L'Italia verso la 'zona bianca', e sempre con il green pass in tasca
Secondo l'Istituto superiore di sanità l'Italia ha i numeri per la 'zona bianca', l'accesso alle attività al chiuso - comprese quelle di gioco - è sempre con green pass.
Da lunedì 4 ottobre l'Italia - salvo smentite dell'ultima ora - sarà una sterminata "zona bianca".
Il non colore per eccellenza dovrebbe essere applicato all'intero territorio nazionale in virtù degli ultimi dati diffusi dall'Istituto superiore di sanità in merito al monitoraggio settimanale della diffusione del Covid, pubblicato ieri, 1° ottobre.
Al momento manca solo l'ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, per dare il crisma dell'ufficialità ma dovrebbe arrivare nelle prossime ore.
I numeri confermano la diminuzione dell’incidenza a livello nazionale al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La cifra che tutti aspettavano, compresa la Sicilia, ormai da tempo in "zona gialla" (con alcuni comuni in "zona arancione") e ora prossima al libera tutti.
Secondo l'Iss inoltre "la trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui casi conricovero ospedaliero è sotto la soglia epidemica.
Si conferma una ulteriore diminuzione del tasso di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia Covid-19.
Quasi tutte le regioni e le province autonome sono classificate a rischio epidemico basso, nessuna presenta un rischio epidemico alto".
I NUMERI DEL DETTAGLIO - Avvicinando la lente di ingrandimento al report si vede che l’incidenza settimanale a livello nazionale nella settimana compresa fra il 20 e il 26 settembre è pari a 39 casi ogni 100.000 abitanti contro i 48 registrati nella settimana precedente.
Nel periodo 8 - 21 settembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,81 – 0,85), al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente. Diminuisce leggermente l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,80 (0,77-0,84) al 21 settembre, rispetto all'Rt=0,86 (0,82-0,90) al 14 settembre.
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 5,1 percento (in base alla rilevazione giornaliera del ministero della Salute del 28 settembre), con una lieve diminuzione del numero di persone ricoverate da 516 (21 settembre) a 459 (28 settembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 5,9 percento. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve diminuzione da 3.937 (al 21 settembre) a 3.418 (28 settembre).
Una sola regione risulta classificata a rischio moderato - il Lazio - i restanti territori invece sono a rischio basso, mentre la provincia di Bolzano riporta un’allerta di resilienza.
Infine, sono in diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (7.070 contro i 8.482 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumentov(34 percento contro il 33 percento della scorsa settimana). Diminuisce leggermente invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45 percento contro 46 percento). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (sempre al 21 percento).
LE REGOLE DELLA ZONA BIANCA - La "zona bianca", come noto, non vuol dire la fine delle misure di contenimento del Covid.
Non c'è il coprifuoco, né nessun limite su orari o motivi dello spostamento, ma restano l'obbligo di distanziamento sociale, sanificazione, areazione e mascherina al chiuso. Come pure le limitazioni inerenti l'obbligo del green pass per l'accesso ai locali pubblici al chiuso - sale gioco, circoli ricreativi e bar compresi -, alle feste e ai ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose, a fiere, sagre, convegni e congressi. Si possono frequentare le piscine al chiuso, i centri natatori e i centri benessere, nel rispetto delle linee guide e dei protocolli. È consentito l’utilizzo delle docce nelle palestre e nelle piscine.
Quanto all'aumento del numero di partecipanti agli eventi, per l'ampliamento della capienza massima per stadi, cinema, teatri e concerti al quale il Comitato tecnico scientifico ha dato lo'ok qualche giorno fa, bisognerà attendere il varo del nuovo provvedimento del Governo. Le ipotesi sul tavolo vedono per cinema, teatri e concerti una capienza portata all'80 percento al chiuso e al 100 percento all'aperto, mentre per gli eventi sportivi si dovrebbe passare al 75 percento all'aperto e al 50 percento al chiuso.