C'era grande attesa per oggi, 23 luglio, quando alle 12.30 il dipartimento Grandi eventi del Comune avrebbe dovuto procedere all'apertura delle ultime buste con le offerte delle due nuove società ammesse a partecipare all'avviso pubblico del Comune di Roma Capitale per la riqualificazione e la gestione dell'ippodromo delle Capannelle.
Al termine della procedura, tuttavia, sono state solo due le busta aperte, relative a documentazioni amministrative delle due ultime società incluse. Non si è provveduto invece, probabilmente nel rispetto di una procedura burocratica interna, all'apertura delle buste tecniche ed economiche, che contengono sicuramente gli elementi più interessanti relativamente alla questione.
L'apertura delle ultime buste è stata rinviata ad una data al momento ancora da destinarsi. In seguito poi dovrà svolgersi, in una fase successiva, la Conferenza dei servizi, che dovrà esaminare i quattro progetti presentati e la loro fattibilità e a stabilire qual è il progetto di maggiore interesse pubblico, per poi costruire il bando.
La prima fase avrebbe dovuto concludersi il 1° luglio scorso, quando, scaduti i termini per la presentazione delle istanze, le proposte presentate erano state solo due, quello del Centro nazionale sportivo Libertas Aps e quello della società Marsicana Srl.
Nei giorni successivi, come risportato da Gioconews, il colpo di scena, con gli operatori interessati che da due diventano quattro, con l'aggiunta di una società specializzata nell'organizzazione di convegni e fiere e di un'azienda multiservizi operante per imprese, amministrazioni pubbliche e realtà private. Le due società sono state ammesse a partecipare all'avviso pubblico dopo che il Comune di Roma aveva accertato il malfunzionamento della piattaforma Tuttogare, a causa del quale le due società non avevano potuto inserire i propri dati e risultare tra i candidati.
Gara a quattro, dunque, per altrettanti progetti di Partenariato pubblico privato per la riqualificazione dell'ippodromo delle Capannelle e la successiva gestione e manutenzione. Il valore della concessione stimato, ai sensi dell'art. 179 del Codice, per una durata minima di sei anni è pari a 27.137.880 euro al netto dell’Iva.