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Abodi (Ministero Sport): 'Sì a diritto alla scommessa e comunicazione sul gioco'

28 settembre 2023 - 10:17

Il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, torna a parlare di 'diritto alla scommessa' per gli organizzatori di eventi sportivi e 'comunicazione' sul gioco in audizione alla commissione di inchiesta della Camera su sicurezza e degrado delle città.

Scritto da Fm

Nella legge finanziaria 2023 proposi, tra le varie cose, il diritto alla scommessa all’1 percento da destinare, in modo non ancora regolamentato, al sistema sportivo, senza trascurare anche gli organizzatori degli eventi sui quali si scommette. Siamo al paradosso che circa 15 miliardi vengono distribuiti allo Stato con l’aggio, agli scommettitori con il montepremi e ai concessionari con una giusta remunerazione, mentre chi organizza gli eventi sportivi, principalmente calcistici, osserva e si deve anche difendere dalle scommesse illecite. Quindi c'è un tema reputazionale, di investimenti, di difesa, che poi diventa autodifesa. È oggi mio intendimento riproporre questa proposta, perché non venne accettata: ero appena arrivato e forse era intempestiva, forse perché rientrava ancora in un approccio che era ancora quello che aveva portato al divieto di pubblicità, che può avere un senso logico, poi ognuna ha la sua opinione”.

Così il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, è tornato a parlare di diritto alla scommessa e divieto di pubblicità del gioco nel corso dell'audizione di fronte alla commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie della Camera dei deputati tenutasi ieri, 27 settembre.

L'occasione per tornare sull'argomento è stata una domanda rivoltagli dal deputato di Fratelli d'Italia Marco Perissa durante l'audizione, relativa ai percorsi di rilancio del territorio, e alle iniziative legislative necessarie e recuperare risorse economiche per questo. Perissa ha citato la proposta di legge del deputato Mauro Berruto (Partito democratico) che prevede una sovratassazione per gli operatori di scommesse. “Si sta ragionando non solo sulla destinazione dei fondi reperiti, visto che tale proposta potrebbe generare 80 milioni di euro da mettere a disposizione del sistema sportivo. Negli obiettivi di copertura economica e finanziaria che il ministero dello Sport si dà potrebbe diventare uno strumento strutturale, e sul quale poter fare affidamento, in uno spirito di condivisione totale, soprattutto dopo l'ingresso dello sport in Costituzione”, sottolinea il deputato.

Abodi quindi prosegue: “Il diritto alla scommessa negli altri Paesi europei c’è, proprio per riconoscere agli organizzatori di eventi sportivi qualcosa e anche per fare delle politiche di contrasto alla ludopatia.

C’è bisogno di comunicazione, è inutile che clandestinizziamo un settore che esiste e comunque produce ricchezza, e che ha bisogno di una linea di demarcazione chiara, netta, che solo la comunicazione può determinare, tra il lecito e l’illecito.

Penso al Totocalcio, lo abbiamo ripristinato ma non lo sa nessuno perché non si può comunicare. Quindi gli effetti benefici del Totocalcio, che hanno destinato una percentuale anche a Sport e Salute per attività sociali, di fatto non producono quasi niente perché non si sa, non si conosce, non si riconosce, anche perché molti non lo hanno mai conosciuto il Totocalcio dei tempi migliori. Quindi lavoriamoci insieme”.

 

 

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