Cangianelli (Egp-Fipe): ‘Per il settore del gioco servono regole chiare’
Emmanuele Cangianelli, presidente di Egp-Fipe evidenzia come ‘regole chiare darebbero agli operatori possibilità di fare investimenti tecnologici’.
Scritto da Redazione
“Le concessioni hanno subito nove inasprimenti fiscali in quattordici anni. In questo caso, se non altro, è un male necessario connesso alla proroga, senza nuovi prelievi. Resta la sensazione di essere un bancomat per le finanze pubbliche. Parliamo di un settore che, tra tutte le tipologie di giochi, porta II miliardi di entrate, e con le gare previste per il prossimo anno su lotto e gioco online, arriverà un altro miliardo e mezzo. Mancano ancora riordino del settore e gare.”
Parole di Emmanuele Cangianelli, presidente di Egp- Esercenti giochi pubblici - Fipe che in un’intervista pubblicata sul quotidiano la Repubblica commenta le misure sul gioco previste dalla Manovra per il 2025 che comprendono, tra le altre cose, la proroga per due anni delle concessioni dei giochi in scadenza a fine 2024 e la stabilizzazione dell'estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il Superenalotto introdotta a luglio 2023 per sostenere le popolazioni colpite dall'alluvione in Emilia Romagna
Cangianelli sottolinea anche che “non c'è l'intesa tra Stato, regioni e comuni per definire regole unitarie su distribuzione dei punti di vendita e prevenzione del gioco minorile e compulsivo. Restiamo ancorati alle norme degli enti territoriali su distanze da luoghi sensibili e limitazioni di orario: non funzionano”.
Per quanto riguarda la lotta alla ludopatia il presidente di Egp -Fipe sottolinea: “Regole chiare darebbero agli operatori la possibilità di fare piani di investimenti tecnologici che, finché si ragiona con la logica delle proroghe, non arriveranno. Filtri all'accesso, Ai per verificare l'età di chi gioca e segnalare potenziali problemi all'esercente: sono presidi che le imprese possono sviluppare solo se c'è un orizzonte sostenibile di investimento”.