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Bandi gioco online e Lotto: ecco i tempi delle gare e cosa cambia dopo il parere del CdS

27 novembre 2024 - 08:05

Ecco i tempi delle gare e cosa cambia dopo il parere del Consiglio di Stato sui due bandi per il rinnovo delle concessioni per il gioco online e per il gioco del Lotto: la prima procedura entro dicembre, la seconda a inizio 2025.

Scritto da Alessio Crisantemi
© Towfiqu barbhuiya / Unsplash

© Towfiqu barbhuiya / Unsplash

La montagna ha partorito un topolino. Anzi, due. Tanto si potrebbe concludere all'indomani della pubblicazione dei due pareri del Consiglio di Stato sulle due procedure di gara per il rinnovo delle concessioni relative al gioco online e al gioco del Lotto. Due gare particolarmente attese e altrettanto floride, tenendo conto degli elevati requisiti di partecipazione previsti dall'amministrazione. Per quanto riguarda il gioco online, come noto, la “fee” di accesso alla gara è di (ben) 7 milioni di euro (contro i 200mila euro delle precedenti concessioni) mentre per il gioco del Lotto la base d'asta è (addirittura) di un miliardo di euro. Con le stime degli esperti che vedono l'aggiudicazione possibile attorno al valore di 1,4-1,5 miliardi. Segno evidente che l'asticella del gioco pubblico si è posizionata decisamente in alto e ben oltre i livelli di altri mercati.

I TEMPI - Dopo mesi di attesa, dunque, sono arrivati i pareri dei giudici di Palazzo Spada sui documenti che anticipano le due gare, necessari per poter procedere con i passaggi successivi. E nonostante i rilievi messi nero su bianco dal CdS, tutto sembra poter procedere nei tempi previsti dal regolatore, come spiegano a GiocoNews.it fonti istituzionali. In particolare, per quanto riguarda le concessioni di gioco online – che la legge prevede espressamente di dover bandire entro l'anno corrente – l'Amministrazione prevede di poter pubblicare il bando di gara entro la fine dell'anno e indicativamente nella metà del prossimo mese. Per poi concedere un periodo di almeno 60 giorni di tempo, come previsto dalle norme, per l'espletamento delle funzioni di gara, che potrebbero tuttavia dilatarsi fino a 75 giorni. In questo modo, dunque, si potrebbe arrivare a conoscere i nomi dei prossimi concessionari del gioco online già entro il primo trimestre del 2025. In perfetta sintonia con i dettami legislativi. Dopo un'analisi preliminare del parere dei giudici di Palazzo Spada, in effetti, emerge come i rilievi proposti abbiano un carattere puramente formale e, quindi, facilmente superabile da parte dell'Agenzia, la quale dovrà comunque ritoccare i documenti di gara già impostati, ma non in maniera drastica, senza quindi dover richiedere un ulteriore passaggio valutativo di fronte in giudici, al netto di una mera informativa da parte del Mef, come avvenuti in situazioni analoghe in precedenza. Nessuno dei punti rilevati dai giudici sembra infatti apparire critico – secondo quanto apprende GiocoNews.it: in particolare, riguardo agli aspetti relativi all’art. 11, comma 6, lett. d), il quale prevede che “il concessionario è tenuto a devolvere all’erario le somme giacenti sui conti di gioco non movimentate per tre anni”, oggetto di contestazione dei giudici del CdS, sembra essere sfuggita la notazione specifica della legge speciale 88 (di cui all’articolo 24, comma 19, lettera l) della legge 7 luglio 2009, n.88) la quale disciplina proprio tale fattispecie, parlando di "Devoluzione all’erario dei saldi dei conti di gioco non movimentati per tre anni (c.d. conti “dormienti”)," in maniera coerente con quanto disposto dall'amministrazione nei documenti di gara. Come del resto già effettuato dall'Agenzia delle Dogane e in precedenza e come dovrebbe evidenziare il Mef nella prossima missiva destinata a Palazzo Spada. 

Per quanto riguarda il bando di gara per la concessione del Lotto, invece, anche qui non sembrano insorgere ostacoli, con l'unica differenza che la gara – in questo caso – dovrebbe andare a finire a inizio 2025, non essendoci peraltro in questo caso dei termini specifici fissati per legge.

 

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