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Riforma scommesse ippiche, la filiera presenta proposta al Masaf (con un nuovo gioco)

24 gennaio 2025 - 11:05

Coinvolgere un pubblico più ampio di appassionati: è l'obiettivo della proposta per la riforma delle scommesse ippiche presentata al Masaf da 24 fra associazioni e società di corse.

Scritto da Fm
Alessandro Arletti e Patrizio La Pietra

Alessandro Arletti e Patrizio La Pietra

Di riforma delle scommesse ippiche, per risollevare le sorti dell'ippica e aiutarla a garantirsi l'autosufficienza, se ne parla da tanto tempo.

Ora è lo stesso settore a presentare una propria proposta, firmata da 24 soggetti fra associazioni di categoria del trotto e del galoppo e società di corse, e consegnata direttamente nelle mani del sottosegretario del ministero dell'Agricoltura, Patrizio La Pietra, in occasione della celebrazione dei 150 anni di storia dell’ippodromo Ghirlandina di Modena, tenutasi ieri sera, 23 gennaio.

La proposta, in sintesi, prevede: l'unificazione dei due totalizzatori; l'adeguamento del prelievo erariale sulle scommesse al totalizzatore in linea con quanto già attuato per le scommesse a quota fissa; l'allineamento della formula di gioco a quelle in uso nei Paesi europei, con la possibilità di creare sinergie utili con i principali operatori di settore; il coinvolgimento di un pubblico più ampio di appassionati d scommessa ippica, stimato ad oggi di oltre 10 milioni di utenti, con l’introduzione di un nuovo gioco ad oggi provvisoriamente chiamato "Take five plus".

Il documento è il risultato operativo del convegno "Riacquisire la gestione delle scommesse ippiche: unica speranza per il rilancio dell'ippica", tenutosi lo scorso 30 novembre all’ippodromo di Modena, a cui è seguito, ai primi di dicembre, un incontro al Masaf con il sottosegretario La Pietra, in cui si è ritenuto utile la redazione, da parte delle categorie, di un progetto tecnico contenente proposte concrete per la riforma delle scommesse ippiche.

A commentare quanto accaduto ieri sera è Alessandro Arletti, presidente della Società modenese per esposizioni, fiere e corse cavalli, che gestisce l'ippodromo Ghirlandina: “Voglio ringraziare personalmente il sottosegretario per averci raggiunto a Modena dando la sua disponibilità ad ascoltare le categorie e a ricevere personalmente questo documento. L’incontro del 23 gennaio è la testimonianza della volontà del sottosegretario di continuare un dialogo costruttivo con le categorie e del suo costante impegno per il rilancio del settore. Il documento è corredato da allegati tecnici e, data la sua complessità, ora necessita di un passaggio tecnico da realizzarsi prima possibile in un incontro a Roma. Le categorie firmatarie sono liete di poter proporre soluzioni concrete al settore e attendono fiduciose il prossimo appuntamento per poter iniziare un percorso di collaborazione virtuoso in questo campo con il Masaf”.

I 24 firmatari della proposta sono: Alessandro Arletti (ippodromo di Modena - Consulta ippica, ippodromi); Salvatore Matii (ippodromo Montegiorgio); Stefano Bovio (ippodromi Treviso, Ferrara e Trieste); Anita Carelli (ippodromo Taranto); Ermanno Mori (ippodromo Civitanova Marche); Franca Maione (ippodromo di Foggia); Franco Pasquini (ippodromo di Tagliacozzo); Giuseppe Stefanelli (ippodromo di Padova); Alessandro Beccu (ippodromo di Chilivani); Giancarlo Scarpa (ippodromo di Sassari); Carlo Meli (ippodromo di Firenze); Maurizio Biasuzzi (Federnat – Consulta ippica, Gentleman trotto); Mario Minopoli (Ciga); Roberto Faticoni (Siag); Massimo Pierini (Urtuma); Giorgio Sandi (Ippica nuova); Clara Bonfanti (Consulta ippica, Proprietari galoppo); Mattia Cadrobbi (Anica - Ifahr - Consulta ippica, Cavallo arabo); Andrea Picchi (Consulta ippica Gentleman galoppo); Gian Mario Carboni (Allevatori cavallo anglo-arabo – Consulta ippica, Proprietari galoppo); Sauro Petrini (Consulta ippica Giudici); Antonio Somma (Snapt), Roberto Toniatti (Allevamenti Toniatti), Ferruccio Badi (Fnp equini Confagricoltura).

 

Cogliamo l'occasione per ricordare che la legge di Bilancio per il 2025 ha sancito, fra l'altro, il prelievo del 20,5 percento per le scommesse ippiche a quota fissa raccolte su rete fisica e del 24,5 percento per quelle raccolte a distanza, con l'obiettivo di rilanciarle, di renderle competitive con gli altri prodotti, più attrattive per gli scommettitori, e di contribuire così a trovare nuove risorse per sostenere la filiera.

 

Chissà che unendo le forze non si arrivi finalmente al risultato sperato.

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