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Ddl Sostegni ter: al vaglio interventi su Preu, canoni e fondi a ippodromi

23 febbraio 2022 - 11:11

Gli emendamenti presentati al Senato sul Ddl Sostegni ter riguardano i versamenti di canoni e Preu per gli apparecchi e il bingo, e nuovi fondi per gli ippodromi.

Scritto da Fm
Ddl Sostegni ter: al vaglio interventi su Preu, canoni e fondi a ippodromi

Il gioco e l'ippica, e la necessità di prevedere fondi e provvedimenti adeguati per aiutarli a risollevarsi dopo la crisi generata o meglio aggravata dalla pandemia di Covid-19, sono al centro di alcuni emendamenti presentati al Ddl di conversione del decreto-legge n. 4/2022, meglio conosciuto come Sostegni ter. 

Il provvedimento, intitolato “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da Covid-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico”, è attualmente all'esame della 5ª commissione permanente Bilancio del Senato e il 21 febbraio è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti.

Ecco, di seguito, quelli che riguardano il gioco e l'ippica.

 

DE BERTOLDI (FDI): “INTERVENIRE SU PREU E CANONI” - Cominciamo dai due che recano la firma del senatore Andrea de Bertoldi (Fratelli d'Italia), sceso già in campo più volte per perorare la causa del settore del gioco.
Entrambi riguardano l'articolo 30 del Ddl e chiedono “Misure urgenti in favore del settore giochi e scommesse”, attraverso la proroga dei termini di riversamento all'Erario e all'Agenzia delle dogane e dei Monopoli da parte dei concessionari pubblici e la rimodulazione del versamento del prelievo erariale unico sugli apparecchi e del relativo canone concessorio.
Questi i testi integrali degli emendamenti.
"Dopo l’articolo 30 inserire il seguente: Art.30-bis (Misure urgenti in favore del settore giochi e scommesse)
1.In considerazione del protrarsi dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 e dei conseguenti economici, effetti derivanti sul tessuto produttivo nazionale, i termini per il versamento del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all'articolo 110, comma 6, lettere a) e b), del testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, e del relativo canone concessorio sono rimodulati come segue: in relazione alle competenze a saldo del secondo semestre 2022, la scadenza s’intende prorogata al 30 giugno 2023, fatta salva la possibilità di rateizzare dette somme in dieci rate mensili di pari importo, con applicazione degli interessi legali calcolati giorno per giorno; la prima rata è versata entro il 30 giugno 2022 e le successive entro l'ultimo giorno lavorativo di ciascun mese; l'ultima rata è versata entro il 30 giugno 2023.
Conseguentemente, agli oneri derivanti dall’attuazione della presente disposizione, pari a 500 milioni di euro per l'anno 2022 mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
Nota illustrativa: l’emendamento intende sostenere il settore dei giochi e delle scommesse, particolarmente penalizzato dal protrarsi della pandemia da Covid-19, attraverso misure fiscali volte ad alleggerire il pagamento del Preu, prevedere la riprogrammazione temporale dei versamenti delle scadenze attualmente previste”. Il numero che identifica l'emendamento è 30.0.13
 
“Dopo l’articolo 30 inserire il seguente: Art.30-bis (Misure urgenti in favore del settore giochi e scommesse)
1. A decorrere dalla data di conversione in legge del presente decreto, tutti i termini, di riversamento all'Erario e all'Agenzia delle dogane e dei monopoli da parte dei concessionari pubblici in scadenza entro il 31 dicembre 2021 sono prorogati al 30 settembre 2022. Le somme dovute possono essere versate con rate mensili di pari importo, con debenza degli interessi legali calcolati giorno per giorno; l'ultima rata è versata entro il 30 dicembre 2022.
Nota: L’emendamento prevede interventi di sostegno in favore del settore dei giochi e scommesse, i cui effetti della pandemia, hanno determinato un crollo del fatturato e un contestuale calo delle entrate tributarie, a seguito delle chiusure delle attività, che si sono protratte da più di un anno, nel recente passato”. Il numero che identifica l'emendamento è 30.0.14
 
PITTELLA E MANCA (PD): “RIVEDERE ONERI PER I CONCESSIONARI DEL BINGO” - Questi emendamenti si aggiungono a quello presentato dai senatori del Partito democratico Gianni Pittella e Daniele Manca, che chiede di rideterminare gli importi da corrispondere per la proroga delle concessioni del Bingo e differire il prelievo erariale e il compenso previsto per il controllo centralizzato del gioco.
Di seguito riportiamo il testo integrale dell'emendamento, individuato dal numero 1.39.
"Articolo 1 -  Dopo il comma 4, aggiungere i seguenti commi: '4-bis. Gli importi da corrispondere per la proroga delle concessioni del Bingo, previsti dall'articolo 1, comma 636 e seguenti, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sono rideterminati in misura pari a euro 2.800 per ogni mese o frazione di mese superiore a quindici giorni e ad euro 1.400 per frazioni di mese pari o inferiore a quindici giorni da versare entro il giorno 16 del mese successivo secondo le modalità stabilite con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli; il controllo sulla tempestività e congruità dei versamenti eseguiti è effettuato dal partner tecnologico Sogei Spa. Gli oneri concessori previsti dall'articolo 1 di cui al capoverso precedente, relativi al periodo di sospensione dell'attività di raccolta dovuta allo stato d'emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 e delle sue successive proroghe, non sono dovuti'.
4-ter. Per il solo periodo dal 1" gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2023 ciascun concessionario del gioco del Bingo ha la facoltà di versare il prelievo erariale e il compenso previsto per il controllo centralizzato del gioco di cui all'articolo 5, del decreto ministeriale 31 gennaio 2000, n. 29, in maniera differita entro novanta giorni dal ritiro delle cartelle e, comunque, entro il 15 dicembre di ciascun anno per il periodo relativo all'ultimo bimestre. L'importo costituente prelievo erariale deve essere coperto da idonea cauzione e su di esso sono dovuti interessi legali, calcolati dal giorno del ritiro fino all'effettivo versamento'".
 
FERRERO E RIVOLTA (LEGA): "BINGO, RIDETERMINARE CANONI CONCESSIONI" - Sempre in tema di bingo, si segnala l'emendamento numero 3.105 a firma delle senatrici Roberta Ferrero ed Erica Rivolta della Lega Salvini premier, presentato all'articolo 3 del provvedimento.
Nel testo si legge:  "3-bis. Gli importi da corrispondere per la proroga delle concessioni del Bingo, previsti dall'articolo 1, comma 636 e seguenti, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sono rideterminati in misura pari a euro 2.800 per ogni mese o frazione di mese superiore a quindici giorni e ad euro 1.400 per frazioni di mese pari o inferiore a quindici giorni da versare entro il giorno 16 del mese successivo, mediante modello F24, secondo le modalità stabilite con provvedimento del sirettore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli; il controllo sulla tempestività e congruità dei versamenti eseguiti è effettuato dal partner tecnologico Sogei Spa. Gli oneri concessori previsti dall'articolo 1 di cui al capoverso precedente, relativi al periodo di sospensione dell'attività di raccolta dovuta allo stato d'emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 e delle sue successive proroghe, non sono dovuti.
3-ter. Per il solo periodo dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2023 ciascun concessionario del gioco del Bingo ha la facoltà di versare il prelievo erariale e il compenso previsto per il controllo centralizzato del gioco di cui all'articolo 5, del decreto ministeriale 31 gennaio 2000, n. 29, in maniera differita entro novanta giorni dal ritiro delle cartelle e, comunque, entro il 15 dicembre di ciascun anno per il periodo relativo all'ultimo bimestre. L'importo costituente prelievo erariale deve essere coperto da idonea cauzione e su di esso sono dovuti interessi legali, calcolati dal giorno del ritiro fino all'effettivo versamento".
 
NANNICINI (PD): "BINGO, CONSIDERARE STATO DI EMERGENZA" - Il senatore Tommaso Nannicini, del Partito democratico, propone un emendamento all'articolo 1 in materia di disposizioni per il bingo. Di seguito, il testo recita: "Dopo l'articolo 1, inserire il seguente: Art. 1-bis - 1. All'articolo 69, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, le parole: 'periodo di sospensione dell'attività' sono da intendersi riferite a ciascun mese o frazione di mese interessati dalle prescrizioni di chiusura al pubblico fino alla scadenza dello stato di emergenza dichiarato con deliberazione del Consiglio dei ministri del 31 gennaio 2020 e delle sue successive proroghe". L'emendamento reca il numero 1.0.2
 
FARAONE ED EVANGELISTA (IV): “AUMENTARE FONDI PER GLI IPPODROMI” - Nel fascicolo agli emendamenti del Ddl Ter c'è posto anche per quelli recanti la firma di Davide Faraone e Elvira Evangelista, senatori di Italia viva.
Uno in particolare parla di fondi per l'ippica, ponendosi nel solco di quello approvato alla fine di dicembre 2021 in seno alla legge di Bilancio, che ha stabilito l'istituzione di un fondo presso il ministero delle Politiche agricole, con risorse per 3 milioni di euro per il 2022 e 4 milioni di euro per il 2023, “al fine di garantire il funzionamento degli impianti ippici di recente apertura”.
Il nuovo emendamento auspica un nuovo intervento sullo stesso tema, con l'incremento di 10 milioni del fondo previsto per il 2022 destinato a garantire il funzionamento degli ippodromi riaperti l'anno scorso.
Questo il testo integrale: "Dopo l'articolo 9, inserire il seguente: 'Art. 9-bis. (Disposizioni a sostegno delle società di corse per le attività di organizzazione delle corse ippiche) 1. Al fine di sostenere e rilanciare, favorendo la ripresa delle attività economiche e il funzionamento degli impianti ippici, il fondo di cui all'articolo 1, comma 870 della Legge 30 dicembre 2021, n. 234 è incrementato di 10 milioni per l'anno 2022.
2. Per la ripartizione del fondo di cui al comma 1, si provvede ai sensi del comma 871, della Legge 30 dicembre 2021, n. 234.
3. Agli oneri di cui al presente articolo, pari a 10 milioni per l'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190'". Numero 9.06
 
LEGA: "FONDI DAL GIOCO PER SOSTENERE L'IPPICA" - L'articolo 3 vede un emendamento a firma dei senatori Roberta Ferrero ed Erica Rivolta (Lega Salvini premier) relativo alle risorse derivanti dalla raccolta dei giochi da destinare al sostegno dell'ippica e in particolare degli allevamenti di cavalli.
Nel testo si legge: "Dopo il comma 3, inserire il seguente: '3-bis. Al fine di sostenere la filiera ippica, l'indotto del comparto agricolo colpiti dall'emergenza pandemica Covid-19, di migliorare la qualità delle razze dei cavalli da corsa, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, il prelievo dei prodotti di cui al comma 3, dell'articolo 4, del decreto del Presidente della repubblica 1998, n. 169 ed al comma 1053, della Legge 27 dicembre 2017, n. 205, nel caso in cui nei precedenti 12 mesi solari la raccolta, rilevata il 1 gennaio di ciascun anno, raggiunga 300 milioni di euro, è ridotto, rispettivamente, per la rete 'fisica' al 34 percento e per quella a 'distanza' al 38 per cento; nel caso in cui nello stesso periodo di misurazione la raccolta raggiunga 400 milioni di euro, il prelievo è ridotto, rispettivamente, per la rete 'fisica' al 25 percento e per quella a 'distanza' al 29 percento; nel caso in cui nello stesso periodo di misurazione la raccolta raggiunga 500 milioni di euro, il prelievo è ridotto, rispettivamente, per la rete 'fisica' al 20 per cento e per quella a 'distanza' al 24 percento. Il prelievo conseguito rimane destinato per il 33 percento a titolo di imposta unica e per il 67 percento al finanziamento della filiera ippica, incluse le provvidenze per l'allevamento dei cavalli, e delle immagini degli eventi". Numero 3.111
 
MODENA E BOCCARDI (FORZA ITALIA): "ISTITUIRE DIRETTORE GENERALE PER L'IPPICA" - L'emendamento a firma dei senatori Fiammetta Modena e Michele Boccardi (Forza Italia) interviene sull'articolo 19 del Ddl.
Il testo recita: "Dopo l'articolo inserire il seguente: Art. 19-bis.
1. Al fine di garantire il potenziamento delle strutture e delle articolazioni del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in considerazione della grave crisi del settore ippico, i posti di funzione dirigenziale di livello generale presso il medesimo Ministero sono incrementati di una unità, da destinare all'istituzione di una posizione dirigenziale di livello generale. Conseguentemente, la dotazione organica dirigenziale del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, come definita dall'articolo 1, comma 3, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132 e dall'articolo 1, comma 166 della legge 27 dicembre 2019, n. 160, è rideterminata nel numero massimo di tredici posizioni di livello generale e di sessantuno posizioni di livello non generale. A tal fine è autorizzata la spesa di 260.000 euro a decorrere dall'anno 2022.
2. Al fine di dare celere attuazione al comma precedente, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali modifica, entro sessanta giorni, il proprio regolamento di organizzazione e la propria pianta organica con uno o più decreti adottati con le modalità di cui all'articolo 4-bis del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97.
3. Alla copertura degli oneri derivanti dal presente articolo, pari ad euro 260.000 a partire dal 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2022-2024, nell'ambito dell'unità previsionale di base di parte corrente 'Fondo speciale' dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, all'uopo utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali'". Numero 19.0.19

 

 
 
 

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