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Contratti contenuti e servizi digitali: gioco, no applicazione norme Ue

09 settembre 2021 - 10:12

Il Servizio studi di Camera e Senato pubblica dossier sui contratti di fornitura di contenuti e servizi digitali, gioco escluso da campo di applicazione della direttiva europea.

Scritto da Redazione

Si parla anche di “servizi di gioco” nel dossier pubblicato dal Servizio studi di Camera e Senato su “Determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali - Atto del Governo 269” relativo allo “Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (Ue) 2019/770 relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali”.

In attuazione della direttiva 2019/770/Ue e dell'articolo 1, comma 1 (con l'allegato A, n. 11) della legge n. 53 del 2021 (legge di delegazione europea 2019-2020), il Governo ha trasmesso alle Camere il relativo schema di decreto legislativo. Il testo è volto ad introdurre nel Codice del consumo (decreto legislativo n. 206 del 2005) un nuovo Capo I-bis nella parte IV, Titolo III, inerente ai contratti che hanno per oggetto contenuti digitali e servizi digitali. Il testo contiene norme inerenti ai rapporti tra professionisti e consumatori, con particolare riferimento all'esattezza della prestazione contrattuale.

 

In particolare, il comma 2 , recependo l'articolo 3, comma 5 della direttiva, elenca le tipologie di contratti esclusi dal campo di applicazione: fra loro ci sono anche i “servizi di gioco d'azzardo, vale a dire servizi che implicano una posta di valore pecuniario in giochi di fortuna, compresi quelli con un elemento di abilità, come le lotterie, i giochi d'azzardo nei casinò, il poker e le scommesse, che vengano forniti mediante strumenti elettronici o qualsiasi altra tecnologia che facilita le comunicazioni è su richiesta individuale di un destinatario di tali servizi”.
 

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