Livorno approva regolamento 'no slot', in arrivo limiti orari

“La ludopatia non è solo un fenomeno sociale ma una vera e propria malattia; da qui il nostro sforzo di perseguire un regime contenitivo e di procedere in maniera adeguata con forme di contrasto e prevenzione, sono soddisfatta che questo percorso sia stato condiviso dall’intero Consiglio Comunale”. Questo il commento dell'assessore al Commercio, Paola Baldari, all'approvazione in Consiglio comunale di Livorno del regolamento sui giochi.

Rimane anche in questa ultima versione, licenziata dal Consiglio Comunale, l’ampliamento della definizione di luoghi sensibili, vere zone 'no slot area', dove non potranno essere aperte nuove sale o installate nuove macchinette: nell'elenco figurano adesso i compro oro, le banche, gli studi medici, le palestre, le piazze, l’ospedale, le università, i parchi pubblici, gli stabilimenti balneari e altri ancora.

Invece i commercianti che toglieranno dai propri locali questo tipo di videogiochi e metteranno la scritta 'No Slot' fuori dal loro negozio, usufruiranno di una riduzione del 10 percento dell’Irap. Il regolamento è anche frutto di un lungo lavoro di concertazione, svolto con il Sert della Usl e con le associazioni Sapar, San Benedetto, Giocatori Anonimi, Gamanon (amici dei giocatori), con la Fondazione Toscana per la prevenzione dell’usura, con l’Auser, il Ceis e il Progetto gioco scaccia gioco.

Nelle prossime settimane il sindaco Filippo Nogarin dovrebbe varare un’ordinanza sindacale per ridurre gli orari di apertura delle sale.