Dopo l'esperienza con l'ormai famigerato progetto di legge n° 99, affossato dagli oltre 65mila emendamenti presentati dall'opposizione, il Piemonte cerca di non perdere altro tempo prezioso per modificare la normativa sul gioco, in vigore dallo scorso 21 maggio anche per le sale da gioco e scommesse con autorizzazioni rilasciate fra il gennaio 2014 e l'ottobre 2016 ma messa nel limbo dal lockdown nazionale del settore terrestre fino al 1° luglio.
La Giunta ha infatti deciso di presentare una richiesta di "dichiarazione d'urgenza" per accorciare l'iter del disegno di legge approvato venerdì scorso, incassando il sì del Consiglio nella seduta di ieri, 25 maggio. Un via libera che ha lo scopo di vedere il provvedimento licenziato alla fine di giugno o, al massimo, entro la metà di luglio.
"Questo importante disegno di legge, presentato dall'assessore alla Sicurezza Fabrizio Ricca - commenta il capogruppo della Lega in Regione, Alberto Preioni - va a trovare una sintesi di maggioranza parlando di gioco lecito e di tutela del lavoro. Ci è quindi sembrato giusto votare la dichiarazione d'urgenza per ridurre i tempi per il suo approdo in Aula e per approfondirne i temi anche con due commissioni a settimana".
A Preioni si unisce il collega di partito Andrea Cerutti, che chiarisce gli effetti della "dichiarazione d'urgenza" e definisce le tempistiche previste. "Da 60 passeremo a soli 30 giorni all'interno delle commissioni. Questo non era scontato, non era facile. Noi Lega abbiamo sempre avuto le idee ben chiare e ringraziamo anche Forza Italia per i suoi voti. Quindi, il 21-22 di giugno il testo sarà in Aula - sicuramente non sarà semplice - e abbiamo davanti 30 giorni nelle commissioni in cui sia le forze di maggioranza che quelle di opposizione possono lavorare sul testo. Noi sicuramente, come Lega, attueremo delle modifiche al provvedimento: siamo sicuri che si possa ancora migliorare, utilizzeremo il tempo in commissione e se non basterà lo utilizzeremo ancora nelle giornate d'Aula.
Primo step superato, adesso continuiamo con il nostro lavoro. Io sono convinto che nel più breve tempo possibile - sicuramente entro il 15 di luglio - i piemontesi avranno una nuova legge per quanto riguarda il gioco legale, per ridare dignità ad un mondo che è stato demonizzato, maltrattato, e oggi merita rispetto ed una legge vera".
CANALIS (PD): "NO A COLPI DI SPUGNA" - Non si fanno attendere le dichiarazioni dell'opposizione. A cominciare dalla consigliera Monica Canalis, del Partito democratico. “La legge regionale in vigore, la n. 9 del 2016, è stata votata all’unanimità e ha dato ottimi risultati, quindi è insensato abrogarla a soli 5 anni di distanza, riducendo il ruolo dei sindaci e creando pericolose disparità tra gli esercenti che hanno rispettato le distanze dai luoghi sensibili e quelli che non l’hanno fatto. Il nuovo disegno di legge proposto venerdì dalla Giunta Cirio, prevede infatti una contrazione dei poteri sindacali sugli orari di apertura di sale slot e sale scommesse, scontrandosi con i pronunciamenti della Corte costituzionale, che attribuiscono ai sindaci il potere di fare ordinanze su orari e distanze per finalità sanitarie, e consente la reinstallazione delle slot, là dove si trovavano nel 2016. Mi auguro che la giunta regionale non porti avanti questa sorta di sanatoria che farà nuovamente dilagare i locali del gioco ad ogni angolo di strada, con gravi conseguenze sanitarie e finanziarie per i cittadini".
Poche ore prima, sul tema si è espresso anche il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Sean Sacco: "Lega e centrodestra si mettano il cuore in pace, ci opporremo in ogni modo anche a questo nuovo tentativo teso a smantellare la buona legge regionale 9/2016 contro l’azzardo patologico.
Siamo pronti alla 'trincea' in consiglio regionale del Piemonte. E’ un impegno morale che assumiamo nei confronti delle migliaia di famiglie che, grazie a questa legge, sono uscite dal tunnel delle azzardopatie".