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Covid, Regione Lazio: 'Contributi anche per sale giochi e biliardi'

30 marzo 2021 - 11:09

La Regione Lazio pubblica avviso pubblico per l'erogazione di contributi a fondo perduto per partite Iva e imprese individuali, comprese sale giochi e biliardi e parchi divertimento.

Scritto da Redazione
Covid, Regione Lazio: 'Contributi anche per sale giochi e biliardi'

Nel Bollettino Ufficiale della Regione di oggi, 30 marzo, è stato infatti pubblicato l'avviso pubblico “Un ponte verso il ritorno alla vita professionale e formativa: misure emergenziali di sostegno economico per i soggetti più fragili ed esposti agli effetti della pandemia” che dispone un contributo a fondo perduto al fine di rispondere con celerità ed efficacia ai fabbisogni di liquidità dei lavoratori autonomi o imprese individuali titolari di partita Iva della regione, con reddito imponibile derivante dall’attività fino a 26mila euro, che esercitano alcune attività riconoscibili da precisi codici Ateco.

Fra di loro, scorrendo l'appendice all'avviso, figurano anche i codici 93.29.30 (Sale giochi e biliardi) e 93.29.90 (Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca).

Previsti contributi anche per i parchi di divertimento e parchi tematici (93.21.00) e l'edizione di giochi per computer (58.21.00).


Le risorse a disposizione per l’intervento ammontano a 10 milioni di euro nell’ambito dell’azione 3.3.1 del Po Fesr Lazio 2014-2020.
La Regione, si legge nell'avviso pubblico "rilevata l’urgenza di ristorare le categorie di cui al comma 1, adotta una procedura semplificata in considerazione dell’emergenza epidemiologica Covid-19, che sta determinando evidenti difficoltà economiche e sociali, e che necessita di misure adeguate a sostenere il sistema produttivo regionale e, in particolare, i settori maggiormente colpiti dalle misure di contenimento del contagio".
 
CIACCIARELLI (LEGA): ESCLUDERE CODICI ATECO DA CRITERI DI ACCESSO" - Sul tema dei "sostegni" interviene il consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli (Lega), con un appello al governatore Nicola Zingaretti.
“Come noto, in Gazzetta Ufficiale è stato da poco pubblicato il testo del Dl Sostegni (decreto n. 41-2021), approvato il 19 marzo dal Consiglio dei ministri per aiutare imprese e famiglie ad affrontare l'emergenza Covid. Tra gli altri interventi previsti ci sono: 5 fasce di indennizzo per aziende e professionisti, la proroga della Cig Covid e il rifinanziamento del fondo per il Reddito di cittadinanza. Si prevede, quindi, un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita Iva che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Di fatto, vengono quindi correttamente eliminati i codici Ateco, che avevano caratterizzato i decreti Ristori e questo comporta una estensione per i soggetti che ne erano rimasti esclusi prima. Nello specifico i lavoratori autonomi con partita Iva", puntualizza il consigliere.
"Quindi si continua ad escludere alcuni lavoratori autonomi con partita Iva. Paradossalmente però, con il decreto Ristori Lazio Irap, il bando della Regione Lazio da 51 milioni di euro, a fondo perduto, per sostenere la liquidità delle micro, piccole e medie attività economiche del Lazio appartenenti a settori particolarmente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia provocata dal Covid-19 e che hanno subito chiusure o limitazioni dell’attività nei mesi scorsi, si fa invece ancora riferimento, per erogazione dei ristori, a 283 distinti codici Ateco. Si tratta di una ingiusta penalizzazione per questa categoria, che bisogna subito eliminare. Specialmente, se si considera correttamente il momento di grandissima crisi finanziaria che stanno attraversando tanti lavoratori autonomi, ormai da più di un anno, dall’insorgere quindi della pandemia Covid", prosegue Ciacciarelli.
"È necessario, pertanto, uniformare subito i criteri regionali a quelli nazionali, escludendo i codici Ateco nei criteri di accesso a qualsiasi tipo di ristoro e/o contributo a fondo perduto in seguito all’emergenza Covid, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tutte queste ragioni ho scritto a Zingaretti per sollecitare un intervento immediato in tal senso".
 

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