FdI: 'Gioco e banche, M5S vuol impadronirsi delle nostre proposte'
I senatori di Fratelli d'Italia Ciriani e De Bertoldi trovano discutibile la 'gara' di alcuni esponenti del M5S di impadronirsi delle loro proposte su gioco e discriminazione bancarie.
Scritto da Anna Maria Rengo
Anche se ovviamente fa ben sperare gli operatori di gioco il fatto che il tema della discriminazione che subiscono dagli istuti bancari trovi ascolto sempre più vasto e attento da parte del Parlamento (oltre che della Commissione europea), fa discutere e suscita polemica, in alcuni ambiti politici, la scelta di alcune forze di "sposare" la causa.
"Stiamo purtroppo assistendo da parte del M5S ad una gara, discutibile sul piano politico ed etico, ad impadronirsi del lavoro e delle proposte di Fratelli d'Italia, il tutto peraltro senza riconoscerne la paternità. Un comportamento grave al quale si aggiunge l'assenza di alcun pudore, visto che il M5S non ha alcuna difficoltà ad assumere posizioni contrarie non solo al proprio programma elettorale, ma pure a tutti i provvedimenti promossi nel corso della Legislatura. Da ultimo il tema del gioco legale rilanciato da un'interrogazione di alcuni senatori grillini i quali hanno richiamato l'attenzione sulle attuali difficoltà che esistono nei rapporti con le banche".
Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato, Luca Ciriani, e il senatore di FdI, Andrea De Bertoldi, capogruppo nella Commissione d'inchiesta sul fenomeno bancario e finanziario, che spiegano: "Questione che proprio Fratelli d'Italia aveva sollevato, attraverso il senatore De Bertoldi all'interno della Commissione d'inchiesta sul sistema bancario e finanziario, e prevedendo l'audizione dell'Abi fissata per il prossimo mese di aprile".
I due senatori citano anche altri esempi, pur non riferiti al gioco, come il "tema della malattia e dell'infortunio dei professionisti, promosso con un disegno di legge di FdI a prima firma De Bertoldi e condiviso dalla Consulta dei Parlamentari Commercialisti" e dove "registriamo l'ennesima scorrettezza. Infatti, nel mentre era stata raggiunta un'intesa bipartisan per recepire la parte del ddl riguardante le previsioni in tema Covid all'interno del dl Sostegni con un emendamento a firma di tutte le forze politiche, il M5s starebbe lavorando ad un suo per suo conto. E' evidente che si tratta di un comportamento quanto mai opaco, che dimostra ulteriormente la crisi del M5S, che preoccupa ulteriormente alla luce del fatto che continua ad essere il partito più rappresentato in Parlamento. A conferma che FdI aveva ragione nel chiedere di ritornare al voto e ridare le parole agli italiani", concludono.