Lollobrigida (Masaf): 'L'ippica torni a essere un introito per lo Stato'
Alla presentazione dell’unità dei Carabinieri per la vigilanza sull'ippica, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ribadisce l'intenzione di rilanciare il comparto – e di renderlo economicamente produttivo - con una gestione funzionale degli ippodromi.
Roma - “Alla base dell’iniziativa c'era la necessità di capire come si potesse invertire la rotta e rilanciare un settore strategico per l'economia nazionale, e anche come assicurare il mantenimento di una risorsa come l'allevamento dei cavalli. L’Arma nella sua funzione è un perno per la tutela agroalimentare. L’immagine dei Carabinieri è legata a quella dello Stato e i Carabinieri hanno una funzione di prevenzione e tutela”.
Lo afferma il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’unità dei Carabinieri del Comando per la Tutela agroalimentare destinata alla vigilanza nel comparto ippico, tenutasi oggi, 25 gennaio, a Roma.
“Oggi l'Unità ippica dei Carabinieri ha fatto già una serie di azioni corrispondenti al suo mandato. I temi della legalità e della sicurezza sono importanti per ogni attività e impresa, dove non ci sono queste non è possibile lavorare. Io concepisco lo Stato come quadro di riferimento normativo che deve dare la possibilità di sviluppare la propria attività a chiunque”, rimarca Lollobrigida.
“L’Unire è stata una scelta politica errata, un ministero dell'Agricoltura non gestisce un'attività di impresa. E si è teso a far sopravvivere l'ippica, ma non deve essere così; non c’è niente che deve vivere di sussidi se ha le potenzialità per essere autonoma. L’ippica in altre nazioni ha altri esiti economici ma i nostri cavalli, allevatori, fantini non sono peggiori. Siccome è il contrario, il problema è strutturale e dobbiamo capire le criticità ed effettuare i passaggi giusti. I Carabinieri dell’agroalimentare nascono nel 1982 per controllare l’ippica e i finanziamenti dati all’ippica, nonché all’agroalimentare. Poi a un certo punto è sparita questa funzione: io sono entrato in questo ministero e mi sono chiesto cosa serviva per rafforzare i carabinieri agroalimentari. Adesso attiveremo tutte le procedure, ma credo che sia un risultato non da poco aver restituito al mondo dell’ippica un nucleo a sua tutela in 16 mesi.
Prima c'era l'attenzione delle forze dell’ordine verso gli ippodromi, ma venivano solo perseguiti i reati, l’attività preventiva i Carabinieri non lo potevano fare.
A questo serve questa iniziativa: nessuno ti garantisce che lo Stato pensi agli ippodromi come a un territorio franco perché fanno parte dello Stato. Questo porta a una gestione funzionale degli ippodromi per dare opportunità al cittadino che scommette di essere garantito.
Aggiungo che il mondo del gioco collegato all'ippica è una cosa, le slot sono un'altra, quindi non tutto è uguale.
L'ippica è un’attività che può tornare a essere un introito per lo Stato attraverso gli ispettori e i coordinatori che abbiamo nominato”.