Milleproroghe, le ricette di FI per sostenere il settore del gioco
Segnalati da Fi gli emendamenti D'Attis e Mulè al Milleproroghe: slittamento aumento Preu e sospensione del riversamento dell'importo residuo della raccolta di gioco con risorse dal Fondo Rdc.
Non solo l'emendamento sul credito d'imposta; da Forza Italia scatta la segnalazione di altre due proposte di modifica all'articolo 3 del Dl Milleproroghe, in cui sono contenute disposizioni in materia di gioco.
La proposta D'Attis, in particolare (firmata anche da Mulè, Cattaneo, D'Ettore e Ruggieri), è quella di sospendere (fino al 31 dicembre 2021), l'obbligo, per i soggetti proprietari, possessori o detentori di apparecchi e terminali, di concessionari per la gestione della rete telematica degli apparecchi e terminali da intrattenimento, di prestare le garanzie relative all'obbligo di riversamento dell'importo residuo della raccolta, rispetto alle scadenze contrattualmente stabilite.
L'emendamento del deputato Mulè, segnalato sempre dal gruppo di Forza Italia, propone invece la proroga al 31 dicembre 2022 ed al 1° gennaio 2023 dell'incremento del prelievo erariale sugli apparecchi da gioco. Come copertura finanziaria prevede 330 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022 dal Fondo RdC (Reddito di cittadinanza).
L'EMENDAMENTO D'ATTIS - Dopo il comma 7, aggiungere il seguente: 7-bis. Fino al 31 dicembre 2021, è sospeso in capo ai soggetti iscritti nell’elenco di cui all’articolo 1, comma 533, della legge n. 266 del 2005, come sostituito dall’articolo 1, comma 82, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, l’obbligo di prestare le garanzie relative all’obbligo di riversamento dell’importo residuo della raccolta, rispetto alle scadenze contrattualmente stabilite.
L'EMENDAMENTO MULÈ - Dopo il comma 10, aggiungere i seguenti commi: 10-bis. All’articolo 1, comma 731, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, le parole: « 31 dicembre 2020 », ovunque presenti, sono sostituite dalle seguenti: « 31 dicembre 2022 » e le parole: « 1° gennaio 2021 », ovunque presenti, sono sostituite dalle seguenti: « 1° gennaio 2023 ». 10-ter. Agli oneri derivanti dal comma 10-bis, valutati in euro 330 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo di cui all’articolo 1, comma 255, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.
L'ITER - Acquisiti i segnalati, ora le commissioni I e V della Camera dei deputati discuteranno gli emendamenti nel merito prima di approdare in Aula col testo modificato. Il calendario dei lavori sul Milleproroghe non è stato però ancora compilato.