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Dl Milleproroghe: fra gli emendamenti lo stop (parziale) al divieto di pubblicità al gioco

23 gennaio 2023 - 10:32

Con un emendamento al decreto Milleproroghe, il senatore Claudio Lotito (Forza Italia) propone di consentire ai club la pubblicità indiretta al gioco, con il ritorno dei brand sulle maglie.

Scritto da Redazione
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Si ritorna a parlare di un possibile dietrofront sul divieto di pubblicità al gioco introdotto dal decreto Dignità nel 2018.

A riaprire il confronto sul tema, dopo le recenti esternazioni del ministro per lo Sport Andrea Abodi, è Claudio Lotito, senatore eletto nelle file di Forza Italia (nonché presidente della squadra di calcio della Lazio), con un emendamento ad hoc al decreto Milleproroghe, attualmente all’esame delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio.

Secondo le indiscrezioni circolate al momento, l'emendamento Lotito chiede di consentire la pubblicità indiretta del gioco e quindi, in sostanza, il ritorno dei brand degli operatori del settore sulle maglie delle squadre di calcio. Con l'obiettivo di riportare nuove entrate nelle casse dei club, come auspicato a più riprese dal presidente della Figc – Federazione italiana giuoco calcio, Gabriele Gravina. 

Le votazioni sul testo del decreto dovrebbero iniziare martedì 24 gennaio, mentre la chiusura dei lavori delle commissioni con il mandato ai relatori è prevista per il 27 gennaio, fatto propedeutico al passaggio in Aula.

La proposta di Lotito però non è indenne da critiche. Elisabetta Piccolotti, deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra, e anche lei già intervenuta in merito - con un'interrogazione al ministro dello Sport, Abodi - commenta: “Una lobby si aggira per il Parlamento, senza nemmeno tentare di nascondersi. Lotito e alcuni suoi colleghi stanno cercando di sfruttare ogni occasione per portare nuove risorse al mulino delle grandi squadre di calcio. Ne ho già parlato alla Camera, quando denunciai che la maggioranza aveva preferito investire 400 milioni sulle agevolazioni fiscali al calcio invece che sulla gratuità degli asili nido (il famoso emendamento copia-incolla di quello della Meloni del 2019) . Oggi torno a parlarne, perché Lotito ha avuto un’altra idea: è il primo firmatario al Senato di un emendamento al Milleproroghe che reintrodurrebbe la possibilità di fare pubblicità indiretta alle scommesse sportive. Una follia. In Italia ci sono infatti 3 milioni di giocatori problematici o a rischio, persone che possono diventare ‘patologiche’. Miliardi di euro di fatturato nelle scommesse equivalgono a migliaia di famiglie economicamente devastate, e spese ulteriori per i contribuenti che dovranno finanziare con le proprie tasse i servizi di cura dalla dipendenza dal gioco d’azzardo. Eppure sappiamo già che il ministro dello Sport Abodi è concorde - guarda caso - con Lotito: qualche settimana fa avevo notato le sue farneticazioni sul 'diritto alle scommesse”'e depositato immediatamente un’interrogazione parlamentare, a cui non c’è ancora risposta. È scontato ribadire che la nostra opposizione in Parlamento su questo punto sarà intransigente e nettissima. Intanto però ci chiediamo cosa pensi il presidente del Senato La Russa di un senatore che firma emendamenti che farebbero accrescere il fatturato di una società di cui è presidente: non c’è un palese e gigantesco conflitto di interessi? In un normale Paese europeo tutto ciò non sarebbe tollerato”.

 

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