Respinti i due gli emendamenti relativi al gioco presentati alle commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia del Senato nell'ambito della discussione sul Disegno di legge per la trasformazione in legge del decreto legge 123/2023, sul Contrasto al disagio giovanile e alla criminalità minorile.
Nel corso della seduta congiunta di ieri, 24 ottobre, le commissioni accolgono l'emendamento del Governo 1.700 (interamente sostitutivo dell'emendamento dei relatori 1.100) e la riformulazione 15.0.201/3 (testo 2), pubblicati in allegato al resoconto.
Dopo l'esame degli emendamenti da 1.1 a 1.16 le commissioni ritiano gli emendamenti 1.100 e 1.7 mentre approvano gli emendamenti: 1.700, 1.3, 1.4, 1.5, 1.200 e 1.16. Il subemendamento 1.200/6 è stato dichiarato assorbito.
I restanti emendamenti e subemendamenti sono respinti. Tra questi, lo ricordiamo, l'emendamento n. 13.0.4, presentato dai pentastellati Marco Croatti, Alessandra Maiorino e Roberto Cataldi, che vietava qualsiasi tipo di promozione e induzione al gioco d’azzardo, "in qualsiasi forma e modalità, nei confronti di minori di anni 18", e l'emendamento n. 13.19 (riformulato nel testo 2), presentato dai senatori di Fratelli d'Italia Cosenza, Mancini, De Priamo, Lisei, Spinelli, Della Porta, Rastrelli, Sallemi, Berrino, Campione, Rapani, Sisler e Silvestroni, che obbligava, in fase di installazione del parental control, a "inibire l’accesso a siti e trasmissioni" che offrono contenuti sensibili, tra i quali la pornografia, il gioco d’azzardo online e non, e le scommesse.
Bocciato anche l'emendamento n. 13.4, presentato da Daisy Pirovano (Lega) e Domenico Matera (FdI), che chiedeva soltanto di sostituire la parola 'videogames' con l'italiana 'videogiochi'.