Tar Emilia: 'Chiusura sala gioco Imola, nessun grave pregiudizio'
Il Tar Emilia Romagna conferma la chiusura di una sala da gioco disposta dal Comune di Imola (Bo) per mancato rispetto del distanziometro regionale.
Scritto da Fm
"Ad avviso del Collegio la società ricorrente enuncia genericamente – ma non comprova documentalmente - l’esistenza effettiva di un pregiudizio grave ed irreparabile in relazione alla propria complessiva condizione patrimoniale, reddituale ed imprenditoriale, mediante esibizione in giudizio di certificazione conforme in copia autenticata nelle forme di legge (ultima dichiarazione dei redditi ed ultimo bilancio di esercizio)".
Questa la motivazione con cui il Tar Emilia Romagna ha rigettato l’istanza cautelare di una società di gioco contro il Comune di Imola (Bo) per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, della deliberazione del Consiglio Comunale di Imola con cui è stato approvato il "regolamento comunale per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d'azzardo lecito”.
Il ricorso verteva anche contro la deliberazione della Giunta Comunale di Imola che ha approvato la "mappatura dei luoghi sensibili in applicazione della delibera di Gr n. 831/2017” ; del provvedimento del Servizio Sviluppo Economico e Progetti Europei - Suap del Comune di Imola, che ha disposto la chiusura di una sala giochi, entro il 21 luglio 2018, in quanto “ubicata a meno di 500 metri di distanza dai luoghi sensibili individuati nella mappa approvata con la delibera sopra citata”; della deliberazione n. 831 del 12 giugno 2017 della Giunta regionale dell'Emilia Romagna, intitolata “Modalità applicative del divieto alle sale gioco e alle sale scommesse e alla nuova installazione di apparecchi per il gioco d'azzardo lecito (L.R. 5/2013 come modificata dall'art. 48 L.R. 18/16)”.