CdS: 'Legge gioco Provincia Bolzano, esclusa l’illegittimità'
Il Consiglio di Stato respinge appello di una società contro la chiusura di una sala Vlt vicina a una struttura assistenziale e ribadisce legittimità della norma provinciale di Bolzano.
Scritto da Redazione
“Le questioni dedotte sono state già oggetto di precedenti giudizi i quali hanno escluso l’illegittimità della norma provinciale di settore sulla distanza di sale giochi da 'luoghi sensibili' per violazione di principi costituzionali ed europee”.
È lapidario il Consiglio di Stato nell'ordinanza con cui respinge il ricorso in appello presentato da una società contro il Comune di Marlengo e la Provincia Autonoma di Bolzano per la riforma della sentenza del Tribunale regionale di giustizia amministrativa per l’annullamento del rigetto della domanda di autorizzazione per l’installazione di sistemi di gioco Vlt con cui si “vieta la prosecuzione dell’attività” e si impone la definitiva chiusura della sala, (posta nelle vicinanze di una struttura assistenziale); di ogni altro atto relativo, inclusa la deliberazione della giunta provinciale n. 505/2018 che, quando entrata in vigore in data il 20 maggio 2018, successivamente al rilascio della licenza del ricorrente, ha nei fatti aggiunto nuove tipologie di luoghi sensibili che sono andati a sommarsi alle quelle già previste dalla preesistente normativa.
Inoltre, secondo i giudici, “nel bilanciamento degli interessi pubblici e privati contrapposti, va considerato prevalente il rischio di un danno grave ed irreparabile nei confronti dei soggetti ospitati nella struttura assistenziale”.