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Assessora Madrid (Comune Bologna): 'Gioco, tutelare i territori''

31 gennaio 2025 - 18:07

L'assessora alla Salute del Comune di Bologna, Matilde Madrid, fa il punto delle iniziative messe in campo per contrastare il gioco patologico.

Scritto da Redazione
© Comune di Bologna - Sito ufficiale

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No alla riduzione dei luoghi sensibili entro cui applicare il distanziometro e no alla riduzione dei limiti orari per le attività di gioco.

A pronunciarlo sono stati i consiglieri comunali Filippo Diaco (Anche tu conti) e Detjon Begaj (Coalizione civica per Bologna) nel corso della seduta di question time tenutasi oggi, 31 gennaio, al consiglio comunale di Bologna, chiedendo alla Giunta cosa può fare l'Amministrazione per contrastare il fenomeno del gioco sul territorio e di adoperarsi per fermare il previsto riordino nazionale del gioco pubblico.

Ponendosi un po' sulla scia sulle dichiarazioni fatte nei giorni scorsi dalla segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, “contro” il riordino, ma incorrendo in una serie di imprecisioni sulle sue finalità e anche sui suoi contenuti. Poi smentite punto per punto anche dalla nostra testata e dall'associazione Sapar.

A rispondere ai due consiglieri invece è Matilde Madrid, assessora alla Salute: “Parto dalle azioni che sta già mettendo in campo il Comune di Bologna, insieme ad altri soggetti istituzionali. Anche in attuazione della legge regionale n° 5 del 2013 e del Piano regionale di prevenzione al gioco d'azzardo patologico abbiamo adottato molteplici interventi che da un lato stanno mirando a regolare l'offerta e dall'altro mirano alla promozione della salute pubblica e alla prevenzione delle dipendenze.

E quindi abbiamo applicato il divieto di autorizzare nuove sale da gioco e scommesse, di installare nuove slot. Dall'altro lato, con ordinanza del sindaco, abbiamo contingentato gli orari massimi di funzionamento, di slot-machine, sale, scommesse, eccetera, e devo dire che sono stati molti negli ultimi mesi gli interventi di controllo da parte della nostra Polizia locale, con ottimi risultati dal punto di vista dell'esito, ma non lo è altrettanto che tanti gestori continuino a non rispettare le nostre ordinanze sugli orari.

Le attività che riguardano la parte di prevenzione sono veramente molto estese: noi portiamo avanti politiche vere e proprie per la salute pubblica, la prevenzione del gioco patologico, con interventi rivolti ai più piccoli quindi ai bambini ma anche ad adolescenti e giovani, anziani.

Nel solo corso dell'anno scolastico 2024-2025 abbiamo in programma attività nelle classi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado. Sono tutti interventi info educativi che devono promuovere la sensibilizzazione sui rischi legati al gioco d'azzardo, alle dipendenze, alle connessioni tra azzardo, gaming, strumenti digitali, e sono tutti interventi curati da educatori, psicologi, con qualifica e anni di esperienza in questo ambito e hanno ovviamente anche l'obiettivo di potenziare i fattori protettivi e le competenze sociali e personali. Ovviamente in un'ottica di complessiva salute e benessere. Poi abbiamo incontri informativi per genitori e docenti.

Durante tutto l'anno scolastico, per un totale circa di 40 incontri in tutti i quartieri, e non sto a ricordare le uscite pubbliche nelle nei luoghi della comunità per promuovere tutto questo e anche la stretta collaborazione con la Usl per i servizi sanitari dedicati al gioco d'azzardo attraverso un lavoro di rete per sensibilizzare e intercettare in particolare il fattore di precocità dell'azzardo patologico.

E non dimentichiamo che abbiamo nella nostra casa della comunità Navile e uno sportello d'ascolto per giocatori, ma anche per i loro familiari che spesso si accorgono del problema e non sanno cosa fare. Quindi possono recarsi in questo sportello per un primo sostegno. Sono attivi anche gruppi di mutuo aiuto, di giocatori tra giocatori oppure tra gruppi di familiari, facilitati da professionisti in collaborazione con il servizio sanitario della Usl. E poi c'è un'attività di formazione del personale e in particolare dell'ambito educativo e sociale, e quindi già a febbraio, 2025 partirà un ciclo di incontri che è rivolto agli assistenti sociali e gli operatori e le operatrici dello sportello sociale del Comune.

Per una formazione permanente sul fenomeno del gioco d'azzardo, che è in continua evoluzione e anche per, diciamo, supporto in particolare nella collaborazione tra servizi, perché, come noi sappiamo intercettare il fenomeno in sé può capitare in molti punti dei nostri punti di accesso, per cui occorre anche avere una buona collaborazione tra servizi, il lavoro con il terzo settore”.

Dopo aver riassunto le iniziative messe in campo dal Comune di Bologna per la prevenzione del gioco patologico, l'assessora Madrid fa una valutazione politica a proposito del riordino nazionale del gioco pubblico. “È in discussione una legge nazionale che a parole intenderebbe riordinare la materia con l'obiettivo di armonizzare le norme. Ma in realtà il territorio perderebbe ogni leva, nel senso che i sindaci, che sono poi coloro che devono amministrare e pensare al benessere della propria comunità, perderebbero la possibilità, per esempio, di contingentare orari, di decidere distanze o di fare interventi di questa natura.

Questa legge deve essere immediatamente fermata perché, come dire, è l'ammissione che questo Governo intende fare cassa sulla salute dei cittadini. Tale 'armonizzazione' in realtà porterà alla deregolamentazione di questo settore, quindi noi chiediamo ovviamente di invertire immediatamente la rotta”. 

 

Nella replica i consiglieri comunali auspicano l'avvio di una “mobilitazione di tutte le Amministrazioni da ogni parte d'Italia affinché il Governo faccia un passo indietro", e sottolineano l'importanza di "sensibilizzare, fermare le persone, soprattutto aiutarle giovani e anziani. Oggi questo su questo tema c'è tanto silenzio, ma dobbiamo accendere la luce. Urge un'alleanza tra le istituzioni pubbliche sanitarie e terzo settore”.

 

Ma forse urge pure una nuova presa di posizione del settore del gioco pubblico e anche del Governo, con il ministero dell'Economia e delle finanze in testa, a ricordare il “ruolo” del comparto nella prevenzione dell'illegalità oltre che il suo contributo all'Erario e l'importanza a livello occupazionale.

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