Il settore del gioco è senza dubbio in fibrillazione, o quantomeno in attenta attesa, per conoscere gli esiti del pre-Consiglio dei ministri in programma per il tardo pomeriggio di oggi, 18 dicembre, che vede all'ordine del giorno anche “lo schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza”.
Ma, contrariamente a quanto accaduto quasi sempre negli ultimi anni, non lo è nei confronti del contenuto della legge di Bilancio, che è attesa al voto dell'Aula del Senato il 22 dicembre, per arrivare al via libera definitivo fra Natale e Capodanno.
Intanto, all'alba di oggi, la commissione Bilancio del Senato ha completato l’esame di tutti gli emendamenti alla Manovra, dicendo sì agli emendamenti presentati dal Governo in tema di rimodulazione dei fondi per il ponte sullo Stretto di Messina, cabina di regia per il disagio abitativo, fondi per i concorsi per il comparto della sicurezza e per il contrasto alla violenza sulle donne, stop ai tagli delle pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari, cedolare secca al 21 per una delle case affittate e 26 percento per le altre, agevolazioni per il fondo di garanzia sui mutui sulla prima casa per le famiglie numerose e anche in base all’Isee.
Nella stessa seduta, iniziata verso l'1 di notte, la commissione Bilancio ha detto la sua anche sugli emendamenti proposti dall'opposizione, gli unici che in qualche modo interessavano il settore del gioco.
Tutti dalla stessa sorte, in pratica.
È stato ad esempio respinto l'emendamento 50.0.65, di Sbrollini e Paita (Italia viva), sulle "Misure in materia di contrasto alla ludopatia e agli altri disturbi correlati al gioco d'azzardo" - che proponeva l’adozione da parte delle regioni e province autonome di Trento e Bolzano, entro il 31 maggio 2024, di “un programma di interventi per l'assistenza sociosanitaria alle persone con disturbi correlati al gioco d'azzardo” - così come l’emendamento 39.0.16, a firma dei senatori del Movimento 5 Stelle Croatti, Bevilacqua, Patuanelli, Castellone e Damante, che proponeva il “rifinanziamento del fondo per la prevenzione e la cura del gioco patologico”.
Lo stesso è accaduto all'emendamento 11.42, dei senatori del Gruppo misto Magni, De Cristofaro,Cucchi, Aurora Floridia, del Gruppo misto, sull'aumento dell'aliquota dell'imposta unica sui giochi.
Qualche giorno giorno fa poi la commissione aveva dichiarato inammissibile, per problemi di copertura finanziaria, l'emendamento 39.7, a firma di Sironi, Pirro, Patuanelli, Castellone, Damante, Castiello del Movimento cinque stelle, per l'introduzione di un distanziometro nazionale differenziato solo a seconda della popolazione dei comuni.
Resta da vedere se qualcuno di questi temi salterà di nuovo fuori attraverso qualche ordine del giorno, ma in sostanza, dovrebbe essersi esaurito così l'interesse (scarso) riservato al gioco.