Regionali Lazio e Lombardia: la conta degli eletti (e le posizioni sul gioco)
Ecco i nomi noti per il mondo del gioco e dell'ippica che entreranno a far parte dei prossimi consigli regionali di Lazio e Lombardia in virtù dei risultati del voto del 12 e 13 febbraio.
È tempo di bilanci dopo le elezioni regionali andate in scena nel Lazio e in Lombardia il12 e 13 febbraio.
Bilanci che riguardano anche il mondo del gioco pubblico, visto che fra gli eletti figurano anche diversi nomi noti per il settore, in virtù delle loro prese di posizione sia “contro” che “a favore”. Ma anche qualche nome di interesse per il comparto dell'ippica.
Cominciamo innanzitutto dai presidenti di regione, entrambi designati senza il bisogno di ricorrere al ballottaggio: Attilio Fontana, confermato alla guida della Lombardia con il 54,67 percento dei voti, e Francesco Rocca, neo governatore del Lazio, con il 53,88 percento.
Diverse spanne sopra dai competitor: in Lombardia Pierfrancesco Majorino, sostenuto da Partito democratico e Movimento cinque stelle, ha ricevuto il 33,93 percento dei suffragi, mentre Letizia Moratti, vice presidente uscente (e assessore alla Sanità) candidata dal Terzo Polo, ferma al 9,87 percento.
Nel Lazio Alessio D’Amato, assessore alla Sanità uscente, presentato da Pd e Terzo Polo, ha ottenuto il 33,50 percento, la candidata del M5S Donatella Bianchi il 10,76 percento.
Scorrendo ancora i dati balza all'occhio come i risultati delle Regionali siano lo specchio delle Politiche tenutesi lo scorso settembre. Fratelli d'Italia infatti è il primo partito in assoluto sia nel Lazio sia nella Lombardia e il Partito democratico il primo partito delle opposizioni. In Lombardia FdI è al 25,2 percento e il Pd al 21,8 percento, nel Lazio FdI è al 33,6 percento e il Pd al 20,2 percento.
Altro dato da analizzare è il crollo della partecipazione al voto, pari al 41,68 in Lombardia, contro il 73,11 della precedente tornata elettorale regionali, e al 37,20 percento nel Lazio, contro il 66,55 percento di cinque anni fa.
I COMMENTI DEI NEO PRESIDENTI – Entusiasta Attilio Fontana, per il quale è scattata la riconferma. “Questa è una vittoria di squadra, un risultato chiaro che ha ribadito la scelta dei cittadini lombardi a favore della mia persona e della proposta del centrodestra. Una vittoria che è stata portata avanti in maniera coesa, andando a toccare tutti i territori. Sono soddisfatto che i cittadini abbiano compreso la nostra capacità di affrontare momenti estremamente difficili e complicati. Grazie a tutti i lombardi, la vostra fiducia è un grande onore!”, commenta sulla sua pagina Facebook. “Mi sono congratulato con Francesco Rocca per l’ottimo risultato ottenuto nel Lazio. Ho dato la nostra disponibilità a collaborare, mettendo a fattore comune il modello di buongoverno del centrodestra e la nostra visione del futuro. Lavorando insieme, Lombardia e Lazio possono far correre ancora più veloce l’Italia”.
Dello stesso tenore le dichiarazioni di Francesco Rocca: “È una grande emozione e una grande responsabilità. Organizzeremo una squadra all’altezza del compito. I cittadini del Lazio meritano di ritrovare dignità e anima! Grazie a tutti voi”. Per poi approfondire il suo pensiero in una lettera al quotidiano Leggo: “Occorre infondere nuova fiducia e riportare le persone a una partecipazione democratica più attiva. La qualità della vita dei cittadini del Lazio sarà la mia priorità. Sarò davvero il Presidente di tutti. Sono sicuro che trasformeremo questa regione, riavvicinandola ai reali bisogni e alle esigenze delle persone e del territorio”.
Fontana è stato forse fra i primi politici apertamente "No slot" di sempre, visto che già nel 2011, ai tempi in cui era sindaco di Varese, varò un'ordinanza per limitare l'apertura delle location di gioco tra le 9 e le 22, a meno di 200 metri dai luoghi sensibili e per vietare l'esposizione di insegne e cartelli "promotori" del gioco, poi bocciata dal Tar della Lombardia perché oltrepassava le sue competenze da primo cittadino, che non potevano "essere utilizzate per fronteggiare esigenze di sicurezza pubblica”.
Il suo impegno a riguardo è proseguito poi anche come presidente di Anci Lombardia, in difesa delle politiche regionali in materia, e in Regione, spingendo per l'approvazione della legge tutt'ora vigente, ma pure per quella una "legge quadro" nazionale.
Rocca, nei quasi 10 anni di servizio nella Croce rossa italiana, Rocca si è espresso anche in tema di gioco, chiedendo di arginare quello patologico creando e finanziando "una rete di centri di ascolto. Non tanto o solo per chi ha dipendenza ma per i familiari del giocatore patologico", ma pure sostenenendo chi propone iniziative nella società, la premialità dei locali che non installano apparecchi, e soprattutto "una legge nazionale, con regole ferree".
GLI ELETTI IN LOMBARDIA E I NOMI NOTI PER IL GIOCO E L'IPPICA – Nel nuovo consiglio regionale della Lombardia oltre a Fontana e a Majorino risultano eletti altri 78 consiglieri.
Il piùv votato di tutti è stato l'ex sindaco di Brescia Emilio Del Bono, candidato dal Pd nella circoscrizione della sua città, con 35.761 voti. Del Bono nel 2016 fu uno dei sindaci del “fronte compatto” (composto anche da Giorgio Gori, per la città di Bergamo, e da Giuseppe Sala, per Milano, solo per citarne due) che al'epoca chiese al Governo Renzi di non arretrare in tema di contrasto al gioco d'azzardo patologico.
Fra gli eletti ci sono anche Barbara Mazzali (Fdi) firmataria di una delle due proposte di legge che hanno fatto da base alla nuova normativa lombarda, sul sistema di intervento sulle dipendenze patologiche, includendo non solo il consumo di sostanze stupefacenti e psicotrope, ma anche le cosiddette ‘nuove dipendenze’ legate a comportamenti quali ad esempio l’abuso di farmaci, il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo e la dipendenza da internet, Alessandro Fermi (Lega) e Angelo Orsenigo (Pd), molto attivi per la tutela del Casino di Campione ed Elena Lucchini (Lega), ex deputata che nel 2022 presentò in Parlamento la proposta “Nuova Primavera”, per la tutela della salute psicofisica dei cavalli, in primis con la graduale abolizione dell'uso della frusta, dei metodi e degli strumenti di coercizione e punizione nell’ippica e negli sport equestri secondo le varie discipline, ma non solo.
GLI ELETTI NEL LAZIO E I NOMI NOTI PER IL GIOCO E – Spostandoci nel Lazio dai dati del Viminale risulta che la maggioranza sarà composta da 31 consiglieri: FdI 22, Lega 3, FI 3, Civica Rocca 1, Udc 1. A cui si aggiunge il neoeletto presidente Francesco Rocca. L'opposizione, invece, ne conterà 20 .
I consiglieri di FdI saranno 22: fra loro Massimiliano Maselli, sceso in campo ai tempi delle manifestazioni dei lavoratori del gioco del Lazio per tutelare il settore in vista dell'entrata in vigore del distanziometro regionale – nel marzo del 2022.
Fra gli eletti poi ci sono Daniele Leodori(Pd), e Marietta Tidei (Terzo polo), anche loro noti per l'attività politica dialogante verso il mondo del gioco, firmatati del subemendamento al disegno di legge di assestamento di Bilancio 2022-2024 approvato dal consiglio regionale nel 2022 che ha modificato le disposizioni introdotte nel 2013 e successivamente con l'abolizione della retroattività del distanziometro per le sale gioco già esistenti.
Sempre per il Pd è stata eletta anche Sara Battisti, presidente della commissione Sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia della Regione Lazio nella primavera del 2022, quando sottolineò la necessità di ragionare per la proroga dell'entrata in vigore della legge regionale del 5 agosto 2013.
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