Il gioco preme per sostegni e riaperture, confronto in Senato e con Adm
Giornata importante per il settore del gioco, in audizione al Senato sul Dl Sostegni e a confronto con il Dg di Adm, Marcello Minenna, che si è detto pronto a fare da intermediario.
Il settore del gioco cerca di stringere i tempi per arrivare ad una ripresa in tempi brevi delle proprie attività, ma anche maggiori sostegni, accesso al credito e sospensione dei versamenti di Preu e canoni, per il tempo necessario a superare l'emergenza e le sue drammatiche conseguenze.
Per questo non si fermano le manifestazioni di piazza, e neppure le interlocuzioni con la politica e le istituzioni, che stanno facendo registrare qualche timido segnale positivo.
Come quello dato dal sottosegretario al ministero di Economia e finanze, Claudio Durigon, (per il quale è "in itinere" l'attribuzione formale della delega ai giochi), che ha sottolineato l'intenzione del Governo di sospendere il versamento del Preu fino al 29 ottobre (ridotto dell'1 percento sia per Awp che per Vlt) e di prorogare la scadenza delle concessioni di apparecchi e sale scommesse al 2026.
Di pari passo, procedono anche i tentativi di rimettere in moto tutti i settori economici e produttivi, dopo le proteste (con disordini) di ristoratori e commercianti, le iniziative di Confesercenti, e in vista di quelle di Fipe.
Tutte con un unico, ormai improrogabile, obiettivo: riaprire al più presto ed ottenere maggiori sostegni.
La seconda si lega alla serie dei decreti Sostegni: mentre il primo prosegue il suo iter nelle commissioni, con emendamenti e audizioni - fra le quali spicca quella delle associazioni Sapar, Acadi e Egp davanti alle commissioni Finanze e Tesoro in Senato, se ne profila già un secondo, con un nuovo scostamento di bilancio, confermato dal ministro dell'Economia, Daniele Franco, per dare risposte - come rimarcato dalla ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini - "alle categorie più colpite e che hanno avuto il fermo più lungo".
Fra le quali, senza tema di smentite, si annovera sicuramente il mondo del gioco terrestre, ormai a quota 272 giorni di chiusura pressoché totale.
Le immagini del sit-in a piazza Mastai