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Manovra 2025, le audizioni: focus su tassa di scopo e proroghe gioco online

05 novembre 2024 - 10:41

In audizione nelle commissioni Bilancio del Parlamento a citare il gioco sono i sindacati, Confesercenti, Fondazione Gimbe e Corte dei conti.

Scritto da Daniele Duso

Foto tratta dal profilo Instagram del Senato italiano

C’è anche la proposta di una tassa di scopo sul gioco per un progressivo rifinanziamento del Sistema sanitario nazionale tra le proposte avanzate ieri, 4 novembre, nel corso delle audizioni davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato in merito alla Manovra di bilancio 2025 che, ricordiamo, contiene numerose disposizioni relative al settore del gioco.

Le audizioni, che almeno sino a questa fase non hanno riguardato direttamente esponenti del settore del gioco, sono state realizzate in contemporanea alla presentazione della Manovra all'Eurogruppo da parte del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, necessaria per ottenere il via libera dall'Unione europea alle disposizioni previste.

A tirare in ballo con più decisione il settore del gioco sono stati principalmente i sindacati (Ugl, Cisl e Uil), ma anche Confesercenti, che si pone il problema di creare le giuste condizioni per una transizione ordinata e sostenibile verso il nuovo assetto normativo e concessorio, la Fondazione Gimbe, che ha proposto, appunto, la tassa di scopo, e la Corte di conti, con alcune importanti riflessioni.

Ma andiamo con ordine. 

Tutti gli auditi hanno presentato delle memorie dettagliate nelle quali presentano una loro valutazione sulla legge di bilancio 2025 che, in base alle diverse aree di competenza, richiama conseguentemente aspetti anche molto diversi tra loro.

L’Unione generale del lavoro presenta un’analisi punto per punto del disegno di legge di Bilancio 2025, ricordando gli articoli relativi al gioco, a partire dal 12 (Disposizioni in materia di gioco pubblico raccolto a distanza e Bingo) che permette “di chiarire cosa si intenda per parità di trattamento tra tipologie omologhe di gioco pubblico raccolto a distanza” e attenua “i vincoli per quanto riguarda il divieto di trasferimento dei locali bingo per il periodo di proroga della concessione”. Il sindacato trova “condivisibile l’ipotesi di rafforzare la parte destinata al montepremi”. Relativamente all’articolo 13 (Estrazione settimanale aggiuntiva per il Lotto e il Superenalotto) Ugl ritiene invece che “la gestione delle emergenze nazionali” richieda “fondi strutturali, certi e consistenti”, mentre in merito all’articolo 14 (Proroghe delle concessioni di gioco in scadenza) pensa che “il periodo di proroga appare adeguato, mentre andrebbe fatta una ulteriore riflessione sugli importi che potrebbero essere incrementati.”

Più stringato l’intervento della Cisl, che esprime la propria preoccupazione per la riduzione del fondo per le dipendenze: “se da un lato riteniamo positive le modifiche introdotte”, scrive la Confederazione italiana sindacati lavoratori, “che consentono una gestione più integrata delle risorse complessivamente destinate al contrasto di tutte le patologie da dipendenza, non condividiamo però la decurtazione di 6 mln (da 50 mln a 44 mln) del precedente fondo per il gioco d'azzardo patologico (Gap), oggi divenuto fondo per le dipendenze patologiche (Fdp).”

Le preoccupazioni della Uil nascono da una manovra che “opera nell’intento di recuperare risorse a scapito delle persone più vulnerabili, a tal punto, che sul fenomeno della dipendenza da gioco 20 d’azzardo spinge alla sua diffusione stabilizzando una estrazione aggiuntiva dei giochi del Lotto e Superenalotto. Un fenomeno quello del gioco d’azzardo come più volte dalla Uil evidenziato di deriva nazionale al quale negli ultimi tempi si era prestata la giusta attenzione e che oggi rischia di essere derubricato dalle dipendenze gravi mentre sappiamo benissimo di quale drammatica portata sociale trascina con sé intere famiglie nell’indebitamento e nell’usura, dell’impatto sanitario e le ricadute sulla salute che il gioco d’azzardo ha sulle nuove generazioni. Nella relazione tecnica questa operazione comporterà all’Erario un importo incrementale a circa 108 milioni di euro per l’estrazione del Lotto e 102 milioni di euro per il Superenalotto.” 

L'Unione italiana del lavoro si esprime anche sul tema delle proroghe concesse ai concessionari delle sale gioco sul canale fisico in materia di distanze dei punti di gioco dai luoghi sensibili, e alle regolamentazioni comunali sugli orari dei punti di gioco, prendendo spunto dalle “numerose criticità collegate alle numerose leggi regionali che non consentono l’elaborazione dei bandi di gara, le concessioni saranno prorogate fino al 31 dicembre 2026, a garanzia, in buona sostanza, del costante flusso delle entrate erariali”. 

Infine anche la Uil sottolinea con forza la sua preoccupazione per le nuove generazioni, “coinvolte nella spirale della tossicodipendenza, viene istituito un Fondo nazionale pari a 500.000 annui a decorrere dall’anno 2025, per la prevenzione, il monitoraggio e il contrasto del diffondersi delle dipendenze comportamentali tra le giovani generazioni e un Fondo con una dotazione di 4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025, destinato alla copertura degli oneri per l’effettuazione degli accertamenti medico-legali e tossicologico-forensi. Vedremo come questi fondi verranno indirizzati, siamo convinti che per affrontare i fenomeni gravi e complessi che investono le nuove generazioni e le loro famiglie, occorre affrontarli con un necessario salto del paradigma per prevenire il danno offrendo, ai giovani e alle famiglie, interventi mirati nelle scuole di ascolto e partecipazione, di servizi di sostegno sanitari e sociali nei territori, di comunità accreditate e monitorate adeguate ai contesti familiare che si prendono cura delle persone e non abbandonarli alla solitudine e ai drammi, senza ricorrere alla continua criminalizzazione che si fa oggi dei giovani. Inoltre, nell'ambito delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario nazionale, a decorrere dall'anno 2025, una quota pari a 50 milioni di euro è annualmente destinata alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie da dipendenza come definite dall'Organizzazione mondiale della sanità, sparisce quindi il fondo per il gioco d’azzardo che viene accorpato in un unico fondo per le dipendenze, come Uil chiediamo che venga rispristinato il fondo sul gioco d’azzardo.”

La memoria della Confesercenti evidenzia che “al momento, non è stata prevista alcuna proroga per la concessione di gioco a distanza, che necessariamente dovrà essere adottata prima della scadenza prevista per la fine del 2024. In attesa del periodo di stand still europeo, Adm ha pubblicato la Determinazione direttoriale (25.10.2024 – Prot. 656848/RU, e una serie di risposte ai quesiti degli operatori), avente ad oggetto l’istituzione dell’Albo dei punti vendita per la ricarica dei conti di gioco collegati alle concessioni per la raccolta del gioco a distanza (‘Albo Pvr’), in attuazione dell’art.13 del D.lgs. 25 marzo 2024, n. 41. Tale provvedimento ha un impatto rilevante sull’attività operativa degli esercenti i Punti di ricarica. Nello specifico, viene previsto, per lo svolgimento dell’attività di Pvr, l’obbligo sia dell’iscrizione sia della sussistenza di contratti conformi ai requisiti minimi previsti. Ne consegue che, per continuare a svolgere l’attività in modo legittimo, non basterebbe procedere all’iscrizione all’Albo nei termini previsti, ma sembrerebbe altresì risultare necessario l’adeguamento dei contratti, in quanto il provvedimento parrebbe sancire la nullità immediata, in assenza di una disciplina transitoria, di tutti i contratti non conformi ai requisiti minimi, con il rischio di applicazione di sanzioni agli esercenti. Viene inoltre stabilita l’applicabilità immediata di quanto previsto dall'art. 13, comma 5, del D. Lgs. n. 41/2024, che fissa il limite di ricarica settimanale in contanti presso i Pvr a euro 100”. 

Questa disposizione richiede evidenti adeguamenti nei sistemi dei concessionari e influisce negativamente sull’operatività di tabaccherie e punti vendita dotati di licenze di PS artt. 88 e 86 del Tulps, che dovranno verificare manualmente le ricariche dei clienti per evitare sanzioni. Sono, inoltre, previsti obblighi a carico dei Pvr, quali: il divieto di messa a disposizione di materiale cartaceo nel quale vi sia un richiamo esplicito ad eventi di gioco, a palinsesti e/o a quote di gioco in contrasto con le linee guida Agcom che consentono la comunicazione informativa effettuata negli ambienti di gioco; il divieto di affissione all’interno ed all’esterno dei locali di insegne e vetrofanie, che non sono compatibili con esercizi quali sale scommesse, corner e sale giochi, che, quindi, in base a tali prescrizioni, non potrebbero ospitare Pvr. Si rileva, ancora, la difficoltà di rispettare il divieto di apertura di conti di gioco da parte del titolare del Pvr, ma soprattutto da parte di suoi “familiari”, conviventi e personale dipendente, considerato che “i familiari” non rappresentano neppure una categoria giuridica. Si ricorda che tale divieto comporta la possibile cancellazione dall’Albo nel caso di violazione”. 

“Infine”, aggiunge Confesercenti, “si prevede l’obbligo di identificazione dei clienti da parte dei Pvr per qualsiasi importo di ricarica. L’identificazione richiede il rispetto di specifici parametri, come l’obbligo di tenere registri e garantire la disanonimazione dei dati, attività che richiede una formazione adeguata, da considerarsi requisito preliminare per l’iscrizione all’Albo, laddove, invece, la normativa prevede che l’iscrizione avvenga prima della formazione, in assenza della necessaria preparazione, così generandosi potenziali difficoltà operative per gli esercenti, con la possibilità di incorrere in pesanti sanzioni pecuniarie. Si ritiene, in ogni caso, che gli adempimenti in capo agli esercenti dovrebbero trovare applicazione in riferimento ai titoli concessori di futura assegnazione, prevedendone l’operatività in contemporanea con l’avvio delle nuove concessioni. Alla luce dell’art. 15 del D. Lgs. n. 41/2024, riguardante le misure di tutela e protezione del giocatore, e degli obblighi, imposti da alcune Regioni agli esercenti che ospitano apparecchi da intrattenimento del tipo comma 6, lettere a) e b), del Tulps (c.d. Awp e Vlt), di frequentare con regolarità corsi di formazione per gestire consapevolmente eventuali forme di gioco patologico, si suggerisce di definire un protocollo unico di strutturazione di tali corsi di formazione a livello nazionale anziché, come oggi avviene, lasciare ad ogni Regione il compito di strutturare i corsi. Ciò consentirebbe una miglior organizzazione dell’attività, un più efficiente sviluppo progettuale e un’ottimizzazione dei costi a favore degli esercenti partecipanti”.

Diverso il focus della memoria della Fondazione Gimbe, la quale sottolinea come “nonostante la stagnante crescita economica, gli enormi interessi sul debito pubblico e l’entità dell’evasione fiscale, con un approccio scientifico e la giusta volontà politica” sia possibile “pianificare un incremento percentuale annuo del Fsn (Fondo sanitario nazionale), al di sotto del quale non scendere, a prescindere dagli avvicendamenti dei Governi”. Tra le azioni politiche suggerite dal framework incluso nel report Ocse, che la Fondazione ripresenta nella sua memoria, è contenuta un’azione che prevede anche l’introduzione di tasse di scopo “su prodotti che danneggiano la salute (sin taxes): sigarette, alcool, gioco d’azzardo, bevande e prodotti zuccherati”.

La Corte dei conti, Sezioni riunite, in una valutazione delle entrate relative all’anno 2024 nota che restano “sostanzialmente stabili, al netto di piccole oscillazioni, le entrate accertate relativamente ai giochi (4,4 miliardi) e il prelievo sui tabacchi (6,3 miliardi) nel periodo di osservazione gennaio-luglio 2024.”

Poi, in un paragrafo dedicato del testo dell'audizione della Corte dei conti si legge: "Completano il quadro della Manovra sulle entrate alcune misure, anche organizzative, in materia di giochi (artt. 12-14); tra di esse, possono citarsi la previsione di una estrazione aggiuntiva settimanale del Lotto e SuperEnalotto (con maggior gettito di 100 milioni, da destinare integralmente al Fen) e la proroga per tutto il prossimo biennio delle concessioni del gioco pubblico in scadenza (Bingo, scommesse su rete fisica, apparecchi da intrattenimento, per nuove entrate stimate complessivamente in 232,7 milioni annui). Sotto quest’ultimo profilo, nel richiamare considerazioni e raccomandazioni già espresse negli anni scorsi, deve purtroppo annotarsi che, anche dopo il superamento della crisi pandemica, come reso palese nello stesso testo del disegno di legge in esame, consta la 'persistente mancata intesa con le regioni e gli enti locali in ordine a un appropriato quadro regolatorio ed economico idoneo a identificare un corretto equilibrio finanziario delle concessioni in materia di distribuzione e raccolta del gioco pubblico' (art. 14, comma 1), protraendosi così, per un ulteriore biennio, una situazione evidentemente subottimale. Più in generale, in materia di giochi e scommesse, deve rimarcarsi come il gettito erariale costituisca una quota estremamente ridotta rispetto alla complessiva raccolta, cioè alle dimensioni finanziarie del fenomeno, che continua a presentare risvolti anche patologici e costi sociali non trascurabili. In proposito, induce peraltro a riflettere la cessazione (disposta con l’art. 66 del medesimo d.d.l. in esame) dello specifico Osservatorio dedicato alla dipendenza da gioco d’azzardo (e dell’apposito Fondo per il gioco d’azzardo patologico) che confluiranno in un Osservatorio (e in un Fondo) di nuova istituzione destinati, ad invarianza di dotazione finanziaria, a tutte indistintamente le dipendenze".

 

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