I cittadini di Emilia Romagna e Umbria hanno scelto: per i prossimi 5 anni, in entrambi i casi, a guidare le due regioni sarà il centrosinistra.
Nel segno della continuità nel primo caso, con l'elezione di Michele De Pascale, e quasi a sorpresa nel secondo, con la vittoria di Stefania Proietti.
De Pascale ha ottenuto il 56,77 percento dei consensi, pari a 922.150 voti. La sfidante di centrodestra, Elena Ugolini, si è fermata al 40,07 percento dei voti, con quasi 300mila preferenze in meno: 650.395.
Proietti è stata supportata dal il 51,13 percento delle preferenze, ovvero 182.394 voti. Invece la governatrice uscente, la leghista Donatella Tesei, è arrivata al 46,17 percento, con 164.727 voti.
Ma ora dai numeri passiamo alla “sostanza”, cercando di capire cosa potrebbe comportare la scelta di De Pascale e Proietti per il settore del gioco pubblico.
Nel programma per le elezioni regionali di De Pascale, nel capitolo dedicato alla salute,si legge: “In questo ambito rafforzeremo con determinazione anche il nostro impegno per contrastare e ridurre il rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo, a partire dai più giovani e dalle persone vulnerabili, rilanciando e rendendo ancora più efficace il Piano d’azione contro la ludopatia. Attueremo iniziative di sensibilizzazione, prevenzione, formazione e assistenza con il coinvolgimento delle Aziende sanitarie, dei Comuni e delle associazioni. L’azzardopatia è una patologia che ha costi sociali enormi e drammatici e faremo ogni sforzo per contrastare questo fenomeno”.Assicurando anche l'impegno per la cura delle varie forme di dipendenza, rafforzando i dipartimenti di Salute mentale-dipendenze patologiche.
Nel 2014, ai tempi in cui era segretario provinciale del Partito democratico, Michele de Pascale ha ribadito il "sostegno a tutte le iniziative di livello locale e nazionale mirate al contrasto del gioco d’azzardo e alla sensibilizzazione e prevenzione della ludopatia”, comprese quelle che hanno portato al varo della legge regionale in materia, l'adesione alla campagna dei sindaci contro il gioco d’azzardo, poi alla campagna “Mille piazze contro il gioco d’azzardo”, promuovendo la raccolta firme per una legge popolare per la tutela dei soggetti vulnerabili, la cura dei giocatori patologici e l'individuazione di fonti di finanziamento per la cura e la prevenzione del gioco patologico. E, nella sua Ravenna, evidenziando la “necessità di modificare il regolamento delle pubbliche affissioni, perché non sia più possibile pubblicizzare sale slot e gioco d’azzardo nelle plance del Comune; vietare lì’utilizzo della wireless pubblica del Comune per giocare online”. Con la richiesta ai Comuni della provincia di prevedere nei bilanci adeguate risorse per organizzare, “di concerto con l’Ausl, massicce campagne di prevenzione e di studiare in che modo premiare gli esercizi commerciali che rinuncino alle entrate del gioco d’azzardo” e sollecitando i parlamentari per ottenere “una nuova normativa nazionale sul prelievo fiscale, e della regolamentazione dei luoghi di gioco, sia fisici che online”.
Per quanto concerne la neo governatrice dell'Umbria, va detto che nel suo programma elettorale non compaiono riferimenti diretti al gioco e al contrasto del gioco patologico. Ma non va dimenticata la lunga e solida esperienza di Proietti come amministratrice locale, maturata anche nella regolamentazione del gioco, visto che nel 2016 proprio lei è stata fra i promotori delle norme con cui il Comune di Assisi ha cercato di ridurre e limitare l’apertura delle sale da gioco andando anche a diminuire il numero delle apparecchiature già esistenti. E fissando, per l’apertura di nuove sale da gioco e l’installazione delle apparecchiature, la distanza minima dai luoghi sensibili quali scuole, centri di aggregazione, strutture sanitarie residenziali e, per la prima volta, anche dalle aree verdi attrezzate. Con l'obiettivo di proporre un'interpretazione più restrittiva possibile della legge regionale vigente in materia.
Proprio partendo da questa cornice, l'esponente del centrosinistra in un'intervista pubblicata nello speciale dedicato alle elezioni regionali della rivista di novembre (consultabile integralmente online a questo link) ha manifestato alla nostra testata l'intenzione di proseguire, in caso di elezione a presidente della Regione Umbria, “su questa linea di totale contrasto al gioco” e di continuare a “intraprendere azioni volte al contrasto del gioco patologico di cui condanna gli effetti e le implicazioni che assumono risvolti drammatici per la vita delle persone e delle rispettive famiglie”.
EMILIA ROMAGNA, LA COMPOSIZIONE DELL'ASSEMBLEA LEGISLATIVA – Per provare a ipotizzare i destini del comparto del gioco pubblico, può essere utili anche guardare alla composizione della prossima Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna.
Al centrosinistra vanno 34 seggi su 50 totali, all'opposizione 16, includendo De Mchele e la sfidante di centrodestra Elena Ugolini. I candidati Federico Serrà e Luca Teodori invece non hanno superato la soglia di sbarramento.
Ventisette consiglieri sono del Partito democratico, 11 di Fratelli d'Italia.
Ecco di seguito gli eletti per il Partito democratico, che ha superato il 41 percento delle preferenze: Isabella Conti, Irene Priolo, Raffaele Donini, Maurizio Fabbri, Fabrizio Castellari, Paolo Calvano, Marcella Zappaterra, Daniele Valbonesi, Valentina Ancarani, Francesca Lucchi, Gian Carlo Muzzarelli, Maria Costi, Luca Sabattini, Ludovica Carla Ferrari, Barbara Lori, Andrea Massari, Matteo Daffadà, Luca Giovanni Quintavalla, Lodovico Albasi, Niccolò Bosi, Eleonora Proni, Elena Carletti, Andrea Costa, Anna Fornili, Alessio Mammi, Alice Parma e Emma Petitti. Per Alleanza verdi sinistra i consiglieri sono tre: Simona Larghetti, Paolo Trande e Paolo Burani.
Due i consiglieri per la lista civica di Michele De Pascale: Giovanni Gordini e Vincenzo Paldino. Per il Movimento 5 Stelle ce l'ha fatta solo Lorenzo Casadei.
Per l'opposizione Fratelli d'Italia elegge: Marta Evangelisti, Francesco Sassone, Alessandro Balboni, Luca Pestelli, Annalisa Arletti, Ferdinando Pulitanò, Priamo Bocchi, Giancarlo Tagliaferri, Alberto Ferrero, Alessandro Aragona, Nicola Marcello Insieme ad Elena Ugolini, per Rete Civica ci sarà Marco Mastacchi. Due i consiglieri di Forza Italia - Valentina Castaldini e Pietro Vignali -, uno solo per la Lega: Tommaso Fiazza.
UMBRIA, I NUOVI MEMBRI DEL CONSIGLIO REGIONALE – In questo si contano dodici eletti per il centrosinistra, otto (compresa la presidente uscente Donatella Tesei) per il centrodestra.
Per il Partito democratico, primo partito in Umbria con il 30.23 percento, a siedere in assemblea saranno: Simona Meloni, Tommaso Bori, Cristian Betti, Francesco De Rebotti, Sarah Bistocchi, Stefano Lisci, Francesco Filipponi, Letizia Michelini, Maria Grazia Proietti. È Luca Simonetti l'unico eletto per il Movimento 5 stelle, per la lista Umbria domani (a supporto della neo presidente Stefania Proietti) entra a Palazzo Cesaroni Maria Bianca Tagliaferri. Per Alleanza verdi e sinistra la spunta Fabrizio Ricci. Nel centrodestra oltre all'elezione di Donatella Tesei si registrano quelle di Paola Agabiti, Eleonora Pace e Matteo Giambartolomei (Fratelli d'Italia). Forza Italia elegge Andrea Romizi e Laura Pernazza. La Lega solo Enrico Melasecche e la lista Tedei presidente Nilo Arcudi.