Governo Draghi: sottosegretari e deleghe, ipotesi Durigon per il gioco e Centinaio per l'ippica
25 febbraio 2021 - 11:43
Nominati i sottosegretari del Governo Draghi, si apre il toto-nomi per le deleghe: per il gioco spunta Durigon mentre per l'ippica 'si rivede' l'ex ministro Centinaio, entrambi della Lega.
Scritto da Fm
Altro giro, altra corsa. Dopo l'insediamento di quasi due settimane fa, il Governo Draghi ha completato la sua squadra con la nomina di 39 sottosegretari - 19 donne e 20 uomini - con il ritorno di alcune "vecchie conoscenze", sia per il mondo del gioco legale che per quello dell'ippica.
IL NODO DEL MEF, PER I GIOCHI È PRONTO DURIGON - Cominciamo dal ministero dell'Economia e delle Finanze, il più importante per il settore del gioco. Chi sarà ad affiancare il ministro Daniele Franco? Laura Castelli, deputata del Movimento 5 Stelle, ha spuntato la riconferma come vice ministro - posto già occupato nei Governi Conte I e Conte II - che, fra l'altro novembre, aveva chiesto di tagliare l'imposta sugli intrattenimenti.
Fra i nuovi sottosegretari ci sono due donne, che rispondono ai nomi di Maria Cecilia Guerra, economista dell'area Pd, anche lei riconfermata nella carica (che nel 2017, come senatrice, ha presentato un Ddl per una riforma delle Agenzie fiscali, tra cui rientra quella della Dogane e dei Monopoli) ed Alessandra Sartore, già assessore alla Programmazione economica e al bilancio del Lazio ai tempi in cui venne approvata la legge regionale sul gioco del 2013 e del Collegato al Bilancio del 2020 che ha sancito l’estensione delle limitazioni vigenti per le nuove sale anche ai punti gioco già esistenti.
Il terzo è il leghista Claudio Durigon, già sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali nel Governo Conte I, e con una certa attenzione dimostrata verso il mondo del gioco e dei casinò negli ultimi anni - ad esempio sottolineando che "il ricorso all’aumento della tassazione non rappresenta una misura in grado di ridurre le dipendenze" - ma anche, ai tempi del Conte II avanzando una richiesta condivisa dal settore in materia di ristori: che vengano commisurati "al reale calo di fatturato per migliaia di attività sospese a causa del lockdown".
Tutti e tre, indipendentemente dalla delega, saranno chiamati a fare i conti con questioni di estrema urgenza, come la partita sui ristori, con l'attesa per il quinto decreto in materia (stoppato dalla crisi di Governo), che dovrebbe portare con sé nuovi fondi per il mondo del gioco, e quella sulle riaperture delle attività fermate o ridotte dai lockdown, anche alla luce di quanto detto dal ministro per la Salute Roberto Speranza, anticipando un nuovo Dpcm sulla scia dei precedenti, con la conferma delle chiusure in atto dal 6 marzo al 6 aprile. Provvedimento del quale la prima bozza, come annunciato dal ministro Mariastella Gelmini, la prima bozza dovrebbe arrivare sul tavolo delle Regioni nella giornata di domani.
Fra i nuovi sottosegretari ci sono due donne, che rispondono ai nomi di Maria Cecilia Guerra, economista dell'area Pd, anche lei riconfermata nella carica (che nel 2017, come senatrice, ha presentato un Ddl per una riforma delle Agenzie fiscali, tra cui rientra quella della Dogane e dei Monopoli) ed Alessandra Sartore, già assessore alla Programmazione economica e al bilancio del Lazio ai tempi in cui venne approvata la legge regionale sul gioco del 2013 e del Collegato al Bilancio del 2020 che ha sancito l’estensione delle limitazioni vigenti per le nuove sale anche ai punti gioco già esistenti.
Il terzo è il leghista Claudio Durigon, già sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali nel Governo Conte I, e con una certa attenzione dimostrata verso il mondo del gioco e dei casinò negli ultimi anni - ad esempio sottolineando che "il ricorso all’aumento della tassazione non rappresenta una misura in grado di ridurre le dipendenze" - ma anche, ai tempi del Conte II avanzando una richiesta condivisa dal settore in materia di ristori: che vengano commisurati "al reale calo di fatturato per migliaia di attività sospese a causa del lockdown".
Tutti e tre, indipendentemente dalla delega, saranno chiamati a fare i conti con questioni di estrema urgenza, come la partita sui ristori, con l'attesa per il quinto decreto in materia (stoppato dalla crisi di Governo), che dovrebbe portare con sé nuovi fondi per il mondo del gioco, e quella sulle riaperture delle attività fermate o ridotte dai lockdown, anche alla luce di quanto detto dal ministro per la Salute Roberto Speranza, anticipando un nuovo Dpcm sulla scia dei precedenti, con la conferma delle chiusure in atto dal 6 marzo al 6 aprile. Provvedimento del quale la prima bozza, come annunciato dal ministro Mariastella Gelmini, la prima bozza dovrebbe arrivare sul tavolo delle Regioni nella giornata di domani.
IL MINISTERO DELL'INTERNO E LA GESTIONE DEI CASINÒ - Altro ministero centrale per il gioco terrestre è quello dell'Interno, al quale spetta il diretto controllo dei casinò. Accanto al ministro Luciana Lamorgese il Consiglio dei ministri ha selezionato Nicola Molteni (Lega), già sottosegretario al Viminale nel Governo Conte I, che da deputato, nel 2014, aveva evidenziato la necessità di "disporre di una nuova disciplina omogenea del settore del gioco" e, in tempi più recenti, sul finire del 2020 aveva chiesto ai fornitori di servizi media audiovisivi di impegnarsi ad "ospitare nei propri palinsesti campagne di sensibilizzazione sui rischi della dipendenza dal gioco e del gioco illegale e in particolare a partecipare a campagne informative che non incidono sui limiti di affollamento pubblicitario, dedicate al tema della prevenzione dall’eccesso di dipendenza dal gioco".
Insieme a lui Ivan Scalfarotto (Italia Viva), forte di un'esperienza di sottosegretario al ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Conte II ed ai Rapporti con il Parlamento e riforme nel Governo Renzi, e Carlo Sibilia (Movimento 5 stelle), riconfermato dopo aver ricoperto lo stesso ruolo nei Governi Conte I e Conte II. Noto per aver espresso posizioni di chiusura nei confronti del gioco pubblico ai tempi in cui era un semplice deputato, chiedendo al Comune di Benevento di varare un regolamento restrittivo, senza fare distinzioni fra slot e scommesse o, al Governo Letta, di aumentare la tassazione sul gioco e usarne i proventi per eliminare l’Imu.
Insieme a lui Ivan Scalfarotto (Italia Viva), forte di un'esperienza di sottosegretario al ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Conte II ed ai Rapporti con il Parlamento e riforme nel Governo Renzi, e Carlo Sibilia (Movimento 5 stelle), riconfermato dopo aver ricoperto lo stesso ruolo nei Governi Conte I e Conte II. Noto per aver espresso posizioni di chiusura nei confronti del gioco pubblico ai tempi in cui era un semplice deputato, chiedendo al Comune di Benevento di varare un regolamento restrittivo, senza fare distinzioni fra slot e scommesse o, al Governo Letta, di aumentare la tassazione sul gioco e usarne i proventi per eliminare l’Imu.
IL MIPAAF E IL RITORNO DI CENTINAIO - L'ultimo dei ministeri chiave per i settori dei quali ci occupiamo è quello delle Politiche agricole, ora guidato da Stefano Patuanelli. In questo caso i nuovi sottosegretari sono due, uno dei quali potrebbe assumere la delega all'ippica precedentemente ricoperta da Giuseppe L'Abbate.
Il suo successore sarà scelto fra Francesco Battistoni - senatore di Forza Italia, membro della Commissione Agricoltura e responsabile nazionale del dipartimento agricoltura del suo partito, che in passato ha parlato di ippica soprattutto riferendosi ai maneggi - e il leghista Gian Marco Centinaio, già ministro delle Politiche agricole nel Governo Conte I, un anno e poco più in cui ha pubblicato il Libro verde sull'ippica, istituito una task force ministeriale per il suo rilancio, partendo dall'ammodernamento e dalla promozione delle strutture, ed ha annullato il decreto Castiglione sulla classificazione degli ippodromi.
I SALUTI DI BARETTA E DI L'ABBATE - La nomina dei nuovi sottosegretari segna la fine del mandato per quelli in carica ai tempi del Governo Conte 2. Ad esempio per Pier Paolo Baretta, di stanza al ministero dell'Economia e delle finanze con la delega al gioco pubblico, settore per cui, come già nel 2017, ha tentato di impostare e finalizzare l'atteso riordino, "congelato" ancora una volta ad un passo dal traguardo.
L'ormai sottosegretario affida il suo saluto ad un post su Facebook. "Carissimi,si conclude la mia lunga partecipazione al Governo.
In questi anni di servizio privilegiato, ho potuto apprezzare come la buona politica e il diffuso senso dello Stato siano di gran lunga gli orientamenti e le convinzioni prevalenti.
Con questa consapevolezza, voglio ringraziare tutte le persone con cui ho lavorato o avuto relazioni. Colleghi e interlocutori: politici, istituzionali, economici, sociali e dei media e, in particolare, 'il Mef': l’alta professionalità dei suoi uffici è un prezioso punto di riferimento per la complessa attività legislativa.
Ma, un abbraccio speciale va ai miei collaboratori più stretti, con i quali ho condiviso fatiche, soddisfazioni e, soprattutto, amicizia. Grazie.
Un sincero augurio a tutto il nuovo governo, a partire da Ministri, sottosegretari e dirigenti vecchi nuovi, molti dei quali conosco e stimo.
Il rammarico per l’assenza, politicamente rilevante, di esponenti del Pd nel Governo in rappresentanza di un territorio importante come il Nord est e il Veneto, prescinde del tutto dalla mia persona.
Per parte mia, ho cercato sempre di assolvere ai miei doveri con il massimo della dedizione e delle mie possibilità.
Il mio impegno politico e sociale continua nelle occasioni che si presenteranno, a partire dal rilancio di ReS, l’associazione per il Riformismo e la Solidarietà, e dall’incarico di consigliere comunale del comune di Venezia, dopo l’entusiasmante esperienza fatta lo scorso anno come candidato Sindaco del centrosinistra.
Come la maggior parte degli italiani, ripongo molta fiducia nel Governo Draghi. Le sfide che abbiamo di fronte chiedono alla politica, e non solo, una capacità straordinaria di decisione e di orientamento. I valori della solidarietà, della partecipazione e della responsabilità; l’imprenditività e il lavoro, assieme a un tenace riformismo, a una solida preparazione e a un’irrinunciabile passione civica, sono gli ingredienti indispensabili della fiducia necessaria al Paese per rinnovarci tutti e ripartire dentro e dopo le drammatiche vicende della pandemia e della crisi economica e sociale.
Buon futuro a tutti noi".
L'ex sottosegretario al Mipaaf con delega all'ippica, Giuseppe L'Abbate, in un post su Facebook si dice "certo che il nuovo corso ministeriale porterà avanti gli importanti dossier per il comparto agricolo e delle pesca con una proficua e schietta collaborazione parlamentare. Nel solo interesse delle produzioni nazionali".
L'ormai sottosegretario affida il suo saluto ad un post su Facebook. "Carissimi,si conclude la mia lunga partecipazione al Governo.
In questi anni di servizio privilegiato, ho potuto apprezzare come la buona politica e il diffuso senso dello Stato siano di gran lunga gli orientamenti e le convinzioni prevalenti.
Con questa consapevolezza, voglio ringraziare tutte le persone con cui ho lavorato o avuto relazioni. Colleghi e interlocutori: politici, istituzionali, economici, sociali e dei media e, in particolare, 'il Mef': l’alta professionalità dei suoi uffici è un prezioso punto di riferimento per la complessa attività legislativa.
Ma, un abbraccio speciale va ai miei collaboratori più stretti, con i quali ho condiviso fatiche, soddisfazioni e, soprattutto, amicizia. Grazie.
Un sincero augurio a tutto il nuovo governo, a partire da Ministri, sottosegretari e dirigenti vecchi nuovi, molti dei quali conosco e stimo.
Il rammarico per l’assenza, politicamente rilevante, di esponenti del Pd nel Governo in rappresentanza di un territorio importante come il Nord est e il Veneto, prescinde del tutto dalla mia persona.
Per parte mia, ho cercato sempre di assolvere ai miei doveri con il massimo della dedizione e delle mie possibilità.
Il mio impegno politico e sociale continua nelle occasioni che si presenteranno, a partire dal rilancio di ReS, l’associazione per il Riformismo e la Solidarietà, e dall’incarico di consigliere comunale del comune di Venezia, dopo l’entusiasmante esperienza fatta lo scorso anno come candidato Sindaco del centrosinistra.
Come la maggior parte degli italiani, ripongo molta fiducia nel Governo Draghi. Le sfide che abbiamo di fronte chiedono alla politica, e non solo, una capacità straordinaria di decisione e di orientamento. I valori della solidarietà, della partecipazione e della responsabilità; l’imprenditività e il lavoro, assieme a un tenace riformismo, a una solida preparazione e a un’irrinunciabile passione civica, sono gli ingredienti indispensabili della fiducia necessaria al Paese per rinnovarci tutti e ripartire dentro e dopo le drammatiche vicende della pandemia e della crisi economica e sociale.
Buon futuro a tutti noi".
L'ex sottosegretario al Mipaaf con delega all'ippica, Giuseppe L'Abbate, in un post su Facebook si dice "certo che il nuovo corso ministeriale porterà avanti gli importanti dossier per il comparto agricolo e delle pesca con una proficua e schietta collaborazione parlamentare. Nel solo interesse delle produzioni nazionali".
LE DONNE DEL GIOCO TORNANO A MANIFESTARE AL MISE E AL MEF - Parlando di ministeri, non potevamo non segnalare le nuove manifestazioni organizzate a Roma da quelle che ormai sono note a media e settore come "le donne del gioco legale". Oggi, 25 febbraio, sotto la sede del ministero dello Sviluppo economico, per chiedere di essere ricevute dal ministro Giancarlo Giorgetti, e domani sotto quella del ministero dell'Economia e delle finanze.
Il pomeriggio del 3 marzo e la mattina del 4 è in programma il ritorno del presidio nella piazza di Montecitorio, davanti alla Camera dei deputati.