Green pass per accesso a gioco, Lega: 'Evitare disservizi e ritardi'
Alcuni deputati della Lega chiedono al Governo di risolvere i disservizi e i ritardi nell'ottenimento del Green pass.
"Risolvere, con la massima urgenza", le problematiche legate al rilascio del Green pass, "al fine di evitare che i ritardi e i disservizi" si ripercuotano "sulla vita dei cittadini e sulla
ripresa economica delle attività".
Questa la richiesta che arriva al premier Mario Draghi e al ministro della Salute Roberto Speranza in un'interrogazione dei deputati della Lega Covolo, Boldi, Lazzarini, Paolin e Tiramani.
I deputati evidenziano che "nel corso della conferenza stampa della sera del 22 luglio 2021, il presidente del Consiglio dei ministri ha annunciato l’emanazione di un decreto-legge finalizzato a rendere obbligatorio il possesso del Green pass per l’accesso e/o la partecipazione a numerose attività della vita sociale tra le quali, in particolare: servizi di ristorazione per il consumo al chiuso, spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi, musei, piscine, palestre, centri termali e centri culturali, attività di sale da gioco, concorsi pubblici e altro". Queste misure, a loro parere, "rischiano di tradursi" in una "ingiustificata limitazione della libertà per moltissime persone che non hanno ancora ricevuto o, comunque, non sono riuscite a scaricare il certificato spettante, nonostante il possesso dei requisiti all’uopo necessari; si registrano migliaia di segnalazioni relative, in particolare e tra l’altro, ai soggetti guariti dall’infezione, i quali, pur avendo ricevuto una dose singola di vaccino, e quindi completato il ciclo vaccinale nel rispetto delle indicazioni diramate dal Ministero della salute, ottengono in risposta dal sistema una certificazione incompleta, che riporta la dicitura 1 di 2, la quale non gli consente di usufruire concretamente del Green pass, non essendo sufficiente già ora – ad esempio – per viaggiare all’estero e, a partire dal 6 agosto 2021, probabilmente, neppure per entrare e consumare in un ristorante al chiuso (salvo che il soggetto già guarito e già vaccinato non si sottoponga pure a un tampone); gli stessi soggetti danno conto dei numerosi disservizi che si stanno registrando in questi giorni, proprio mentre si annuncia l’applicazione estesa del certificato, con i numeri verdi del Ministero della salute che sono costantemente occupati e, quando non lo sono, non riescono a fornire soluzioni concrete alle problematiche rappresentate dai cittadini, lasciandoli dunque privi di assistenza nel labirinto burocratico che li circonda.
Lo stesso dicasi per la mail di supporto dedicata sulla piattaforma dgc.gov.it, nella cui casella le segnalazioni dei cittadini sembrano finire nel dimenticatoio".