Parlamento, marzo di 'attesa' e di confronti per l'industria del gioco
In vista della presentazione della riforma fiscale in Consiglio dei ministri, il focus si concentra sul Parlamento: attesa per audizione Alesse (Adm), commissioni su mafie e gioco, fondo sport e aumenti delle imposte sulla raccolta.
Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane dal punto di vista politico per il settore del gioco sono in calendario diversi appuntamenti importanti, anche per il suo processo di riforma.
C'è molta attesa, ad esempio, per la prevista audizione del nuovo direttore dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Roberto Alesse, presso la commissione Finanze alla Camera dei deputati. Un'occasione per conoscere le linee guida del suo mandato, già un po' intuibili dalle sue prime dichiarazioni, caratterizzate da una visione della pubblica amministrazione quale “casa di vetro”, da valorizzare puntando su “coesione interna, interazione e leale collaborazione con gli altri poteri e corpi dello Stato”.
Una volontà di dialogo e confronto espressa anche dal primo “incontro conoscitivo” tenuto con le associazioni di rappresentanza del gioco lo scorso 21 febbraio, nell'ambito dell'istituzione dell'Agenda pubblica degli incontri con i portatori d’interessi inerenti alle aree di attività dell’Agenzia, con l'obiettivo quello di creare per la prima volta “un’agenda digitale” in cui sia possibile annotare tali incontri.
Intanto, oggi, 1° marzo, al Senato il Comitato per la legislazione ha ripreso ad esaminare il disegno di legge per l'Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, che è poi stata approvata dall'Aula ed avrà fra i suoi compiti quello di "indagare sulle forme di accumulazione di patrimoni illeciti e al fenomeno del riciclaggio e valutare la congruità della normativa vigente per la prevenzione e in contrasto di tali fenomeni, con riferimento, tra l'altro al sistema del gioco e delle scommesse anche online".
Una commissione alla quale potrebbe presto affiancarsi quella “di inchiesta sul gioco illegale nonché sulla disciplina e sulla situazione del settore del gioco lecito", proposta da Stefano Vaccari, deputato del Partito democratico. Con il compito di indagare, secondo quanto specificato nella relazione introduttiva della proposta, “(a) sulle condizioni complessive del settore del gioco pubblico, considerato il sistema concessorio; (b) sull'efficacia della disciplina pubblica in relazione alla tutela dei soggetti più deboli, al contrasto della diffusione del disturbo da gioco d'azzardo (Dga), alla gestione delle concessioni nonché alla tutela della correttezza dell'offerta di gioco e del rispetto della concorrenza tra gli operatori; (c) sulle dimensioni del gettito erariale e le dimensioni complessive del comparto, con particolare attenzione ai settori produttivi impegnati nella produzione, nella commercializzazione e nella gestione degli apparecchi da intrattenimento, nonché nella produzione e gestione del settore delle scommesse e delle lotterie istantanee, verificando che l'offerta corrisponda agli interessi tutelati di cui alla lettera b); (d) sull'efficacia dei poteri regolatori, di differente rango normativo, attribuiti ai Ministeri competenti, all'Agenzia delle dogane e dei monopoli e agli enti territoriali; l'efficacia dell'azione amministrativa anche in relazione all'esecuzione delle concessioni pubbliche, non trascurando di verificare se vi siano sovrapposizioni e antinomie nell'azione di contrasto al gioco illegale; (e) sull'efficacia del sistema di regolazione e di controllo con particolare riferimento al contrasto del gioco illecito e illegale e alle connessioni con altre attività illegali come il riciclaggio di denaro e l'usura; (f) sulla presenza di imprese controllate direttamente o indirettamente da soggetti criminali e di fenomeni di illegalità e di elusione fiscale; (g) sull'efficacia dell'azione pubblica di prevenzione, cura e sostegno per i soggetti affetti da Dga, con particolare riferimento alle attività svolte dagli enti territoriali e dai servizi sanitari”.
A proposito di commissioni, inoltre, si attende la ripresa dell'esame alla commissione Cultura della Camera della proposta di legge del deputato del Pd Mauro Berruto per istituire un Fondo per la promozione dello sport, "con una dotazione di 80 milioni di euro annui a decorrere dal 2023, destinati al finanziamento di progetti di promozione dello sport, alla promozione di investimenti nei settori sportivi giovanili e alla promozione delle attività del Comitato italiano paralimpico", un fondo la cui copertura finanziaria si troverebbe nelle risorse rinvenienti dall'incremento, disposto dalla medesima proposta di legge, delle aliquote dell'imposta unica connessa a giochi di abilità a distanza con vincita in denaro e al gioco del bingo a distanza, alle scommesse a quota fissa diverse da quelle ippiche (sia quelle per cui la raccolta avviene su rete fisica, sia quelle per cui la raccolta avviene a distanza) nonché alle scommesse a quota fissa su eventi simulati". Su tale proposta potrebbe essere convocato un ciclo di audizioni.
Entro il mese di marzo inoltre dovrebbe essere presentato al Consiglio dei ministri il testo della legge delega della riforma fiscale, che, secondo quanto preannunciato dal vice ministro dell'Economia e delle finanze, Maurizio Leo, dovrebbe comprendere una parte dedicata ai Testi unici nel quale potrebbe entrare anche la stesura di quel Codice dei giochi di cui si parla ormai da oltre dieci anni. Codice per il quale le associazioni di rappresentanza del gioco stanno già avanzando le prime proposte, partendo, come chiesto da Egp-Fipe, ad esempio, da superamento del distanziometro, registro nazionale di esclusione e controlli all’accesso, normativa unitaria nazionale (Accordo Stato-Regioni)
Altri articoli su
Registrati all’area riservata e segui i tuoi tag preferiti. Accederai all’elenco di tutti i nuovi articoli che usciranno legati a questi tag.