sindaco Luca Salvetti non hanno prodotto il risultato che mi auguravo e cioè la migliore ripartenza delle corse per quest’anno e la messa in campo di un progetto di 'lungo respiro' per una gestione pluriennale e complessiva dell’ippodromo da parte di una 'società di scopo' costituta da imprenditori ed appassionati livornesi che in queste settimane mi hanno contattato, per collaborare alla realizzazione di questo stupendo progetto", esordisce. "In data odierna è stato pubblicato il bando 'bis', al quale possono partecipare, anche in Ati, solo le poche società di corse che hanno un fatturato medio nell’ultimo triennio di 3 milioni (questo è il requisito principale) oltre ad avere già il riconoscimento del Mipaaf. Il canone di affitto annuo minimo è di 60.300 più Iva, il contratto avrà durata biennale ed Il 28 giugno ne conosceremo i partecipanti ed il vincitore. Sono molto deluso per il percorso che l’amministrazione ha deciso di intraprendere ma mi auguro comunque che il Caprilli possa essere riaperto a tutto tondo ed ospitare già a luglio le corse dei cavalli di corse, dopo tanti anni di chiusura e di totale abbandono. Per quanto sopra confermo la mia totale disponibilità, anche in qualità di presidente del Coordinamento ippodromi, a collaborare per raggiungere questo obiettivo, pur dovendo prender atto, che la mia persona, evidentemente, non è molto gradita a qualche forza politica presente in consiglio comunale. Comunque per il grande 'amore' che provo verso il Caprilli, che ho diretto per trent’anni e dove ho iniziato a lavorare a 18 anni, continuerò ad impegnarmi per il suo rilancio, pur sapendo che l’antico detto 'Nemo profeta in patria' è sempre molto attuale e vero", conclude D’Alesio.