"Risulta prioritario, anche nella manovra in esame, ripristinare quanto prima le condizioni adatte a riavviare gli investimenti, soprattutto tecnologici, nelle reti di gioco degli apparecchi, delle scommesse e del bingo, per continuare a perseguire gli obiettivi di diffusione della legalita e di concreta tutela degli utenti."
Lo si legge nella memoria depositata da Confcommercio in occasione delle audizioni presso le commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, in occasione dell'esame del Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027.
Per Confcommercio la Manovra 2025 "risulta in linea con le nuove regole di governance economica europea", nonostante siano numerosi i rilievi mossi dall'associazione sui temi del commercio, del turismo, della sanità e non solo.
In merito al settore del gioco, sul quale la Manovra contiene varie disposizioni, la Confederazione generale italiana delle imprese, delle attività professionali e del lavoro autonomo rileva che "stante la permanente situazione di stallo nell’Intesa tra Stato ed autonomie regionali e locali in materia distributiva e di efficace prevenzione del gioco compulsivo e minorile, si registra la necessita di proroga biennale delle concessioni per le reti di apparecchi da gioco, sale bingo, negozi e punti scommesse. Positiva la previsione che restituisce alle sale bingo la possibilita di ricollocarsi sul territorio nazionale. L’onerosita delle proroghe resta significativa, tenendo conto delle condizioni economiche del comparto negli ultimi esercizi; da segnalare in particolare la continua perdita di raccolta degli apparecchi a piccola vincita Awp, superiore al 5percento nell’esercizio corrente, nonche la non congruita della determinazione dell’onere in relazione al numero di diritti Vlt assegnati, non corrispondente al numero di Vlt effettivamente installati ed in esercizio a seguito dei limiti imposti dalle leggi regionali. In assenza quindi di un'intesa tra Stato regioni ed autonomie locali, nelle attuali condizioni del settore, quei diritti in esubero non potranno essere di fatto utilizzati."
Auspicando quindi che la politica ripristini quanto prima la possibilità di fare investimenti importanti.
"La dimensione della manovra lorda", sottolinea Confcommercio, "come somma di maggiori spese e minori entrate, corrispondente agli impieghi, supera i 28 miliardi di euro. Mentre, le coperture/risorse - come somma di maggiori entrate e minori spese - ammontano a 19,3 miliardi. Concorrono a tale risultato le maggiori entrate (3,6 miliardi di euro circa) attese dalla revisione della disciplina sulla deduzione delle quote delle svalutazioni e perdite su crediti e dell’avviamento correlate alle Dta (circa 2,5 miliardi), dalla modifica della disciplina del versamento dell’imposta di bollo per i contratti di assicurazione sulla vita (970 milioni di euro nel 2025) e dalle misure in materia di concessioni sui giochi, nonche gli obiettivi di riduzione di spesa delle amministrazioni centrali dello Stato (spending review) pari a circa 2,6 miliardi di euro."