Dl sostegni (gioco): dai Gruppi politici i primi emendamenti 'segnalati'
Prime indiscrezioni sulla scrematura effettuata dai gruppi politici dei 2854 emendamenti presentati la scorsa settimana.
I gruppi politici stanno procedendo con la selezione degli emendamenti "segnalati", quelli cioè sui quali si baserà la prosecuzione dell'iter del Decreto sostegni, nel prosieguo del suo iter per la trasformazione in legge. Tra questo vi saranno sicuramente diversi emendamenti relativi al settore del gioco pubblico, inseriti tra quelli che quindi andranno in successiva esamina da parte delle commissioni. Tra le proposte emendative segnalate dai gruppi politici (ma l'elenco potrebbe cambiare nelle prossime ore) troviamo richieste di proroghe del prelievo erariale, la rimodulazione dei canoni di concessione e una ridefinizione di contratti bancari e atti amministrativi con l'inserimento delle imprese del gioco pubblico tra quelle che possono ottenere accesso al credito con garanzia pubblica o a finanziamenti agevolati o indennizzi a fondo perduto per le imprese danneggiate dal blocco delle attività (attualmente alcune clausole le escluderebbero).
Inizialmente, giusto ricordarlo, erano 2854 gli emendamenti presentati la scorsa settimana nel corso dell'iter per la conversione in legge del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41. Una esamina che prosegue ora quindi con la discussione che verterà su una minima parte delle proposte emendative, ossia quelle "segnalate" dai gruppi politici, ritenute quindi degne di proseguire il percorso. Al termine della scrematura da parte dei gruppi politici il numero degli emendamenti segnalati dovrebbe scendere a circa 500.
Nei primi elenchi raccolti direttamente dai gruppi quelli relativi al comparto del gioco legale sono comunque già qualche decina, segno che proteste e incontri con le forze politiche che nelle ultime settimane hanno movimentato il settore hanno portato a qualcosa di concreto, con un'attenzione che la politica riserverà un po' a tutti gli attori del gioco pubblico: sono citate sale bingo e centri scommesse, ma anche il settore ippico e i casinò.
Nel dettaglio i primi emendamenti segnalati chiedono una proroga del prelievo erariale ma anche ridetermina dei canoni di concessione e dell'inclusione delle aziende del gioco tra quelle che possono godere delle agevolazioni previste dal decreto, oltre alla concessione di un credito di imposta pari alle somme corrisposte per canoni, spese ed oneri sostenuti nel periodo di chiusura delle attività. Ma tra le proposte segnalate potrebbe rientrare anche quella sulle proroghe delle concessioni. L'elenco completo con gli emendamenti segnalati sarà ufficializzato entro questa settimana con pubblicazione direttamente sul sito del Senato.