“In un contesto oltremodo complesso e critico la Provincia continuerà ad investire. Stiamo impostando la manovra con l’obiettivo di liberare nostre risorse, trattando anche con il Governo, in sinergia con Bolzano, su due tavoli: il recupero di circa 400 milioni di crediti dovuti da giochi e dai combustibili, e la rinegoziazione dei versamenti annuali nei confronti dello Stato per il sostegno ai conti pubblici, che pesano per circa 300 milioni di euro”.
Ad assicurarlo è il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che vuole percorrere questa via per assicurare maggiori sostegni alle imprese del territorio danneggiate dalle chiusure imposte dall'emergenza Covid.
La soluzione è attualmente al centro di una trattativa con il Governo: l'oggetto sono il 30 percento di tasse che Trento versa a Roma, quota su cui si ragiona di volta in volta sulla base di accordi bilaterali fra provincia autonoma e Stato centrale.
Inoltre, secondo quanto emerso dal vertice tra la giunta provinciale e l’esecutivo di Confcommercio del Trentino tenutasi nel pomeriggio di ieri, 22 marzo,
per aumentare le risorse a disposizione degli imprenditori, i sostegni saranno calcolati in Trentino sulla base del fatturato medio della stagione invernale appena trascorsa, dal 1° novembre 2020 al 30 aprile 2021, e non sulla singola (o doppia) mensilità rispetto all’anno precedente, parametro scelto dal Governo nel decreto appena
pubblicato in Gazzetta ufficiale.
In questo modo la giunta provinciale interverrà, integrando i sostegni del Governo, per garantire maggiore equità ed adeguatezza agli aiuti d’impresa, avendo a riferimento le reali perdite registrate dal settore economico trentino. Una mossa essenziale per concorrere alla ripartenza dell’economia regionale.
Sul ruolo che, in generale, la Provincia intende svolgere in tal senso, la Giunta ha offerto una risposta chiara: “L’attuale Governo ha dimostrato discontinuità e maggiore pragmatismo rispetto al passato. Sono stati introdotti nuovi criteri per la determinazione del sostegno e, per quanto faccia il Governo noi intendiamo giocare la nostra partita, indagando sulle difficoltà reali dell’economia trentina e mettendo in campo strumenti suppletivi, così da garantire maggiore equità alle misure di sostegno. Il cambio di paradigma si basa sulla constatazione che, mentre le misure governative tengono conto di una situazione generale del Paese, le misure provinciali andranno ad ampliare i sostegni laddove specifiche sono le situazioni di sofferenza delle imprese trentine. L’obiettivo è il sostegno alle vostre aziende perché sono patrimonio del Trentino. Dalla vostra capacità di produrre valore e ricchezza dipende anche la nostra Autonomia”.