Consiglio Lombardia: 'No allo stop al Fondo nazionale per il contrasto al Gap'
Il consiglio regionale della Lombardia approva mozione della minoranza per la revisione della misura che, nella Manovra 2025, cancella fondo e osservatorio per il contrasto al Gap.
C'è anche l'abrogazione del fondo del ministero della Salute per il contrasto al gioco patologico, previsto dalla Manovra per il 2025, attualmente all'esame della Camera dei deputati, nel mirino della mozione approvata ieri, 3 dicembre, dal consiglio regionale della Lombardia.
Una mozione, proposta dai consiglieri Michela Palestra e Luca Paladini (Patto civico), che "impegna il presidente della regione e la giunta regionale a farsi portavoce presso il Governo e il Parlamento della necessità di rivedere le disposizioni in approvazione de la legge di bilancio 2025 relative al taglio dei fondi destinati agli amministratori locali minacciati e ai Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa, nonché le disposizioni in approvazione relative al contrasto al gioco d’azzardo".
Palestra e Paladini, citando gli articoli della legge di Bilancio per il 2025, rilevano che "per effetto delle previsioni di legge viene meno l’attenzione specifica, con l’apposito Osservatorio e con lo stanziamento di risorse dedicate, al fenomeno della dipendenza dal gioco d’azzardo e si stabilisce che tale tematica sia inserita più genericamente in un nuovo osservatorio dedicato a tutte le dipendenze e con l’istituzione di un fondo per tutte le dipendenze patologiche".
Secondo i consiglieri lombardi "tale previsione sembra voler portare alla 'declassificazione di un’emergenza', come hanno rilevato le associazioni che si occupano del contrasto al gioco d’azzardo, in una fase che vede il volume lordo del giocato in Italia superare, nel 2024, i 150 miliardi di euro."
Aggiungono che "l’effetto delle nuove norme in approvazione, infine, può comportare il venir meno de le politiche introdotte da le amministrazioni locali per il contrasto al gioco d’azzardo e vedere un azzeramento della fase preventiva, con conseguente aumento delle risorse che saranno necessarie, in termini di politiche sociali, per le persone dipendenti dal gioco."
In particolare il testo presentato richiama l’attenzione specifica dell'amministrazione regionale sulla "tematica del gioco d’azzardo, a partire dalle disposizioni previste da la legge regionale 21 ottobre 2013, n. 8, recante 'Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico', che definisce gli obiettivi di prevenzione e contrasto di forme di dipendenza dal gioco d'azzardo lecito, nonché il trattamento e il recupero delle persone che ne sono affette e al supporto de le loro famiglie e, da ultimo l’ideazione di misure volte a contenere l'impatto negativo delle attività connesse a la pratica del gioco d'azzardo lecito su la sicurezza urbana, su la viabilità, su l'inquinamento acustico e sul governo del territorio."
Il testo proposto dai due consiglieri di Patto civico ricorda quindi "le numerose audizioni svolte finora in sede di commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza ed educazione a la legalità, con i contributi ricevuti da Polizia di Stato, Guardia di finanza, organizzazioni sindacali, Anci e Confcommercio, anche rispetto al tema delle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo dei giochi e delle scommesse, nonché il contributo del comune di Rho per la presentazione di buone pratiche attivate a live lo locale per la presentazione di patti di comunità contro il gioco d’azzardo".
Chiosano condividendo "le preoccupazioni della Consulta nazionale antiusura, che ha evidenziato come 'dalla Manovra 2025 ci si aspettava l’introduzione di solidi strumenti di tutela, vigilanza, regolamentazione e contenimento dell’azzardo, non un abbassamento di attenzione su lo stesso', richiamando "la precedente esperienza di impegno nelle amministrazioni comunali da parte di numerosi consiglieri regionali, che comporta una attenzione ancora più rilevante rispetto a le segnalazioni ricevute dai Sindaci in relazione a le possibili criticità per l’azione amministrativa derivanti da le norme in discussione in sede di legge di bilancio".
Un testo che, dunque, trova d'accordo il consiglio regionale, che ha dato il suo via libera alla mozione.
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