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Ippodromo Livorno, il Consiglio: 'Sì a variazione di bilancio'

10 marzo 2021 - 15:42

Il consiglio comunale di Livorno approva variazione di bilancio necessaria per accendere mutuo da 2,3 milioni per i lavori di risistemazione dell'ippodromo Caprilli.

Scritto da Francesca Mancosu


"Ci sono due piani da considerare in parallelo: i lavori da fare nell'immediato e quelli a lungo termine.
I due milioni e 300mila euro sono la cifra base per poter ripartire e restituire l'ippodromo alla città, come ho promesso in campagna elettorale.
L'intenzione è quella di rendere l'impianto un punto di riferimento per le attività legate al cavallo, poi gli interventi futuri vanno discussi tutti insieme come Giunta, maggioranza e consiglio comunale. Ma questo lo faremo in un'altra fase, che non è quella attuale".
Ad evidenziarlo è il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, nel corso del dibattito che ha preceduto l'approvazione della variazione di bilancio propedeutica all'accensione di un mutuo per realizzare i lavori di rifunzionalizzazione dell'ippodromo Caprilli, necessari per la calendarizzazione di sei giornate di corse a partire dal mese di luglio.

Un'approvazione che è arrivata dopo un lungo confronto fra i consiglieri di maggioranza (centro sinistra) e minoranza (Fratelli d'Italia, Lega e Movimento cinque stelle in testa), questi ultimi molto critici dei confronti di primi, con l'accusa di aver tenuto il consiglio comunale all'oscuro dei progetti presentati da alcuni privati per il futuro dell'impianto, e di non dare certezze su modalità e dettagli degli interventi, né garanzie sul rispetto delle tempistiche, necessario proprio in vista dei convegni ipotizzati per quest'estate dopo il confronto di qualche settimana fa fra i rappresentanti del ministero delle Politiche agricole - che hanno annunciato uno stanziamento di 250-300mila euro - e il primo cittadino labronico, fermo nel difendere la promessa fatta alla città.

LE SPESE NEL DETTAGLIO - "Quando abbiamo fatto alcune iniziative nell'ippodromo sul finire del 2019, come il mercatino di Natale e la Cena in bianco, nel Caprilli abbiamo trovato un campo di guerra. Nei due milioni e passa sono previsti opere edili per la ristrutturazione di direzione gare, bar del parco, servizi igienici, tribune, sala partenti, portineria, box dei cavalli sulle tre stecche per 730mila euro, poi opere del verde, analisi di acque, terreno e pista, impianto d'irrigazione, sabbia, steccati, verde ornamentale, piantumazione degli alberi, poi c'è la parte impiantistica, la risistemazione del totalizzatore, dei punti di accettazione delle scommesse, degli impianti audio, video e per le riprese tv. Inoltre, vanno rimessi a nuovo l'impianto di illuminazione, il presidio medico-veterinario, le fognature, gli allarmi, il sistema antincendio, per complessivi 512mila euro", precisa Salvetti.
Per poi rivolgersi ai suoi detrattori. "Non mi avete detto una cosa: volete vedere l'ippodromo riaperto oppure no? Se lo volete, noi dobbiamo spendere questi soldi. Ce lo chiedono tanti livornesi, che si riconoscono in questo luogo e gli sono affezionati. Sarei contentissimo di riaprirlo anche con una gestione diretta del Comune, come ad esempio hanno fatto a Villacidro, in Sardegna. Sicuramente è una cosa complicata, ma se non arriveranno progetti seri e sostenibili proveremo a fare anche questo.
Siamo consapevoli che ora dobbiamo riaprire l'impianto, con un bando di affidamento provvisorio delle corse per quest'anno e forse per il prossimo, poi per i progetti futuri, ci sarà un bando europeo e decideremo tutti insieme cosa potrà sostenere l'area".
 
IL FUTURO, TRE PROGETTI SUL TAVOLO - Quanto alle prospettive per il "dopodomani", Salvetti risponde anche alle polemiche suscitate in particolare dal progetto per la realizzazione nell'area del Caprilli di un parco tematico con un'onda artificiale per i surfisti, piscine e strutture ricettive, presentato dalla società Indalgo Service. "Per il Comune in questa fase avere tanti progetti da esaminare è un bene, vuol dire che si sono riaccesi i riflettori su questa realtà. Ma il progetto in questione era già venuto fuori anni fa, quando l'amministrazione era retta dal Movimento cinque stelle. A questo adesso se ne sono aggiunti uno per la realizzazione di un centro multifunzionale, con attività e mestieri legati al cavallo, come l'ippoterapia o l'arte del maniscalco, o di altre professioni del genere, ed un altro ideato da alcuni ragazzi livornesi insieme con un architetto, che però prevedeva la scomparsa della pista per le corse. Gli abbiamo detto che il recupero della struttura come ippodromo vero e proprio è la conditio sine qua non, e che se il progetto non verrà modificato non potremo prenderlo in considerazione".
 
I CHIARIMENTI DELL'ASSESSORA ALL'URBANISTICA - A supporto del sindaco è intervenuta anche Silvia Viviani, assessora ai Lavori pubblici e urbanistica, che ha fornito le specifiche tecniche. "In questo momento il consiglio comunale è chiamato ad approvare una variazione al Dup, non è un progetto per una nuova costruzione ma definisce il quadro di fattibilità per una serie di interventi di manutenzione straordinaria e rifunzionalizzazione. A seguire c'è l'approvazione del quadro economico di fattibilità e quindi la gara.
Questa è la strada che consente di lavorare per garantire nei tempi i lavori necessari per garantire lo svolgimento delle giornate di corse previste.
Le somme preventivate poi non sono così alte, considerando che l'ultima corsa risale al dicembre 2015, e che da allora ci sono state zero attività e zero manutenzione.
Faremo un avviso pubblico per raccogliere proposte e manifestazioni d'interesse, e su questo il Consiglio sarà coinvolto ampiamente".
 
IL DIBATTITO - Prima dei chiarimenti di Salvetti e degli assessori, il consiglio comunale ha registrato gli interventi, ovviamente in videoconferenza, dei consiglieri di maggioranza e minoranza. Gianluca Liberti (Lega) ha fatto notare che il progetto del parco tematico, in particolare, non si concilia con la presenza e la tutela dei cavalli, "a cominciare dalla presenza delle piscine e dall'inquinamento acustico", mentre il collega di partito Alessandro Perini si è detto perplesso in quanto "l'amministrazione non ha manifestato un'intenzione chiara per il futuro a lungo termine dell'impianto, anche se io credo che in realtà l'abbia già". La leghista Costanza Vaccaro ha annunciato un'interrogazione per chiedere chiarimenti al sindaco circa il progetto depositato dalla Indalgo Service, i contatti fra questa società e l'amministrazione e la variante al regolamento urbanistica che il Comune "in prima istanza ha ritenuto di non respingere". Vaccaro quindi ha chiesto lumi sulla possibilità di conciliare il progetto del parco tematico con i lavori promossi dal Comune per la rifunzionalizzazione dell'ippodromo. "Come si concilia un progetto che di fatto demolisce l'ippica e restituisce l'impianto alla città come il simulacro di un ippodromo, con le stalle abbattute per far posto ad alberghi e parcheggi, con 6mila metri quadri di edificazione in un polmone verde affacciato sul mare? Non siamo d'accordo con le ipotesi di stravolgere l'area. Abbiate le idee chiare prima di compiere altri passaggi. Non vi permetteremo di prendervi gioco dei cittadini". L'esponente della Lega quindi ricorda che nel 2017, nel corso di un'audizione della Commissione d'inchiesta sulla Labronica corse (ex gestore dell'impianto), "è venuto fuori un documento che non lascia spazio ad interpretazioni e vincola la destinazione d'uso dell'area ad ippodromo. Un vincolo che ha impedito all'allora sindaco Nogarin di fare dell'ipoodromo un'altra cosa, un mercato o un parcheggio. Quanto a voi, vi accusiamo di mancanza di pianificazione e visione, non si capisce come siano compatibili i due milioni di interventi con quelli futuri, visrto che ad esempio quello del parco tematico prevede la distruzione della stalle che oggi voi vorreste risistemare". Per Aurora Trotta di Potere al popolo sarebbe stato "preferibile investire quei due milioni in altro, ad esempio per le famiglie colpite dall'emergenza abitativa, o per risolvere altri problemi, specie considerando la fase pandemica". Va controcorrente Andrea Romiti (Fratelli d'Italia), che critica la scelta di spendere 130mila euro per realizzare 66 box per i cavalli e anche di spingere sull'ippica per la valorizzazione dell'area del Caprilli: "Purtroppo è finita l'epoca d'oro del settore, che ha perso appeal e il sostegno economico derivante dalle scommesse, mentre bisognerebbe puntare sullo sviluppo economico della città. Ci andiamo ad indebitare per qualcosa che non ci tornerà mai indietro". Per Valentina Barale (Buongiorno Livorno) prima dovrebbe esserci "un'idea organica dalla parte pubblica, condividendola con il consiglio comunale e i cittadini, poi dovrebbe arrivare il coinvolgimento dei privati, non solo per il Caprilli, ma per tutta la città". Secondo Stella Sorgente (Movimento 5 Stelle) in questo momento storico "le priorità su cui investire sarebbero altre, a cominciare dall'edilizia scolastica, visto che mancano le aule per i ragazzi".
Per la maggioranza l'intervento più esteso è quello di Enrico Bianchi (Partito democratico): "Faccio presente che lasciti testamentari non ce ne sono, l'area è stata regalata al Comune di Livorno da Costanzo Ciano nel 1927. La destinazione finale sarà decisa dal consiglio comunale: la piscina non è un problema di ora, e a chi lo desidera chiedo di portare idee, così il ventaglio in cui scegliere sarà più vasto. Sono d'accordo nel dire che con le corse dei cavalli non si campa, vediamo cosa ci sarà nel futuro. Il punto è che dopo il 2015 dall'ippodromo è stato rubato di tutto, anche le grondaie e l'impianto di condizionamento. Ho fatto un esposto alla Corte dei conti facendo presente che il Comune non stava impedendo il deterioramento di una struttura comunale. L'amministrazione del tempo poi ha ignorato le richieste dei titolati dell'ippodromo di Firenze di trasferire a Livorno le loro corse, impegnandosi a ristrutturarlo". Sempre dal Pd si leva la voce di Cristina Lucetti: "Mi meraviglio delle critiche mosse dai Cinque stelle, principali responsabili della chiusura e del degrado dell'ippodromo. L'Amministrazione attuale sta cercando le risorse per riaprirlo. C'è un importante lavoro della parte pubblica, che deve definire le linee guida per la tutela dell'ambiente e la rivitalizzazione del territori, guardare alla città in prospettiva, cogliendo ciò che porta flussi turistici e lavoro. Credo sia importante tracciare un percorso di valorizzazione non solo scommettendo sui cavalli ma cercando anche strumenti di divertimento per riavvicinare le persone, innovazione in un contesto dove la concorrenza è accanita. Servono forme di attrazione diverse da quelle viste finora". Dalla stessa parte del Consiglio arriva il commento di Piero Tomei: "Nel nostro programma c'è l'impegno a riaprire il Caprilli, un bene comune della città, è nostro dovere conservarlo e poi valutare il da farsi. Va rimesso in sicurezza, ristrutturato e c'è bisogno di farlo. Per noi è una delle tante priorità, siamo pronti ad assumerci tutte le responsabilità del caso e ad interloquire con tutti. Poi sarà il Consiglio a scegliere".
 

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