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Durigon (Lega): 'Gioco, occupazione e indotto all'attenzione del futuro governo'

21 settembre 2022 - 10:02

Claudio Durigon (Lega), già sottosegretario ai giochi, evidenzia le difficoltà vissute dal settore durante la pandemia e l'attenzione da riservargli nella prossima legislatura.

Scritto da Anna Maria Rengo

Lo speciale di Gioconews.it in vista delle elezioni politiche del 25 settembre prosegue con uno tra i politici che nella legislatura alla fine si è occupato più direttamente del gioco, e proprio nel periodo più difficile per il settore, vale a dire durante la pandemia. 
La parola dunque a Claudio Durigon, già sottosegretario all'Economia con delega al gioco e oggi candidato al Senato.

Lei è stato sottosegretario ai giochi nel periodo più difficile per il settore, quello del Lockdown. Che ricordo ha di questa esperienza e che cosa il legislatore ha imparato da essa, anche con riferimento al trattamento sempre molto severo riservato al gioco?


"Il lockdown ha impattato pesantemente su tutti, persone e categorie professionali. Ci siamo trovati, dall’oggi al domani a dover gestire qualcosa di non comune, senza sapere quanto sarebbe durato, come la situazione si sarebbe evoluta. le chiusure decise hanno interessato incondizionatamente tutte le realtà dove poteva esistere la possibilità di una aggregazione sociale.  
Il gioco, è stato uno dei settori colpiti e che ha pagato  duramente le conseguenze del Covid. E' un settore professionale fatto di persone, professionisti, famiglie che hanno pagato come altre categorie, lo scotto delle chiusure per la pandemia".

Lei pensa che il prossimo governo, se sarà di centrodestra, riuscirà a realizzare l'atteso riordino dell’offerta?

"Credo che il settore e l’offerta conseguente meritino attenzione, proprio in virtù dell’occupazione e dell’indotto professionale che genera. Sono sicuro che il nuovo governo non lascerà lettera morta nessuna richiesta proveniente dai settori produttivi ed economici del Paese".

Quali sono i principali obiettivi che punta a realizzare o sostenere se sarà eletto?

"Ritengo doveroso, eticamente e socialmente, lavorare per superare definitivamente l’incubo della Legge Fornero introducendo Quota 41, ripristinando il rispetto verso i lavoratori, permettendo loro di andare in pensione ad un’età congrua e sostenendo un giusto avvicendamento professionale. Non solo: penso all’introduzione di misure ad hoc per la tutela delle donne, e ridurre la sperequazione anagrafica con gli uomini, penso all’ape sociale. E penso anche all’esigenza di intervenire attivamente sul mercato del lavoro, detassandolo, agevolando le assunzioni, eliminando oneri su gratifiche e straordinari. E poi andrà ridisegnato il Rdc, introducendo un reddito di assistenza per tutti coloro che non sono abili al lavoro, che sarà in capo agli enti locali, e un Reddito di Occupazione, un sostegno per un lasso di tempo ristretto necessario a trovare una nuova professione".

Tema caldissimo della campagna elettorale è il caro energia: che cosa può e deve fare l’Italia?

"Oggi siamo in emergenza, la risposta che deve arrivare deve essere adatta a fronteggiare una situazione straordinaria, esattamente come lo è stato il covid. Il Governo parla di decreti aiuti, ma oggi famiglie e imprese si trovano nella chiara difficoltà di dover gestire costi enormi e sempre maggiori. per questo Matteo Salvini ha chiesto un intervento da 30 miliardi di euro subito, per evitare di doverne tirar fuori il triplo domani per la cassa integrazione di italiani che hanno perso il lavoro. Dopo di che, diventa necessario rivedere la politica energetica italiana. La Lega ha le idee chiare a riguardo: nucleare, di ultima generazione, efficiente e pulito. Oggi che siamo in crisi, e c’è il rischio di dover patire razionamenti o contingentamenti, pagando cifre altissime emerge in tutta la sua chiarezza quanto certe scelte di sinistra siano state dannose per il paese".

Da febbraio è in corso l'aggressione russa dell'Ucraina. Che posizione dovrà avere il prossimo governo?

"Esattamente la stessa di adesso: al fianco dell’Ucraina. L’aggressione russa ha cambiato tutto. La nostra condanna è netta, ma si parli anche di pace, e di porre fine a un gesto folle che ha causato morte e distruzione nel cuore dell’Europa".

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